“Granuli sbiaditi di mimose”: presentato il nuovo libro di Sabatino Foresta

ALL'INTERNO il VIDEO dell’incontro svoltosi il 26 giugno davanti alla chiesa dello Spirito Santo in San Marco Evangelista.

Un altro prezioso lavoro del noto ginecologo sammarchese che si diletta come narratore di storie e tradizioni locali.

“Donna, regina di empatia” il leit motiv del suo impegno teso a riscoprire il passato per dare senso al futuro.

Nell’articolo AMPIA GALLERIA FOTOGRAFICA dell’evento.

 
Il VIDEO 

 

Numeroso e attentissimo il pubblico (rigorosamente disposto secondo le norme anticovid) che sabato 26 giugno, sul piazzale della parrocchia dello Spirito Santo in San Marco Evangelista, ha presenziato l’incontro per la presentazione del libro “Granuli sbiaditi di mimose”, scritto da Sabatino Foresta, noto ginecologo con la passione di ricercare e raccontare storie e tradizioni locali.
Tra cittadini, rappresentanti di associazioni e autorità, hanno partecipato anche professionisti della sanità, accorsi al richiamo di un collega amato e stimato.

Il libro, dal sottotitolo più che eloquente e significativo di “Fattarielli vissuti e narrati da un ginecologo”, fa seguito ad altri lavori già pubblicati in passato ed è edito, come sempre, dal Circolo Sociale “San Marco”, promotore ed organizzatore dell’evento.

Moderata dal giornalista Nicola Ciaramella, direttore del Corriere di San Nicola (giornale molto seguito anche a San Marco Evangelista), la cerimonia ha vissuto sulle ali della semplicità e della immediatezza.

Dopo i saluti del presidente del Circolo Sociale “San Marco”, Donato Zitiello, il sindaco Gabriele Cicala si è complimentato per l’iniziativa, lanciando, tra l’altro, l’idea di scrivere una storia politica di San Marco Evangelista dagli inizi del Novecento.

C’è stato, poi, un intermezzo artistico con gli attori Consiglia Cianci e Mario Di Fraia della famosissima Compagnia di teatro FSSL, che hanno letto alcuni passi del racconto “Parto in casa”, tra i più emblematici del libro.

Atteso relatore anche lo storico sannicolese Francesco Nigro, che ha parlato dell’importanza dei termini dialettali usati dallo scrittore. Molto interessante la sua idea di realizzare “un vocabolarietto, un glossario dei termini dialettali di San Marco Evangelista cha vanno scomparendo”.

Clementina Natalia Carino Ricciardi, cultrice della lingua italiana ed autrice della prefazione, oltre a ribadire che “Granuli sbiaditi di mimose” è “un racconto dell’anima, dei luoghi, della famiglia, delle tradizioni, del paese e degli incontri che hanno rappresentato il vissuto dell’autore”, ha sottolineato il fine di riportare alla memoria il ruolo della donna di San Marco Evangelista nella passata realtà contadina: “ruolo di fattrice, di madre, di accudimento, senza la capacità di autodeterminarsi, di decidere neanche il nome dei figli, che per tradizione era quello dei nonni paterni”.

La ginecologa e sessuologa Rita Della Valle, eccelso esempio di volontariato sociale, ha offerto testimonianze di alcune sue esperienze quale direttore sanitario del consultorio diocesano di Santa Maria Capua Vetere.

L’intervento dell’autore Sabatino Foresta si è sviluppato su due riflessioni di particolare profondità, che hanno rivelato, a quanti non ancora lo sapessero, l’indole tangibilmente nostalgica, ma fortemente realistica, oltre che coraggiosa, del suo impegno come medico, come volontario e come appassionato di storia e cultura locale.

La cosa più difficile -ha detto- è superare l’iniziale disagio che si crea tra il ginecologo e la paziente. Il medico e il paziente da soli non possono far niente, ma insieme, in simbiosi amicale, è possibile realizzare una vera e propria barriera contro le malattie sociali”.
E poi: “La donna è regina di empatia e lo diventa soprattutto quando partorisce”.
Sono questi i principi ispiratori fondamentali dell’opera di Foresta, che si snoda attraverso un inevitabile sfondo biografico, avente per oggetto la lunga e faticosa strada percorsa dalla società per giungere all’emancipazione della donna e al riconoscimento del ruolo della donna nella sua totale pienezza.

A concludere l’incontro, l’intervento del parroco Don Fernando Latino: “Quale amore non è sofferenza? Dio ci ha insegnato che l’amore vero è donarsi. Nella nascita io vedo proprio il rifiorire sempre più a qualcosa di più grande. Non c’è cosa più grande della nostra vita. Cerchiamo di viverla ogni giorno dando senso ad ogni cosa”.

E poi, alla fine, il Dr. Foresta, con il suo naturale sorriso e la sua congenita simpatia, ad affrontare il piacevole assalto del pubblico che gli richiede una dedica sul libro appena comprato e che si accinge a leggere.
Il ricavato della vendita, come enunciato urbi et orbi, sarà devoluto quale contributo alla parrocchia dello Spirito Santo, esempio incessante di operatività e di impegno per la comunità sammarchese.

©Corriere di San Nicola
diretto da Nicola Ciaramella