La fiducia? Maneggiare con cura...

La confusione dei centri vaccinali e le comunicazioni fuorvianti dei governi. 
Dopo la sospensione di Astrazeneca e le polemiche arrivano le conferme dagli enti regolatori... e le conseguenze?

 

L’Ema, l’agenzia europea del farmaco e MRHA (agenzia di regolamentazione medicinali e prodotti sanitari del Regno Unito) hanno affermato che i benefici del vaccino Astrazeneca superano i rischi degli effetti collaterali. Nel Regno Unito su undici milioni di vaccinati si sono verificati 15 casi di trombosi o coaguli di sangue e 22 casi di embolìa polmonare, una percentuale inferiore a quella della popolazione non vaccinata.  

Il primo paese che ha deciso di sospendere il vaccino Astrazeneca è stata la Germania, subito imitata da altri paesi. Oggi le somministrazioni Astrazeneca sono riprese anche in Italia, ma, ormai, la fiducia delle persone sembra compromessa. Questa volta la colpa non è solo dei mass media o dei No Vax, ma c’entrano soprattutto le decisioni ambigue e fuorvianti adottate dai vari governi. Siamo in pieno caos e di questo dobbiamo averne piena consapevolezza.

Qualche giorno fa, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha chiesto scusa, revocando la decisione di chiudere nei giorni di Pasqua. Accogliamo con grande gioia l’umiltà dei grandi, perché rappresenta un utile esempio che tutti dovrebbero seguire.

Ritornando in Italia, in Lombardia continua a esserci una grande confusione nei centri vaccinali, tanto che lo scrittore Roberto Saviano in un suo editoriale si è scagliato contro i governanti lombardi definendoli incapaci, e domandandosi come mai nessuno abbia ancora avuto il coraggio di mandarli via. Nella regione lombarda ci sono ancora tantissimi ultra ottantenni che non hanno ricevuto notizie riguardo al vaccino, nonostante si siano regolarmente prenotate da molto tempo. A Giugliano in Campania, presso l’unico centro vaccinale presente sul territorio, ogni giorno si vedono scene mostruose, assembramenti sia all’esterno sia all’interno dell’Asl, che oltre a somministrare vaccini funziona anche come Cup per prenotazioni visite specialistiche. Ancor prima del Covid, il Cup di Giugliano era preso letteralmente d’assalto, le persone, addirittura facevano la fila fin dalle prime luci dell’alba (le cinque del mattino per intenderci). Dopo un periodo nel quale è stato permesso di prenotare le visite via e-mail, non si riesce a comprendere perché la modalità telematica sia stata abbandonata (dovrebbe invece essere rafforzata per evitare assembramenti) a favore di inutili affollamenti, lunghe file e scontri più o meno violenti presso gli sportelli.

Il TG3 ha dedicato un intero servizio al centro vaccinale di Giugliano, intervistando persone in fila, che hanno rifiutato Astrazeneca e altre che si sono presentate addirittura con il loro avvocato.

Le polemiche su Astrazeneca

Cosa possiamo fare in tempo di caos noi poveri cittadini? Come cercare di capire cosa sta accadendo?

Innanzitutto, impariamo a leggere i dati e a interpretarli. Non è semplice districarsi fra le notizie che ogni giorno ci bombardano, questo è vero, ed è sempre più faticoso formarsi una propria opinione, trovando il giusto equilibrio per ragionare con lucidità.

Dopo la sospensione del vaccino Astrazeneca, dovuta alla segnalazione di alcuni casi fatali di trombosi, le autorità, hanno decretato la sicurezza del vaccino. In realtà, cosa dicono le autorità competenti nello specifico? Che i benefici del vaccino superano di gran lunga i rischi.
Soffermiamoci bene sulle parole: I benefici superano i rischi. La paura è una cattiva consigliera, ma se consultassimo le statistiche che riguardano l’influenza stagionale negli anni passati, i morti per incidenti stradali, la percentuale di vittime per malattie legate allo smog, alla cattiva alimentazione, agli interventi chirurgici e via dicendo, potremmo farci un’idea di cosa vuol dire che i benefici superano i rischi. In nostro aiuto arriva anche uno studio condotto negli Stati Uniti, che ha dimostrato che il vaccino Astrazeneca è sicuro e efficace al 79% contro casi sintomatici e al 100% per i casi gravi o critici. Alla sperimentazione hanno partecipato più di 32mila volontari residenti negli Stati Uniti, in Cile e in Perù.

È vero che la fiducia delle persone può andare in mille pezzi se i governi prendono decisioni a dir poco ambigue ed è comprensibile. In Francia, ad esempio, il vaccino Astrazeneca è stato vietato agli over 65, poi è stato sospeso preventivamente, poi non è stato dato il via libera per gli under 55. Anche l’Italia aveva vietato Astrazeneca agli over 65, per poi modificare il tiro, tanto da creare confusione, perfino nel personale medico. Il 22 marzo scorso, infatti, al centro vaccinale di Pomigliano d’Arco alcuni over 65 sono stati rimandati a casa. L’Asl Napoli 3, successivamente si è scusata, dicendo di aver fatto confusione fra le diverse comunicazioni arrivate dall’Aifa. Sembra che il divieto sussista solo per chi presenta gravi patologie.

Da alcuni studi sembrerebbe che i vaccini possano risolvere il long Covid, la sindrome che colpisce chi accusa sintomi anche dopo la guarigione e che attualmente è all’attenzione degli esperti. In particolare è partito un monitoraggio e uno studio di questa post patologia al Gemelli di Roma.  

Nel frattempo il mondo della scienza non si ferma e nei laboratori di Moderna si studia come far fronte alla variante sudafricana. In ogni caso conviene sempre documentarsi, perché i benefici della lettura e dell’informazione vera superano di gran lunga i rischi.

Giovanna Angelino 

©Corriere di San Nicola