Quando il generoso Apperti lo chiamò semplicemente “smemorato”...  

Per la serie “Inaffidabilità e incoerenza dei politici”.
Il sindaco di Caserta in un consiglio comunale del 2018 ribadì il ‘si’ al biodigestore dopo essersi battuto per il ‘no’ nel 2013 quando stava dall’altra parte...
Vediamo come lo definiranno gli interpellanti giovedi 13 gennaio 2022...



Articolo di Radio Prima Rete (che salutiamo con piacere ed amicizia) dell’8 aprile 2018:   
«Biodigestore a Ponteselice: La maggioranza PD approva mentre “Speranza Per Caserta” dà dello “smemorato” a Carlo Marino e FI chiede un referendum popolare»
http://www.radioprimarete.it/2018/04/biodigestore-a-ponteselice-la-maggioranza-pd-approva-mentre-speranza-per-caserta-da-dello-smemorato-a-carlo-marino-e-fi-chiede-un-referendum-popolare/


«Nell’ultimo consiglio comunale, presente un folto pubblico, l’Amministrazione guidata dal Sindaco Carlo Marino ha confermato la volontà di realizzare un “biodigestore anaerobico” per smaltire 40mila tonnellate/anno di rifiuti organici in località Ponteselice, cioè a 700-800 metri dalle abitazioni di Caserta, Recale, Casagiove, San Nicola e da Piazza Carlo III.

Durante l’animata discussione, i consiglieri del gruppo consiliare “Speranza per Caserta” – afferma una loro nota – “sono stati accusati – come ormai è “prassi” – di “populismo” e “demagogia” e di diffondere allarmi ingiustificati e “fake news”.
In particolare il consigliere Francesco Apperti ha chiesto al Sindaco Marino perchè avesse cambiato completamente idea rispetto al 2013 quando fu Del Gaudio a proporre un impianto di smaltimento rifiuti a Ponteselice e lui si oppose con fermezza.
In merito la risposta del Sindaco è stata: “Io non ho cambiato idea! Allora mi opponevo alla proposta di Del Gaudio perché quell’impianto avrebbe smaltito indifferenziato era quindi un termovalorizzatore (Ndr: cioè un inceneritore!)”.

Ovviamente – ha dichiarato Apperti – non è così!!!! L’impianto che proponeva Del Gaudio era un ‘Impianto integrato di selezione di materiali riciclabili dal rifiuto indifferenziato e trattamento biologico del rifiuto organico (umido)’. In pratica avrebbe ricevuto in ingresso sia indifferenziato sia umido. L’indifferenziato sarebbe stato separato con sistemi meccanico-biologici in parte inerte (CSS), parte riciclabile (vetro ferro plastica…) e frazione umida da avviare a digestione anaerobica.
Quindi nessun termovalorizzatore, bensì un impianto quasi analogo per potenziale impatto, soprattutto odorigeno, a quello che si vuole realizzare oggi
(Per chi avesse curiosità e pazienza, si può leggere https://drive.google.com/open… lo studio di fattibilità che fu trasmesso il 7 ottobre 2013 a tutti i consiglieri comunali allora in carica, compreso Marino Carlo).
Infatti noi coerentemente ci opponemmo allora e ci opponiamo adesso.
L’ubicazione ed il dimensionamento di tali impianti, come prevede la Legge Regionale, devono essere concordati a livello provinciale ed installati in luoghi lontani da abitazioni ed altri insediamenti sensibili. Termino con una domanda: ma se un Sindaco non ricorda a cosa si opponeva quattro anni e mezzo fa, come possiamo pensare che sia davvero cosciente di cosa sta ostinatamente proponendo adesso?


Nello stesso consiglio comunale, anche il gruppo consiliare casertano di Forza Italia ha ribadito il proprio ‘No’ alla realizzazione di un impianto di digestione anaerobica in località Ponteselice.

Una posizione, questa, che dà seguito alla battaglia svolta in questi mesi dal Presidente della Commissione Terra dei Fuochi, Gianpiero Zinzi, in Consiglio regionale.

“Esprimiamo forte preoccupazione – ha dichiarato il capogruppo di Forza Italia al consiglio comunale, Nicola Garofalo – sull’effettiva necessità di realizzare sul territorio un impianto del genere la cui capacità è di gran lunga superiore al fabbisogno stimato per l’intera provincia. Questo significa che ospiteremo l’umido di Napoli e Salerno, di nuovo. Io ricordo quando, ai tempi di Bassolino, Caserta diventò lo sversatoio della Campania. Non permetteremo che accada di nuovo”.

Il gruppo consiliare di Forza Italia ha presentato un emendamento volto a coinvolgere i cittadini nella decisione, attraverso l’indizione di un referendum.

“Abbiamo voluto dare – ha dichiarato la consigliera Emilianna Credentino – un contributo propositivo alla questione. Riteniamo che debba essere la città a decidere sulla realizzazione di un simile impianto. Si indìca il referendum, avviando già da ora la procedura per la formazione del collegio dei garanti“.

“Non possiamo subire atti d’imperio di questo tipo. È grave – ha dichiarato il consigliere Roberto Desiderio – che il Comune di Caserta non abbia ritenuto di avviare una preventiva consultazione con le associazioni, i consiglieri casertani o con gli altri comuni limitrofi“.

A chiarire poi la questione relativa alle tariffe è stato il capogruppo di Forza Italia in Provincia di Caserta e consigliere comunale, Alessio Dello Stritto: “Si è detto che, costruendo questo impianto, il Comune potrà abbassare le tariffe sui rifiuti ai cittadini. È falso! Le tariffe saranno decise dall’Ato rifiuti quando sarà insediato“.

(RADIO PRIMA RETE – CASERTA)»


...

Il consigliere Apperti fu di grande signorilità.
Chiamare semplicemente “smemorati” i politici che prima stanno da una parte e dicono no e poi vanno dall’altra e dicono si... è un atto, altresì, di grande bontà...


Infatti... Inaffidabilità ed incoerenza: non sono forse queste le più “grandi” qualità dei politici? Ovviamente, sempre per rimanere, anche noi, sul terreno della eleganza e della generosità... 

Nicola Ciaramella  

L'ordine del giorno del consiglio comunale di Caserta del 13/1/2022 riguardante la questione Ponteselice: