Ritardo inspiegabile nella somministrazione del vaccino antiCovid

Vergognosa risposta delle cosiddette "istituzioni" di fronte ad un caso che merita la massima urgenza!

«Ho 71 anni, e sono disabile al 100% con accompagnamento; ai deficit risalenti si sono aggiunte, di recente, ulteriori patologie, anche respiratorie, che hanno aggravato la mia situazione. Per questo motivo, ho ricevuto a domicilio la somministrazione della prima e della seconda dose di vaccino antiCovid.
Essendo largamente decorsi i sei mesi dalla seconda inoculazione, ho cercato di capire come mai non mi fosse stata ancora somministrata la terza dose.
La ricerca ha confermato la regolare iscrizione sulla piattaforma digitale, accompagnata dalla seguente testuale precisazione: "Attenzione. L'assistito risulta non deambulante, motivo per cui potrebbe volerci più tempo per ricevere la convocazione", dando così luogo al paradosso per cui i soggetti che dovrebbero essere vaccinati per primi rischiano di esserlo per ultimi.
La ricerca di chiarimenti è scoraggiante: il numero verde squilla a vuoto per ore; le e-mail all'apposito recapito restano senza risposta; il medico di famiglia dichiara di non avere alcuno strumento ulteriore di informativa e tanto meno di intervento. Il risultato è di impotenza e frustrazione, che a questo punto confinano con la rabbia. Resta da sperare che la pubblica segnalazione di un tale inspiegabile disservizio e della impenetrabilità delle sue cause, riesca a smuovere le acque .

Grazie. Cordiali saluti »
Olimpia Casarino, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

©Corriere di San Nicola