Dedicato a Michele Leone nel 12.mo anniversario della morte

Il Corriere di San Nicola e Nicola Ciaramella lo ricordano da sempre come "Grande Mike". Se ne andò in silenzio, lasciando un vuoto incolmabile, nella triste notte tra il 5 e il 6 maggio del 2009, dopo aver vissuto per poco tempo, tutto dedicato all’amore per la vita e per la sua città.
Aveva bisogno di aiuto, ma si offriva per darne agli altri: la sua firma è la numero tre nello storico albo dei soci della Protezione Civile di San Nicola la Strada.


Ciao, Grande Mike (ti ricordi che ti chiamavo così?), oggi fanno dodici anni che non ci sei più.

Scappasti via all’improvviso, lasciasti un vuoto che non si è più colmato. Ma avevi bisogno urgente di quella Luce che su questa terra non riusciva più ad illuminarti gli occhi.
Andasti via in silenzio, dopo aver fatto giungere dovunque la fragorosa eco della tua passione per la vita e per la tua città.
Pochissimi anni, improvvisamente spezzati nella triste notte tra il 5 e il 6 maggio, ti sono comunque bastati per conquistarti l’amore sincero di quanti hanno avuto la fortuna di conoscere la tua inesauribile carica spirituale, l’irrefrenabile tuo desiderio di essere sempre presente, di sentirti come tutti.
Quasi per fare dispetto ai tuoi gravi problemi di salute avuti sin dalla nascita, che un po’ alla volta ti costrinsero ad atroci sofferenze, fino a condurti alla cecità, tirasti fuori la risorsa a te più congeniale: la partecipazione, una cosa difficile che poteva diventare addirittura impossibile nella tua condizione, una cosa che ti ha richiesto tantissimo coraggio.
Sei stato, per l’intera tua vita, breve ma intensissima, un osservatore attentissimo della realtà, mai richiudendoti nello sconforto ma sempre porgendoti con l’impeto del tuo entusiasmo che riuscivi a trasmettere soprattutto alla tua adorata famiglia.
Andavi alle scuole elementari con un giornale sotto il braccio. Fino a quando i tuoi occhi hanno potuto vedere, di quotidiani solevi leggerne quattro e talvolta anche cinque al giorno. Tutti i giorni. Perché dovevi informarti, dovevi sapere cosa accadeva in quel mondo che un po’ alla volta ti stava scomparendo. Ti animava il desiderio di essere protagonista della tua realtà.
Sapevi, con precisione scientifica, tutto della tua malattia, eri tu a comunicarlo ai cari, agli amici, addirittura ai medici.
Ma quello che maggiormente ti catturava l’attenzione erano le vicende della tua città, di quella San Nicola che ti era entrata nel cuore sin dall’adolescenza, da quando i primi giornali locali cominciarono a parlartene da vicino, stuzzicando il tuo interesse per la politica, per i progetti sociali, per le iniziative culturali.
Lettore ed ascoltatore assiduo dei periodici, siti internet e radio che hanno fatto la storia della stampa sannicolese, tu non ti perdevi una notizia, puntuale nel commentarle e nell’approfondirle attraverso le tue accorate lettere e i tuoi intelligenti interventi.
E di lettere, oltre che a me e ai giornali, tu ne scrivesti anche a presidenti della Repubblica e a primi ministri: tutti dovevano essere messi al corrente della tua condizione, tutti dovevano sapere che tu amavi la vita, tutte le maggiori istituzioni dovevano impegnarsi per non spegnerti la luce, per far sì che tu potessi continuare a leggere, ad aggiornarti, per poter dire la tua.
Proprio da questa tua fondamentale esigenza sorta quando, a seguito di un intervento al cervello, la vista stava ormai per abbandonarti, ingaggiasti la tua più grande battaglia, sorretto da amici sinceri, pronti a capire e a battersi per i tuoi desideri che erano anche i tuoi diritti.
L’unica possibilità che ti rimaneva per non sentirti fuori dal tuo piccolo grande mondo di San Nicola la Strada era un sistema telematico, all’epoca ancora “artigianale” e da te stesso abilmente escogitato, che ti consentisse di ricevere gli articoli giornalistici in forma vocale da ascoltare attraverso il telefono cellulare. Un “sacrificio” che tu chiedesti ripetutamente a varie fonti di informazione locale e del quale pochissimi si fecero carico; quanti, però, ti bastarono per non perdere irrimediabilmente i contatti con quella realtà sannicolese che tanto amavi e che tanto avevi sempre desiderato vivere attimo per attimo.
Non tralasciasti nulla della innata smania di partecipare alla vita della tua comunità, di raccoglierne il richiamo, di manifestare con spontaneità la tua presenza. Sono stati grandiosi tutti gli aspetti della tua spiccata personalità; tutti hanno contribuito a tracciare il tuo profilo di uomo eccezionale che ha voluto fortemente immergersi in ogni esperienza possibile per comprenderne il vero senso ed il giusto valore.
Tu che avevi bisogno di aiuto, ti offrivi per darne agli altri: la tua firma è la numero tre nello storico albo dei soci della Protezione Civile di San Nicola la Strada!
Nel tuo cuore cristiano ardeva anche la fiamma di una fede sempre più viva, rafforzata dallo slancio dei tuoi sentimenti e dalla schiettezza delle tue virtù: tu eri anche un confratello della storica Confraternita di S. Nicola di Bari e SS. Rosario (che quest’anno, come sai, compirà trecento anni), alla quale avevi offerto la tua disponibilità per servire ed assistere i bisognosi nel nome del precetto cristiano della carità.
Michele, ma tu lo sai che sei stato un figlio speciale della nostra terra?

