Nubifragio a San Nicola la Strada: una durissima giornata per la Protezione Civile e il Centro Operativo Comunale

Ciro De Maio: “Di più non potevamo fare. Lo dico con il cuore, soprattutto a quelle persone che ci hanno criticato perché non siamo andati a pulire i loro garage...Il nostro compito è di dare la priorità, nella gestione del pericolo, a persone anziane, a bambini, a chi è bloccato in auto”.


San Nicola la Strada ha vissuto, mercoledi 3 novembre, una difficile giornata di violento maltempo.
Dopo l’allerta arancione di ieri, segnalatrice di grosse difficoltà in arrivo, la Protezione Civile guidata da Ciro De Maio ha provveduto celermente ad attivare, con il sindaco Vito Marotta, la Polizia Locale e i Carabinieri, la sala operativa del COC (Centro Operativo Comunale).

Comincia così il racconto: “Grazie alla preventiva conoscenza dei punti più nevralgici e critici della viabilità cittadina (via Appia, via Ss. Cosma e Damiano, via XX settembre, via De Gasperi), stamattina, prima che scoppiasse la tempesta, siamo riusciti immediatamente a bloccare con le transenne le strade e il traffico per evitare che le macchine vi rimanessero dentro. Abbiamo contenuto al massimo i prevedibili disagi, che comunque ci sono stati”.

100 mm d’acqua caduti in poche ore, per rendersi conto della dimensione del fenomeno, sono gli stessi che normalmente a San Nicola la Strada cadono in quattro mesi.

Le cose “brutte” che ci racconta De Maio: “I volontari si sono sacrificati nell’obiettivo primario e preminente di assistere la popolazione. Peccato che la gente spesso non comprende”.

La logica, infatti, quella che sempre deve dominare e qui ha senz’altro dominato, si spiega facilmente: la Protezione civile non può togliere le macchine dall’acqua, perché ne sono a decine e perché molte volte rimangono col motore in panne perché bagnato.
I volontari non possono pensare a tirare fuori le macchine dall’acqua, ma devono salvare le persone, che è situazione ben più grave ed urgente. Incomprensibili, dunque, ingiurie che essi hanno subito da alcuni cittadini, più interessati alle auto che non agli esseri umani...
Semplicemente incredibile!
Ci riferiscono di una persona che con un bastone ha cercato di assalire i volontari che non avevano potuto tirare fuori la sua macchina dall’acqua, ma soltanto le persone che erano all’interno di essa...”
Inaudito!

Il nostro compito è proprio quello di assistere le persone, non le macchine”: De Maio chiude così, con esemplare calma e intelligenza, le doti più importanti per un capo come lui che ha ben altro a cui pensare per assicurare la sicurezza ai cittadini.

Le cose “belle”, sempre nella drammaticità dell’evento: “Abbiamo visto persone anziane che erano nelle macchine, specialmente alla Rotonda, a via De Gasperi e via Appia; siamo riusciti a caricarle  sul nostro defender e portarle all’asciutto".

Altri episodi che la dicono tutta sulla incessante attività condotta oggi dalla Protezione Civile a San Nicola la Strada.

Alcuni bambini sono rimasti bloccati in una pasticceria in via Appia con i loro genitori. Li abbiamo caricati in auto, sul nostro fuoristrada e rassicurati tutti”.

E’ anche caduto un palo della luce vicino alla statua di Padre Pio e, grazie all’ottima sinergia con il comandante Negro, hanno lavorato i vigili urbani sotto l’acqua insieme a noi. Il palo era peraltro in tensione quando è caduto, quindi l’emergenza è stata massima, ma posso garantire che immediatamente sono intervenute sia l’Enel che la ditta di manutenzione per togliere l’elettricità alla zona e quindi mettere poi il palo in sicurezza”.

