Domenico Palmiero e Compagnia FSSL di grande scena al Città di Pace

Domenica 3 aprile l’ultima replica de “Il contratto” e poi -il 23, 24 e 25- “Il berretto a sonagli”.





Dopo il successo degli spettacoli del 25, 26 e 27 marzo, Domenica 3 aprile, alle ore 17.30, va in scena al Teatro Città di Pace di Caserta-Puccianiello l’ultima replica di “IL CONTRATTO”, ennesima grande interpretazione di Domenico Palmiero, indiscusso talento del teatro casertano, leader della Compagnia FSSL.

«La regia di questo spettacolo -spiega il giovane regista- mira a cogliere in pieno tutte le sfumature e le intenzioni drammaturgiche di Eduardo.

Ho sempre ritenuto che, essendo questo il terz'ultimo testo del percorso drammaturgico di Eduardo, si trattasse non di una commedia ma della Commedia dentro la quale si ritrova tutto il Teatro di Eduardo, compreso le origini Umoristiche.

Anzi è proprio quel riso amaro che ho voluto che, in questa edizione, riemergesse. Leggendo attentamente le note critiche - storiche e le didascalie del testo ho notato quanto Eduardo volesse servirsi del grottesco e dell'umorismo amaro per lanciare la sua idea e sui quali far camminare tutto l'intreccio.

Infatti è proprio su questo binomio che si alzò il debutto alla Fenice di Venezia nel 1967, per il quale si servì di artisti come Guttuso alle scenografie che evidenziò i toni grotteschi allontanandosi totalmente da mezzi naturalistici, e Nino Rota per le musiche.

Tenendo fortemente conto di tutto ciò ho inclinato la regia verso quello che ho dedotto dovesse essere la versione teatrale dello spettacolo, contrariamente all'edizione televisiva dell'81 che si avvicina molto al realismo e presenta dei tempi lunghi indugiando molto sulle situazioni di ambiente.

Ho immaginato quella grande "matassa 'mbrugliata" di cui ci parla Eduardo dove neanche la teorica figura integerrima del Brigadiere riesce a mantenere, sul finale, i suoi equilibri e il suo ruolo; la famiglia Trocina come dei primitivi che, mangiando e bevendo di continuo, non fanno altro che mostrare il loro attaccamento alle cose materiali - simboleggiato dal continuo cibo che arriva in tavola - fino allo sbafo.

Il pubblico non può esimersi; anche lui fa parte di quella grande matassa della quale non ne riconosci " 'o 'mbruglione" stando continuamente nello spazio scenico e trovandosi personaggi, passaggi e azioni addosso di continuo.

Geronta Sebezio, come un pazzo Don Chisciotte che si scaglia contro i mulini a vento, combatte e decide di prendersi la sua vendetta scegliendo le vittime durante una continua danza macabra che fa con tutti i suoi resuscitati».


Dopo “Il contratto”, l’agenda di Domenico Palmiero e della FSSL avrà solo una breve pausa. Il 23, 24 e 25 aprile, infatti, sempre al Città di Pace, andrà in scena un altro grandioso spettacolo: si tratta della versione in napoletano, scritta da Eduardo De Filippo, della celebre commedia “Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello.  

©Corriere di San Nicola
diretto da Nicola Ciaramella