Vito Marotta si candida al consiglio provinciale

Il sindaco di San Nicola la Strada lo annuncia sul suo profilo fb (“Ho sempre speso ogni mia energia per la mia terra e proverò a servire la nostra gente anche da questi scranni”), a qualche giorno di distanza da un altro post in cui aveva esternato grande amarezza perché “Il Partito Democratico, attraverso chi lo rappresenta a livello provinciale, si snatura sempre più ogni giorno che passa”.


«Vado fino in fondo. Mi candido al consiglio provinciale».

Lo scrive Vito Marotta, sindaco di San Nicola la Strada, attraverso il suo profilo personale facebook.

«Il mio unico fine, credetemi, è quello di portare avanti un impegno: contribuire a migliorare il destino della nostra provincia. Parto dalle esigenze della mia Comunità -continua il primo cittadino- e di tutti quegli Amministratori convinti come me di governare un territorio ricco di potenzialità, per il quale dobbiamo avere il coraggio di continuare a metterci la faccia e di rimboccarci le maniche. 
Ho sempre speso ogni mia energia per la mia terra e proverò a servire la nostra gente anche dagli scranni della Provincia, luogo strategico di opportunità e sviluppo».

L’annuncio segue un’altra sua dichiarazione in argomento, che fu postata qualche giorno fa.

«Il Partito Democratico, -scrisse lo scorso 15 novembre- attraverso chi lo rappresenta a livello provinciale, si snatura sempre più ogni giorno che passa.
Perde le caratteristiche valoriali per cui è nato. Non è più una Comunità!
In tutti gli appuntamenti elettorali, unici momenti in cui il Partito torna a riunirsi, vengono declamati principi, mai purtroppo realmente praticati:
bisogna ripartire dalla valorizzazione dei Circoli territoriali, dal protagonismo degli Amministratori locali e dai problemi di Terra di Lavoro.
Tutto giustissimo.
Peccato che, anche in occasione delle prossime elezioni provinciali, si è giunti - fuori tempo massimo - alla designazione del candidato Presidente senza alcun confronto preventivo, pur invocato, con i Sindaci e con i Consiglieri dei vari Comuni.
Nè si è riunito alcun organismo per discutere di temi e di programmi.
Emerge quindi - ancora una volta - un’Organizzazione sempre più distante dalla gente, nella quale non conta la militanza, non conta il radicamento, non conta il consenso, non conta la qualità ed il merito, ma esclusivamente l’appartenenza al “maggiorente” di turno.
Ecco perché c’è grande amarezza nei confronti di chi si “presta” ad interpretare e rappresentare tale degenerazione.
A mio avviso, il PD ed il candidato prescelto rischiano per questo di non avere al proprio fianco i Democratici di sempre.
Comprendo infatti oggi più di prima la costante “solitudine” di tanti Amministratori Democratici e sono certo di condividere con loro la determinazione ad andare avanti, individuando - per quanto mi riguarda - i percorsi che meglio mi consentiranno di lavorare al servizio della mia Comunità e per tener fede agli impegni assunti con gli elettori». 

©Corriere di San Nicola