7 Aprile, per non dimenticare

Si è svolta la Prima "GIORNATA IN MEMORIA DELLE VITTIME SANNICOLESI DEL COVID19", istituita dal Comune-Città di San Nicola la Strada su proposta dei due parroci e del direttore del Corriere di San Nicola. 
Due i momenti su cui è vissuta la manifestazione. In mattinata, deposizione di fiori al Cimitero da parte dell'amministrazione comunale. In serata, Messa voluta da Don Franco e Don Filippo con gli interventi del vice-sindaco (che ha letto una lettera del sindaco) e della presidente del consiglio. 
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Il Comune-Città di San Nicola la Strada e la Parrocchia di Santa Maria degli Angeli hanno onorato in modo mirabile la memoria dei cittadini sannicolesi scomparsi a causa della pandemia da coronavirus che, scoppiata nel 2020, continua a produrre lutti e preoccupazioni.

Giovedi 7 aprile si è svolta, infatti, la prima edizione della “GIORNATA IN MEMORIA DELLE VITTIME SANNICOLESI DEL COVID19”.

Questa ricorrenza è stata istituita dal COMUNE DI SAN NICOLA LA STRADA, che ha accolto, agli inizi dell’anno, una proposta promossa e formalizzata dal parroco di Santa Maria degli Angeli, Don Franco Catrame, dal parroco di Santa Maria della Pietà, Don Filippo Frattolillo, e dal direttore del Corriere di San Nicola, Nicola Ciaramella.
La proposta stessa era stata in precedenza formulata verbalmente all’amministrazione comunale in occasione di una cerimonia in suffragio dei cittadini sannicolesi morti per covid, promossa ed organizzata da Nicola Ciaramella con i due parroci Don Catrame e Don Frattolillo, svoltasi il 9 luglio 2021 in Santa Maria degli Angeli.

Va sottolineato che SAN NICOLA LA STRADA è il primo e sinora UNICO COMUNE D’ITALIA ad aver istituito, con cadenza annuale, da celebrare il 7 aprile (giorno in cui, nel 2020, si registrò la prima scomparsa di un cittadino sannicolese a causa del Covid19), una manifestazione con queste caratteristiche, che ha significato prettamente locale, essendo dedicata ai CITTADINI DECEDUTI PER COVID19 RESIDENTI NEL COMUNE DI SAN NICOLA LA STRADA: per tale motivo, questo evento non si sovrappone, dunque, ad altre celebrazioni a livello nazionale istituite dal governo centrale.

Con l’istituzione della “GIORNATA IN MEMORIA DELLE VITTIME SANNICOLESI DEL COVID19“ il Comune di San Nicola la Strada, nella piena condivisione di tutti gli organi amministrativi (Sindaco Vito Marotta,  Presidente del Consiglio Comunale, Avv. Eligia Santucci, membri del Consiglio Comunale, componenti della Conferenza dei Capigruppo Consiliari, membri della giunta), ha voluto interpretare “il sentimento popolare e creare l'occasione per ribadire la sua vicinanza a coloro che hanno pianto la scomparsa di familiari, amici, persone care, spesso senza neppure aver avuto il conforto di un ultimo saluto”.
A tal fine, il Comune si è impegnato ad organizzare, unitamente ai promotori, iniziative commemorative, cerimonie, momenti comuni di ricordo, per rendere idealmente un tributo semplice e sincero ai tanti cittadini SANNICOLESI vittime del Covid 19.

La “GIORNATA IN MEMORIA DELLE VITTIME SANNICOLESI DEL COVID19” ha anche un logo, opera del disegnatore Vittorio Di Tommaso. In esso è richiamato lo stemma comunale della Città di San Nicola la Strada, con la Strada, la Regina Viarum, che sale verso il cielo, dove si vedono tante stelle: ogni stella è un cittadino sannicolese scomparso a causa del Covid19.


La prima edizione della “GIORNATA IN MEMORIA DELLE VITTIME SANNICOLESI DEL COVID19” si è svolta in due momenti dall’alto significato.
Il programma è iniziato in mattinata con la deposizione, sull’altare maggiore del Cimitero cittadino, di un fascio di fiori in onore degli scomparsi. Protagonisti del nobile gesto, in rappresentanza dell’amministrazione comunale guidata da Vito Marotta e della polizia municipale guidata da Alberto Negro, il vice-sindaco RAFFAELE DELLA PERUTA, il presidente del consiglio comunale ELIGIA SANTUCCI, l’assessore GAETANO MASTROIANNI, nonché il Luog.te RAFFAELE TISCIONE.

Il momento centrale dell’evento si è avuto in serata con la Messa in Suffragio celebrata alle ore 19 in Santa Maria degli Angeli dai parroci DON FRANCESCO CATRAME e DON FILIPPO FRATTOLILLO, assistiti dai diaconi Don Michele Tagliafierro, Don Raffaele Santamaria e Don Alessandro Augusto.
Ad animare la cerimonia i canti e le musiche dell’ensemble “I giullari di Dio” con il violinista Livio Granata.