Altre situazioni sono dovute all’autunno, -ci spiega De Maio- quindi alle tante foglie che erano per strada e che si depositano sui tombini, creando un tappo naturale”.
I volontari hanno cercato di togliere queste foglie dai tombini, e qui De Maio coglie l’occasione per un'altra raccomandazione da fare: “Un’altra cosa che la gente deve capire è che non deve assolutamente togliere i tombini dalle strade e poi andare via. Questa operazione molto delicata la possono fare soltanto gli stradini o la ditta di manutenzione, perché ogni tombino che viene sollevato poi deve essere presidiato affinché non costituisca un pericolo. Come è successo per una macchina finita proprio sul tombino: fortunatamente non ci è finita anche una persona”.

“Tutto sommato siamo stati non dico fortunati ma preparati. Siamo riusciti a far capire che quando c’è questo clima, cosa che purtroppo i cambiamenti climatici stanno generando, dobbiamo abituarci a queste bombe d’acqua”.

Importantissima iniziativa: “Vogliamo creare un gruppo whatsapp, invitando i cittadini a iscriversi per essere pronti, come è successo ieri, a recepire qualsiasi situazione di allerta che serva ad aiutarli per affrontarla”.

Le scuole.
I volontari hanno fatto immediatamente il giro di tutti i plessi scolastici, ottenendo l’attenzione dei dirigenti a non far uscire i ragazzi fino a che non venissero messi in sicurezza.

Il COC, il centro operativo comunale presieduto dal sindaco, ha funzionato in sinergia stavolta anche con la ditta di manutenzione, oltre che con la polizia locale e con gli stradini e i loro mezzi.

Tutto quello che abbiamo potuto fare lo abbiamo fatto”.
De Maio non ha dubbi al riguardo e bacchetta chi non comprende: “svuotare i garage non è un compito della protezione civile. Noi svuotiamo le abitazioni dove ci sono le persone bloccate che non riescono ad uscire. Certamente non possiamo svuotare i garage di ognuno, che sono ora a centinaia; sarebbe un dispendio di energie”.

La sala operativa resta tuttora presenziata dai volontari in stretto e continuo contatto con il sindaco.
Stiamo ora ricevendo tante telefonate di cittadini che ci chiamano per svolgere lavori di svuotamento, di pulizia...Lo ripeto, questo non è un compito della protezione civile, noi abbiamo cose ben più urgenti ed importanti da fare. Lo faremmo pure, ma se lo facciamo ad uno poi dobbiamo farlo a cento altri cittadini e non abbiamo cento idrovore, non abbiamo mille volontari”.

Di più non potevamo fare. Lo dico con il cuore, soprattutto a quelle persone che ci hanno criticato perché da loro non siamo andati; ho appena spiegato i motivi. Noi dobbiamo dare la priorità a persone anziane, a bambini, a persone bloccate in auto”.

Un’altra cosa molto importante che la protezione Civile ha ritenuto di fare è stata di far chiudere la villetta al primo scroscio d’acqua. Cosa che ha dato ragione a De Maio, in quanto anche lì è caduto un albero per il forte vento; fortunatamente non c’era nessuno sotto.

Un grazie di Ciro De Maio anche ad un volontario particolare, il consigliere comunale Varriale, “che da stamattina si è inzuppato d’acqua stando con noi in strada per capire bene il prezioso lavoro che fa la protezione civile. Sono contento anche della grande collaborazione ottenuta dalla questura e dai carabinieri, che ci hanno segnalato situazioni di pericoli, dove siamo corsi“.

Ed ora, tutti pronti per affrontare con attenzione e cura la notte, sperando che il peggio sia passato.  

Esprimere un forte apprezzamento per la qualità del lavoro -ordinario e straordinario- che svolge la protezione civile di San Nicola la Strada, è atto doveroso. Con loro, soprattutto nei momenti più brutti (ultimi esempi Covid e tempeste), c'è solo da sentirsi più sicuri. E non dimentichiamo mai che SONO TUTTI VOLONTARI. 

©Corriere di San Nicola