Nicola Ciaramella
©Corriere di San Nicola



La più bella lettera che ho ricevuto in oltre trent'anni di giornalismo per la mia città. Il tempo di leggerla e diventammo grandi amici.
(Nicola Ciaramella)


-Dalla rubrica “La Posta dei Lettori” del Corriere di San Nicola -numero storico 28, giugno 2004:
UNA E-MAIL MOLTO PARTICOLARE

Esimio Direttore,
mi chiamo Michele Leone, sono un giovane di San Nicola la Strada e leggo il Corriere di San Nicola sin da quando si chiamava Il Ponte. Ho sempre apprezzato questo giornale per la sua imparzialità e correttezza nel fornire a noi lettori le informazioni locali. Il merito principale di questo giornale è quello di non erigersi a paladino di alcuno, se non esclusivamente della città. Esso riferisce notizie senza peli sulla lingua e senza alcun legame con il Palazzo, criticando o elogiando chi merita.
Ma la cosa più importante che mi sento di dirle è di esprimerle un sentito ringraziamento, perché grazie a lei e alla sua sensibilità di uomo e giornalista, ampiamente dimostratami, io posso restare a contatto con quella realtà che tanto amo e vivo. Io amo conoscere tutte le notizie del Palazzo, perché mi interessa moltissimo la politica locale in quanto ritengo che, essendo anch’io un elettore, sono “obbligato” a sapere di coloro che mi amministrano e come mi amministrano.
Purtroppo, a seguito di un intervento al cervello, ho perso quasi del tutto la vista. Quindi, l’unico mezzo a disposizione che mi rimane è stato quello di escogitare questo sistema telematico di invio di e-mail “vocali” che ascolto tramite il telefono.
Lei ha accolto con grande sensibilità questa mia richiesta, che certamente le comporta un notevole dispendio di tempo.
Il succo essenziale di questa mia lettera, dr. Ciaramella, è di inviarle un ringraziamento per la sua disponibilità, negatami da altri. Mi sento di applaudirla come uomo e come giornalista. Quello che lei ha fatto e sta facendo per me per mettermi in condizione di leggere, anche se non con gli occhi, tutto quello che riporta il suo sito internet e il suo giornale, le fa onore e la contraddistingue nell’intera categoria tanto bistrattata dei giornalisti.
Continui così con il suo giornale, una voce libera, non accodata al coro dei soliti adulatori; una voce che deve rimanere libera e non assoggettata alla volontà dei politici, a qualsiasi schieramento appartengano.
Complimenti per la sua indipendenza, per la sua chiarezza. Lei sì che è un giornalista di razza!
Auguro a lei e alla sua redazione i migliori successi, visto che oggi non esistono voci libere come il suo giornale, perché tutti sono assoggettati al volere del Palazzo, chi più e chi meno.
Continui così, dr.Ciaramella. Il suo non è un giornalismo da pennivendolo. Il suo giornalismo ha diritto di esistere e di fare scuola!
Complimenti, dottore, grazie ancora per la sua disponibilità. Se il valore di un uomo si misura da come tratta la gente, specialmente quella che è meno fortunata degli altri, lei arriverà molto in alto, perché è un maestro. Di vita e di giornalismo. Vorrei esprimerle tutta la mia gratitudine più profonda per quello che lei sta facendo per me, con sensibilità ed intelligenza. Altrimenti, sarei rimasto chiuso da ogni contatto con la realtà sannicolese. L’unico mezzo che mi restava era quello di chiederle gentilmente di inviarmi i suoi articoli in e.mail vocali. E lei, superando tutte le difficoltà che ciò comporta, ha esaudito il mio desiderio, donandomi gioia e felicità, soprattutto nei momenti in cui più mi sento depresso e scoraggiato.
A lei e alla sua redazione va il merito di aver svegliato la coscienza dei sannicolesi, da tempo assopita. Con stima e affetto.

