LA LOBBY DEI VACCINATI CONTRO IL CANCRO E CONTRO IL COVID


"Perché i 'politici' non si ammalano di tumore o di covid?". 
A chiederselo è l' "Associazione (che qualcuno tempo fa chiamò "Lobby") dei Malati di Cancro e di Covid", promotrice di uno studio approfondito sul fenomeno.

I dettagli nell’ultimo libro della scrittrice satirica Romana Ceci Lalli, che ha risieduto per molti anni a San Nicola la Strada.


«Nella sua ultima riunione tenutasi pochi giorni fa, il consiglio direttivo dell'Associazione (che qualcuno tempo fa chiamò 'Lobby') dei Malati di Cancro e/o di Covid, uno dei più forti e temuti gruppi di pressione italiani, qualche tempo fa assurto alla ribalta della cronaca grazie alla citazione fatta da un politico a quattro stellette e tre quartini di taurasi, ha deciso di promuovere uno studio specifico al fine di fornire una approfondita risposta al quesito che oggi maggiormente tiene banco tra tutti gli associati.

Questa la domanda che si pongono i milioni di affiliati a questa famosa "lobby" che fa tanto paura: “Perché la percentuale di 'politici' che si ammalano di cancro o di covid è molto bassa, praticamente nulla? E perché, nell’ambito di codesti pochissimi ammalati, è quasi irrisorio, praticamente nullo, il tasso di mortalità?
L’indagine, secondo alcune fonti molto attendibili, sarebbe ispirata dalla certezza che oggi esiste un vaccino che rende immuni dal cancro e dal covid e da tutte le altre importanti malattie e che solo i "politici" (di tutti i colori, dalle Alpi alle Madonie attraverso il Tifata, dall'Oglio al Belice attraverso il Volturno e dall'uno all'altro Mare attraverso i Regi Lagni) sono in grado di averlo, peraltro gratuitamente, attraverso circuiti di distribuzione noti soltanto ai centri di potere dei quali fanno parte.

L’obiettivo dello studio, di altissimo contenuto sociale, il cui svolgimento si presume troverà moltissimi ostacoli, è, naturalmente, quello di trovare il modo per assicurare a tutto il resto della popolazione l'elisir di lunga vita, ritenendo la buona salute generale indispensabile per avviare qualsiasi processo di purificazione della nostra maltrattata società».

Sono, questi, alcuni passi del nuovo romanzo della scrittrice satirica Romana Ceci Lalli, che ha risieduto per diversi anni a San Nicola la Strada, diventata famosa per la pubblicazione dell'epistola "Testimonianza di fede e libertà" e per il libro “Alla ricerca di code di paglia”, di cui sono riportate notizie nella seguitissima rubrica Cinicolando (https://www.corrieredisannicola.it/index.php/tutti-gli-articoli/171-news/news3/5432-cinicolando) pubblicata sul Corriere di San Nicola.

L’opera, come sempre, sarà distribuita presso le più famose librerie telematiche nazionali. E, sempre come sempre, sarà gratis, perché Romana Ceci Lalli, attentissima osservatrice delle meschinità, scrive solo per passione. 


Nicola Ciaramella 
©Corriere di San Nicola


V
ignetta satirica realizzata da James Gillray, caricaturista inglese dell’Ottocento: Edward Jenner, medico e naturalista noto per l'introduzione del vaccino contro il vaiolo e considerato il padre dell'immunizzazione, è intento a vaccinare delle persone dal vaiolo con il vaccino che dà vita a delle vacche che escono dalla pelle. «Vacche grasse, ovviamente, -precisa nel suo libro Romana Ceci Lalli- perché chi gode di buona salute ha grande ricchezza. E, come tutti i “ricchi”, che mai piangono, non comprende le ansie dei “poveri” che combattono contro il cancro e il covid».
La vignetta, che risale al 1802, si intitola "The Cow Pock -or- the Wonderful Effects of the New Inoculation! (La pustola della mucca -ovvero- I meravigliosi effetti della nuova vaccinazione).