Ponteselice, la tomba della salute. Cari sfortunati cittadini, ma avete capito bene dove dovrebbe “venire” il biodigestore?

Nicola Santagata sulla programmazione regionale delle localizzazioni degli impianti: “Folli e incompetenti ! ” 

ALL'INTERNO le nuove 
Osservazioni del Comitato inviate alla Regione.

«Nello scorso mese di gennaio il Comune di Caserta ha inviato alla Regione Campania un nuovo SPA (Studio Preliminare Ambientale) che sostituisce integralmente quello inviato nel mese di settembre 2021, mentre la documentazione risulta essere quella trasmessa nel mese di settembre, per cui l’intera procedura è illegittima, molto probabilmente oggetto di segnalazione alla Procura».

Ad affermarlo è il Dr. Nicola Santagata che, unitamente al presidente del Comitato Cittadino San Nicola la Strada Città Partecipata, Ing. Domenico Pennino, ha replicato agli scellerati disegnatori del mostro di Ponteselice con un altro documento, inviato allo staff tecnico amministrativo Valutazioni Ambientali della regione Campania, contenente “Osservazioni allo Studio Preliminare Ambientale presentato dal comune di Caserta a gennaio 2022, in sostituzione di quello già presentato a settembre 2021, per la realizzazione dell’impianto di compostaggio con recupero di biometano da 40.000 ton/anno in Viale Enrico Mattei località Ponteselice – Caserta”.

Nicola Santagata, come noto, è uno dei pochi grandissimi esperti di ambiente esistenti nella nostra provincia che spende la sua altissima competenza, il suo preziosissimo tempo e la sua inesauribile determinazione per cercare di far capire alla gente e a quelli che governano che qui si sta massacrando, continuando sulle onde di un tragico passato, il presente ed il futuro del nostro ambiente, del nostro territorio, dei nostri giovani (CHE SFORTUNA E CHE SVENTURA ESSERE "AMMINISTRATI" DA GENTE DEL GENERE...-ndNC), dei nostri figli e dei nostri nipoti, COMPRESI -e qui siamo noi del Corriere di San Nicola a ribadirlo con forza!- I FIGLI E I NIPOTI DEI GOVERNANTI, SPERANDO CHE VENGA PROPRIO DA QUESTI ULTIMI IL CORAGGIO DI RIPORTARE I LORO GENITORI E I LORO NONNI SULLA RETTA VIA.

Nicola Santagata è medico chirurgo microbiologo, già Dirigente Responsabile dell’UOC “Acque ad uso umano” del dipartimento tecnico dell’Arpac Caserta, già Direttore del Dipartimento Tecnico dell’Arpac Caserta, già docente di “Microbiologia applicata” a contratto presso la seconda Università degli studi di Napoli, consulente della Diocesi di Caserta per la “custodia del Creato”, in qualità di presidente dell’Associazione senza scopo di lucro “Comitato Acquapulita ODV” di Caserta, legalmente riconosciuta.
Della sua incessante presenza nel campo della denuncia e nella lotta e sensibilizzazione al degrado della risorsa idrica in Terra di Lavoro si conosce praticamente tutto.
Egli è oggi impegnato in numerose associazioni ambientaliste, tra cui il Comitato Acquapulita, il Comitato Cittadino San Nicola la Strada Città Partecipata e il Tavolo Permanente per l’Ambiente. Riconosciuto esperto ed autore di studi-ricerca sulla matrice acqua (alcuni dei quali pubblicati nei report dell’Istituto Superiore della Sanità), egli è anche autore del libro “Acqua malata: come politicanti e camorristi hanno avvelenato i cittadini e distrutto la Terra felix”, diventato punto di riferimento fondamentale per affrontare il tema dell’inquinamento sistemico delle acque a uso alimentare e agricolo in Campania. Il volume fornisce dati, analisi e responsabilità non solo della camorra ma anche dell’atteggiamento inerte e complice dello Stato, che avrebbe dovuto tutelare la salute dei cittadini (non è eresia affermare che il diffondersi di gravissime patologie in alcuni territori della regione dipende, infatti, soprattutto dall’inquinamento della falda acquifera).

Le Associazioni non contestano la costruzione di impianti per il trattamento della frazione organicata della raccolta differenziata  -cosi ci spiega il dr. Santagata- ma contestano la pessima programmazione regionale delle localizzazioni degli impianti: non è pensabile tollerare l’istallazione di impianti di digestione aerobica nei Comuni di Casal di Principe, Cancello Arnone, Villa Literno e a Caserta un impianto da 400.000t/a con digestione anaerobica. Dove c’è la possibilità di localizzare gli impianti lontano dai centri abitati. Ponteselice è a 150 metri dal centro abitato, non solo di San Nicola la Strada, ma di tanti altri comuni. Folli ed incompetenti!”.

Ecco il testo completo dell’ultimo documento contenente “Osservazioni allo Studio Preliminare Ambientale presentato dal comune di Caserta a gennaio 2022, in sostituzione di quello già presentato a settembre 2021, per la realizzazione dell’impianto di compostaggio con recupero di biometano da 40.000 ton/anno in Viale Enrico Mattei località Ponteselice – Caserta”. 

IL SECONDO DOCUMENTO INVIATO DAL COMITATO ALLA REGIONE  
http://corrieredisannicola.it/images/stories/videos/secondodocumentoosservazioni.pdf

 


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diretto da Nicola Ciaramella