Forzatamente assente il sindaco Vito Marotta, hanno presenziato la funzione religiosa il vice sindaco Raffaele Della Peruta, il presidente del consiglio comunale Eligia Santucci,
gli assessori Gaetano Mastroianni e Antonio Terracciano, i consiglieri comunali Giovanni Motta, Gennaro Mona, Giovanni Varriale, Giuseppe Palumbo, Carmela Ferrante e Anna D’Amelio.
Con loro, una folta rappresentanza del corpo della Polizia Locale (il comandante Alberto Negro non ha potuto partecipare per motivi di forza maggiore) e della Protezione Civile con il coordinatore Ciro De Maio.
Presente, come sempre, il Comandante della stazione dei Carabinieri, Rocco Perrone, con al fianco il suo vice, Luog.te Marco Cappelli.
Significativa la presenza di Lucia Esposito, già senatrice, prima sannicolese della storia membro del Parlamento. 
Presenti, inoltre, rappresentanze della Pro Loco e di altre importanti associazioni del territorio, tra cui l’associazione Accollatori San Nicola, l’Associazione N. S.di Lordes, Famiglia Betania, Arciconfraternita San Nicola di Bari e SS Rosario.
Particolarmente toccante la partecipazione di familiari degli scomparsi, nell’animo e nel volto dei quali si è letta tanta sofferenza che ancora sconvolge la propria vita.

Prima dell’inizio della Messa, Nicola Ciaramella ha spiegato lo scopo dell’iniziativa istituita dal Comune, porgendo doverosi ringraziamenti, a nome dei promotori, al sindaco VITO MAROTTA, ai consiglieri comunali TUTTI, agli assessori TUTTI, alla Conferenza dei Capigruppo, per aver reso possibile l’istituzione della GIORNATA DELLE VITTIME SANNICOLESI DEL COVID19, “una ricorrenza che si erge ad icona di sensibilità, di solidarietà, di amicizia, di pace, di fraternità, di cui una comunità come quella di San Nicola la Strada vorrà sempre cibarsi”.

Prima della sua omelia, nella quale ha messo in risalto la misericordia e la compassione cristiana da mostrare verso il nostro prossimo, Don Franco ha ringraziato tutte le autorità e tutti coloro che, dal primo all’ultimo, hanno offerto, con dedizione assoluta, molto più del proprio lavoro per venire incontro alle tante persone bisognose di aiuto e di solidarietà durante il tragico avanzare della pandemia.

Prima della conclusione della Messa, gli interventi del vice sindaco RAFFAELE DELLA PERUTA e del presidente del massimo consesso civico ELIGIA SANTUCCI.

Della Peruta ha letto questa bellissima lettera del sindaco Vito Marotta, costretto a forzata assenza:

«Carissimi Concittadini,

la mia rete di rapporti mi impone – in via precauzionale e prudenziale – di trattenermi ancora qualche ora distante dalle consuete relazioni lavorative e sociali.

Con grande rammarico, quindi, non posso onorare in presenza la cerimonia odierna, ma con il cuore mi sento accanto a tutti voi ed in particolare ai familiari delle vittime del Covid. Ogni vittima è una storia spezzata, testimonia affetti spazzati via e lo strazio di chi ha voluto loro bene.

A loro non possiamo che rivolgere il nostro pensiero e la nostra preghiera.

Voglio ribadirvi, come fatto l’anno scorso, che abbiamo sposato con grande afflato emotivo la volontà di celebrare questa Giornata perché non intendiamo dimenticare e non vogliamo rimuovere il ricordo di questi due duri anni.

Non intendiamo dimenticare la sofferenza che la nostra comunità ha patito, ma soprattutto la forza e la solidarietà che ha caratterizzato la risposta dei sannicolesi.

Questa cerimonia ha infatti un senso se da qui parte un messaggio di positività e di speranza che da San Nicola la Strada rivolgiamo a tutto il Paese.

I mille gesti di solidarietà compiuti nei momenti più tragici della pandemia, lo spirito di servizio, in primis, dei nostri straordinari Volontari del Nucleo Comunale di Protezione Civile e non solo, unito all’instancabile lavoro di tutto il personale sanitario locale definiscono al meglio lo spirito con cui vogliamo ripartire e contribuire a determinare il futuro nella nostra comunità.  Si tratta di un messaggio simbolicamente più grande e più ricco di qualsiasi monumento, statua o istallazione artistica.

Tutto, compreso l’attività amministrativa che portiamo avanti, è ancora fortemente condizionato da un’esperienza che ha sconvolto le nostre vite e che non avremmo mai immaginato di dover vivere.

