Il "Tempo del Creato": quali progetti per il nostro Comune?

I sindaci dei nostri territori, così tanto martoriati, stanno cercando la via giusta per condurci verso la “transizione ecologica”?



Dal primo settembre e fino al 4 ottobre la Chiesa vive "IL TEMPO DEL CREATO".

Questo periodo liturgico, osservato da tutte le Chiese cristiane del mondo, termina nel giorno in cui si festeggia SAN FRANCESCO, patrono d'Italia, che fu il primo a predicare l'amore per il Creato, oggi più che mai fondamentale per la nostra sopravvivenza sul Pianeta Terra.

Il mese di settembre deve essere quindi dedicato a risvegliare, in ogni uno di noi, un nuovo amore per la nostra Madre Terra. Bisogna capire che la sua sofferenza è anche la nostra sofferenza, capire che noi siamo ospiti non padroni di questo pianeta.

Ogni albero abbattuto o bruciato in qualsiasi punto del pianeta equivale a togliere un mattone alla nostra casa; se non vogliamo rimanere senza casa, noi e le generazioni future, dobbiamo salvaguardare questi "mattoni" o comunque cercare di riparare quanto prima possibile i danni provocati.

In questo tempo liturgico, siamo dunque tutti chiamati a impegnarci, con azioni grandi e piccole, affinché si possa realizzare in modo concreto la TRANSIZIONE ECOLOGICA.

Sappiamo bene che la fine della natura è cominciata con l'inizio del “mondo moderno”.

Oggi ci viene chiesto di bloccare e invertire la corsa alla distruzione perché "non ci sono due crisi separate, una ambientale e una sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale" (dal libro TERRA FUTURA di Carlo Petrini).

Se ci sentiamo parte della comunità cristiana, dobbiamo diffondere, prima di tutto con gli esempi, il nostro impegno per la salvaguardia del Creato ma senza dimenticare che l' impegno della Chiesa deve camminare di pari passo con l'impegno delle autorità civili.

Ogni comunità, intesa come territorio comunale, non può rimanere sorda al grido di aiuto che arriva da ogni angolo del Mondo. Il riscatto sociale dei nostri giovani, oggi, passa anche per la salvaguardia del territorio. I giovani hanno bisogno di buoni esempi, di impegnare il loro tempo in attività costruttive anche sfruttando la loro padronanza con le moderne tecnologie per costruire il loro futuro.

È triste dover ammettere che i nostri figli appaiono alla deriva così come alla deriva appare il nostro pianeta.

Bisogna ritornare alle nostre radici, all'amore e al rispetto per la terra perché se noi ci nutriamo e respiriamo è solo grazie ai doni della MADRE TERRA. Ogni elemento, ogni essere vivente in questo mondo, ha un suo ruolo ben definito ed è solo grazie a questo equilibrio che noi siamo vivi, ed è per questo che tutto merita RISPETTO.

In questo "TEMPO DEL CREATO" durante il quale siamo tutti chiamati a riflettere su ciò che sta accadendo, ognuno di noi ha il dovere di cercare soluzioni ecologiche anche nella vita quotidiana.
La famiglia diventa così un punto di partenza fondamentale.

Ma le famiglie non possono essere lasciate da sole, devono essere affiancate e supportate anche dai Comuni, che sono chiamati a guidarci verso la transizione ecologica, ognuno nel proprio territorio.

La domanda da porci e alle quale esigiamo una risposta è: "ma i sindaci dei nostri territori, così tanto martoriati, stanno cercando la via giusta per condurci verso LA TRANSIZIONE ECOLOGICA?"

In modo particolare, quali progetti sono in cantiere nel nostro comune di San Nicola la Strada per il miglioramento delle condizioni ambientali (nuove aree verdi?, parchi?, bonifica di aree inquinate?).

Quali sono i primi passi da fare per raggiungere quanto prima questo traguardo?

Speriamo di non essere un fanalino di coda.
Riuscirà San Nicola la Strada ad avere il suo GREEN PASS comunale? Riusciremo presto a vedere un cambio di colore per il nostro comune da grigio cemento a verde bosco?

Il piacere sarà di avere una risposta con i fatti e non solo a parole, che spesso si perdono nel vento.

Grazie mille in anticipo e buon proseguimento di lavoro all’amministrazione comunale.

              

Assunta Tammaro  
©Corriere di San Nicola 

Nella foto: "Come una farfalla" (di Assunta Tammaro), tela 70x100, colori acrilici sfumati con le mani, disegno realizzato con pastelli a olio.