Ponteselice: il Comer chiede alla Corte dei Conti di accertare il danno erariale

Dopo la revoca del finanziamento da parte della Regione Campania: "Ora è necessario che si accertino le responsabilità"


Dopo la revoca del finanziamento da parte della Regione Campania e la richiesta di
restituzione dell’anticipazione di 2,6 milioni di euro già concessa, l’amministrazione
comunale di Caserta avrebbe potuto scegliere di rinunciare al digestore anaerobico in
città e avviare finalmente una seria discussione con la società civile sulle scelte più
idonee per una corretta gestione dei rifiuti. E invece, di fronte all’annuncio di voler
comunque portare a termine il progetto del digestore anaerobico sul territorio cittadino,
non ci è rimasta altra scelta che quella di chiedere che vengano finalmente accertate le
responsabilità di queste improvvide decisioni. Per questo, con il supporto legale
dell’Avvocato Lugi Adinolfi, che da tempo ci rappresenta in sede giudiziaria, abbiamo
depositato un esposto alla Procura Regionale presso la Corte dei Conti affinché si possa
avviare un procedimento per accertare il danno erariale conseguente alla revoca del
finanziamento. Già nel gennaio 2021 avevamo segnalato alla magistratura contabile
l’eccessiva dispendiosità della prima fase progettuale dell’impianto, con molteplici
affidamenti diretti per attività a volte non necessarie o già eseguite. Ora abbiamo voluto
evidenziare come, a seguito della perdita del finanziamento, disposta con nota
Regionale del 22 febbraio e Decreto dirigenziale n. 21 del 20 aprile scorso, quale
conseguenza dell’incapacità dell’amministrazione di operare scelte politiche,
amministrative e progettuali adeguate, trasparenti e condivise, l’ingente onere (oltre
43 milioni di euro) previsto per la realizzazione dell’impianto finirebbe per gravare
interamente sul bilancio comunale e quindi sui cittadini casertani. Un impianto
sbagliato sia dal punto di vista progettuale che nella localizzazione, come dimostrano
i ben 61 chiarimenti richiesti dalla stessa Regione Campania in fase di screening
dell’impatto ambientale del progetto, già modificato tre volte.
Come ha sempre fatto il Com.E.R. continuerà a vigilare sulle scelte ambientali delle
amministrazioni comunali di Caserta e a denunciare in tutte le sedi l’incapacità
gestionale e politica, in difesa della salute e del benessere della popolazione della città
di Caserta e dei comuni circostanti. Non riteniamo utile in questa fase, di fronte alla
ormai acclarata incapacità dell’amministrazione, partecipare a mobilitazioni che
possano essere oggetto di strumentalizzazioni, volte a far ricadere sugli “ambientalisti”
la colpa di un eventuale marcia indietro sul progetto, o a giustificare la ricerca di altre
localizzazioni dell’impianto nel territorio cittadino, non idoneo ad ospitare impianti di
questo tipo, ma bisognoso di attività di messa in sicurezza e di bonifica. 

COMUNICATO STAMPA 
Com.E.R. - Comitato Emergenza Rifiuti
Caserta, 18/05/2022 

©Corriere di San Nicola