Stiamo conquistando pian piano la nostra libertà ed è intenzione dell’Amministrazione Comunale, forti dell’esperienza vissuta, tenere duro nel guidare i tempi futuri e nel gestire le conseguenze gravi che si ripercuotono su ogni settore della vita pubblica.

Lo dobbiamo a chi ci ha lasciato e a chi non si è sottratto alle fatiche e ad i sacrifici.

Pertanto, grazie al Direttore Nicola Ciaramella, ai nostri due Parroci Don Franco Catrame e Don Filippo Frattolillo per aver immaginato questa Giornata e consentitemi di ringraziare anche tutto il Consiglio Comunale e la Giunta che hanno condiviso e contribuito ad organizzarla. La memoria infatti è spesso una dimensione individuale ma ci sono degli eventi, dei passaggi della storia che, per la forza con cui si manifestano, diventano memoria collettiva.

Continueremo a preservarla nel nostro cuore e nelle nostre azioni».

Ha, infine, preso la parola, prima della benedizione finale impartita dal celebrante, la presidente del consiglio comunale Eligia Santucci, della quale va riconosciuto il fondamentale impegno nel rappresentare a tutti gli organi amministrativi la proposta dei promotori al fine di giungere alla istituzione della “GIORNATA”.

Questo il contenuto del suo intervento:

«Buonasera a tutti voi e grazie per essere qui. Oggi 7 Aprile siano riuniti nella parrocchia Santa MARIA DEGLI ANGELI, in un momento celebrativo per tutti i nostri concittadini rimasti vittime della Pandemia.
Se siamo qui, lo dobbiamo innanzitutto alla sensibilità del dott. Nicola Ciaramella e dei parroci Don Franco Catrame e don Filippo Frattolillo, i quali hanno compulsato l’Amministrazione affinchè, nel giorno in cui è scomparso il primo cittadino sannicolese a causa della Pandemia, si celebrasse la giornata in memoria delle vittime Sannicolesi del Covid.
Non è semplice per me parlavi in questo momento. Gli ultimi due anni appena trascorso sono stati in assoluto i più difficili e dolorosi della nostra storia recente.
Una tragedia improvvisa ed imponente. Un nemico subdolo e tenace. Un quotidiano faccia a faccia con la morte. 
Ma nonostante tutto questo, se oggi siamo tutti riuniti simbolicamente è perché sono profondamente convinta di una cosa, che prima o poi, con la forza dell’unione e con la generosità che abbiamo fino ad oggi dimostrato, ne staremo fuori!
Con l’abbraccio istituzionale di tutta l’Amministrazione e di tutte le rappresentanze civili e religiose del nostro territorio vogliamo ricordare tutte le persone che hanno sofferto e che il virus ha portato via, strappandole all’affetto di parenti, amici e dell’intero paese.
Vorrei quindi riflettere su un aspetto significativo, che è quello per cui la pandemia e l’emergenza sanitaria hanno portato nella nostra comunità un inedito confronto con la morte. La perdita improvvisa e quasi inspiegabile di un proprio caro ha colpito alle spalle numerose famiglie.
Al dolore per il lutto improvviso si è aggiunto quello, ancor più straziante, di non poterlo vivere ed elaborare, a causa delle mancate celebrazioni funebri, del non poter stare al capezzale dei malati per un ultimo saluto.  Una situazione di dolore personale e collettivo al quale eravamo impreparati e che dimostra quanta fragilità vi è nell’uomo, da sempre legato alle materialità della vita.
L’emergenza non è ancora finita, il virus è ancora presente, le ferite sanguinano ancora e a queste se ne aggiungono di nuove.
Con questa cerimonia e con il ricordo delle vittime della Pandemia scomparse prematuramente, mi stringo con affetto ai loro familiari, con la speranza che nel ricordo trovino un messaggio di speranza. Speranza che mai deve abbandonarci, nemmeno nell’ora più buia, e di quale oggi vogliamo essere testimoni vivi e attivi.
A tutte le forze istituzionali, alla Polizia Locale, a servizi comunali, alla Protezione civile, ai medici di base, agli organi sovracomunali, ai Carabinieri, alle associazioni di volontariato locali, ai commercianti e alla Parrocchia va il nostro ringraziamento per tutti gli sforzi e le attività poste in essere al sevizio della nostra comunità.
Oggi nella giornata del ricordo, non dobbiamo abbandonare la prudenza, le buone pratiche di igiene e di comportamento, di rispetto per se e per gli altri, che tanto ci hanno aiutato. Perché è vero, siamo caduti, ma ci siamo rialzati e abbiamo ripreso a camminare, ma dobbiamo continuare a farlo, anche per chi oggi non c'è più, anche perché è il modo migliore per onorare chi non c'è».

Biagio Pace
©Corriere di San Nicola
 

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