Michele Leone, Via Bronzetti, San Nicola la Strada

*****

-Cosa dirLe, carissimo Sig.Leone...
Le confesso che mi sento talmente emozionato, da non riuscire a cavare una risposta degna della grandezza della Sua lettera. Altri potrebbero esaltarsi per le profonde attestazioni di stima da Lei espresse... Altri troverebbero motivo per sbandierare ai quattro venti simili elogi... Altri sfrutterebbero le Sue sentite e spontanee parole per sbattere in prima pagina la notizia di un lettore che, nonostante i suoi gravissimi problemi di vista, ha voglia di continuare a leggere un giornale... così importante... Io no! Io no, signor Leone! Io ho solo desiderio di dirLe GRAZIE. Per le meravigliose emozioni che mi sta facendo vivere... Per essere entrato nel mio cuore, ricoprendone ormai un posticino molto importante... Per la gioia di sentirmi estasiato dalla Sua grandezza e dallo splendore che emana dalle sue parole, ricche di sentimenti e di indescrivibili sensazioni.... Per la possibilità che mi si offre di gridare al mondo che ci sono persone, a San Nicola, come Lei, che rappresentano un onore per l’intera città...Per l’ansia con la quale apro tutte le sere le Sue e.mail contraddistinte da un dialogare spontaneo e passionale... Anche Lei, come me e come i miei amici redattori, partecipa ad un grande desiderio: dare un proprio contributo al progresso della nostra città, scevri da qualsiasi campanilismo di parte, se non quello di sentirsi sannicolesi e di prodigarsi per accrescere l’amore di tutti per la loro città. Prima del Ponte e prima del Corriere c’era forse il silenzio, dice un mio vecchio slogan... Forse è vero, sig. Leone, la storia  si costruisce solo con il dialogo, la voce di chi sente amore e sete di giustizia. E Lei, signor Leone, è un paladino di questi meravigliosi ideali. GRAZIE, signor Leone, continuerò ad accontentaLa. Per continuare a dirLe GRAZIE.

Nicola Ciaramella

 

AUDIO
https://www.corrieredisannicola.it/audio/notizie/media-gallery/audio-gallery/in-ricordo-di-michele-leone
La voce di Michele... 
Michele risponde alle mail “vocali” ricevute dal Corriere di San Nicola per informarlo su quanto accadeva nella “sua” città.

VIDEO
https://www.corrieredisannicola.it/video/notizie/media-gallery/video-gallery/bentornato-grande-mike
27/9/2009, cerimonia conclusiva del Premio "Il Sannicolese d'Oro": Michele Leone è tra le nominations votate dal pubblico di San Nicola la Strada per l'assegnazione del "Sannicolese d'Oro alla Memoria". La motivazione: "Volontario storico della Protezione Civile di San Nicola la Strada".