MOTTA E GLI “ANNI DIFFICILI”

 

L’ex leader del PdCI fa il punto sulla situazione politica

 

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera di Salvatore Motta, ex segretario cittadino dei Comunisti Italiani:

 

«Siamo arrivati alla frutta. E’ assurdo che i cittadini, i politici, l’opposizione consiliare non dicano niente sull’ordinanza-bavaglio N.43 del 21/07/2006 imposta dal sindaco. È inaudito che egli imputi la colpa al volantinaggio (a suo parere, forma che crea “notevole sporcizia nella città a scapito dell’ambiente e del decoro cittadino” per giustificare e minimizzare i grandi scempi cementificatori perpetrati in città e l’inefficiente raccolta dei rifiuti a seguito della sua cattiva gestione amministrativa.

La verità è che l’attuale despota di San Nicola la Strada vuole zittire anche quelle poche voci rimaste e che si alzano a difesa dei cittadini, utilizzando le forme di repressione più svariate.

Sui giornali locali non faccio altro che leggere gli “inciuci” politici e le lotte intestine (nella maggioranza e nella minoranza) per le spartizioni delle poltrone e degli incarichi, ma sulle reali questioni poco o nulla viene affrontato in maniera seria.

L’opposizione su ciò ha sicuramente le sue colpe. L‘essere partecipi solo alle questioni futili non gli fa assumere il vero ruolo di garante della democrazia e dei ceti più deboli.

In tema di legalità e di sicurezza, sulla politiche sociali (solidarietà, occupazione giovanile e non, precarietà di strutture sanitarie e specialistiche, immigrazione, ecc.), sui disservizi (cumuli di rifiuti giacenti e sparsi sul territorio, illuminazione stradale notturna precaria, assenza di energiche disinfestazioni antizanzare, ecc.), sulle elargizioni dei lauti compensi ai soliti noti, sulla cattiva programmazione edilizia (assenza di piani per il rilascio e la realizzazione graduale e nel tempo delle lottizzazioni, per il recupero del centro storico, ecc.), è intrapreso nulla o, se viene affrontato, in maniera marginale e superficiale.

Si prospettano anni difficili.

Oggi sono in vigore i divieti di propaganda politica. Chissà, domani scatteranno anche il coprifuoco e la censura politica, fino ad arrivare alle misure coercitive antibolsceviche e all’imposizione delle leggi razziali.»