Il ruolo del Padre

“Lotta per la sopravvivenza da eclissi nella triade Madre-Padre-Figlio”.
Uno sguardo verso l’orizzonte e la Telemachia 
-per la rubrica "silenziosaMente"a cura della Dott.ssa Graziella Vingelli, psicologa psicoterapeuta-

 

Vorrei essere figlio di un uomo felice, confida Telemaco alla dea Atena nel primo Canto dell’Odissea.

In una società definita “moderna” dove aumenta la qualità della vita, saltano i ruoli tradizionali a favore della donna, che vede la sua apparizione nel mondo del lavoro e dove la società patriarcale non trova più posto, alla domanda che funzione ha la figura paterna nello sviluppo psicologico del bambino?” le risposte risultano ancora legate ad un immagine di società tradizionale, o peggio ancora inesistente. Il risultato di ciò è da ricercarsi sia nei contesti socio-culturali nel quale viene identificato un padre provider-protector, in primis nella religione cristiana che, a suo modo, ha contribuito a diffondere questo modello familiare considerando i ruoli genitoriali distinti e complementari: la madre, simbolo dell’amore e della tenerezza e il padre, simbolo della legge e dell’autorità. La domanda da porsi a questo punto è: in una società che ha influenzato particolarmente la cultura dell’essere maschio ed esser padre, che ha accettato la differenziazione dei ruoli come un dato quasi divino e che ha fortemente concentrato l’attenzione sulla donna/ madre come figura di attaccamento per eccellenza, dovuto a un legato definito “naturale” o “biologico, c’è ancora spazio per revisionare o meglio ancora ritrovare l’importanza della figura paterna, emotivamente partecipante allo sviluppo psico-fisico del figlio, compagno di viaggio, un alleato fedele? Questa potrebbe esser considerata una vera e propria sfida culturale, nel momento in cui si rischia di andare contro un prototipo maschile costruito su mere convinzioni sociali, etichette indelebili, che metterebbe in discussione l’intero universo paterno. La sfida più ardua sarebbe considerare il padre come figura di attaccamento, non secondaria o marginale, ma equivalente a quella materna, con funzioni e coinvolgimenti specifici. “Il padre come fattore di trasformazione nell’attaccamento infantile”, apporta un enorme progresso e interesse nel considerare il ruolo paterno in grado di travolgere positivamente lo sviluppo del figlio e di fungere da elemento peculiare nella formazione dei legami di attaccamento infantile. Il ruolo paterno può essere visto sotto un ottica diversa, quello di costituire una funzione di “protezione”, cioè in grado di compensare il danno derivato dalla relazione madre-bambino basato su un legame insicuro, fungendo come una risorsa da non sottovalutare prendendo in considerazione che qualche volta, può esser la risposta a quei comportamenti disfunzionali messi in atto dal bambino.
A questo punto, non resta altro che concordare sulla fondamentale presenza di un padre all’interno della famiglia, essenziale non solo in tutte le fasi della crescita del figlio, ma anche nella costruzione della sua identità. Si ritiene, pertanto, che la sua funzione sia “diversa” nel rapporto con la femmina e con il maschio: l’assenza della figura paterna produce una ferita relazionale in una figlia ed una ferita d’identità in un figlio. Jaques Lacan fu il primo psicanalista ad elaborare una teoria il “Complesso di Telemaco” verso gli anni ’60 – ’70, teoria poi ripresa dalla moderna psicologia rappresentata dal filosofo psicoanalista Massimo Recalcati, che in diversi testi ha espresso un’analisi approfondita. Chi è Telemaco? Figlio di Ulisse e Penelope, è un personaggio dell’Odissea, nato e cresciuto mentre il padre era assente dalla Patria (da qui la lontananza del padre nel ruolo di genitore) perché partito per la guerra di Troia, vede invadere la propria casa dai Proci che vogliono sposare la madre Penelope, devastano la sua casa e dilapidano ogni suo avere. Durante gli anni di attesa del ritorno del padre, Telemaco guarda il mare e scruta l’orizzonte nella speranza di vedere comparire un giorno le navi che trasportano il suo amato genitore(il ritorno in forma gloriosa è espressione di un ruolo fatto di forza, potere e capacità di dominio). Il mito racconta che Telemaco dopo anni di attesa, inizierà un lungo e tormentato viaggio , alla fine lo incontrerà, con lui farà ritorno a Itaca dove sconfiggerà i Proci e riprenderà il possesso delle sue terre. Non esiste rivalità, il figlio attende il padre, attende sue indicazioni, lo ritiene punto di riferimento e si aspetta che dal padre arrivino le linee guida da seguire per crescere e diventare adulto. Telemaco significa “combattere da lontano”, è nato senza padre, o quasi , perché Ulisse è partito per raggiungere Troia e combattere. Non è quindi cresciuto con il padre al suo fianco, giorno dopo giorno, e questo condiziona il suo atteggiamento nei confronti dell’Ulisse che torna e il suo attendere la sua nave. Vive quindi una vita, fino all’adolescenza sempre in attesa di questa figura di riferimento da cui ereditare e rappresenta il modo giusto di ereditare perché non indica il cosa ereditare.

Questo perché il padre, contribuisce a creare stabilità, affettività e sicurezza. Si è anche dimostrato come tale assenza, a livello psicologico produce nella personalità del figlio una lacerazione del proprio sentimento di appartenenza e un vuoto nei processi di identificazione così necessari per maturare.  a deprivazione della figura paterna può comportare una serie complessa di conseguenze che afferiscono alle seguenti categorie: autostima ed adattamento personale, comportamento impulsivo ed antisociale, difficoltà nei rapporti interpersonali e psicopatologia. Freud scrive”Un padre è qualcuno che sa tenere gli occhi chiusi” vuol dire che non è un Grande Fratello, che tutto vede e tutto controlla. Il padre è il volto dell’umano della legge e in quanto tale non deve vedere proprio tutto, perché ospita il perdono e sa fare delle eccezioni. Essere Padre vuol dire essere Testimone, la sua testimonianza viene data attraverso la sua vita. 

Didascalie alle foto: 

1) Eagon Schiele "Doppio Ritratto" 1913 www.cooperazione.ch

2) Telemaco ed Ulisse tratto da "Odissea" 1968 miniserietelevisiva  it.wikipedia.org


Graziella Vingelli  
©Corriere di San Nicola  





LEGGI TUTTI GLI ARTICOLI DELLA RUBRICA: 
https://www.corrieredisannicola.it/varie/notizie/varie/silenziosamentemente