Consegnato a Rosa Feola, orgoglio sannicolese, il prestigioso “Premio Anastasia Guerriero”

Suggestiva cerimonia impeccabilmente organizzata dai promotori “Lions Terra di Lavoro” nel Duomo di Casertavecchia.
Ha partecipato un folto pubblico, tra cui autorità e tantissimi cittadini e rappresentanti del Comune di San Nicola la Strada. 

Il VIDEO 
La Galleria Fotografica




Al famoso soprano internazionale ROSA FEOLA, orgoglio artistico di San Nicola la Strada, è stato assegnato il “Premio Anastasia Guerriero" 2022, riconoscimento istituito nel 2017 dal Lions Club Caserta Terra di Lavoro Reloaded in onore e alla memoria della compianta medico e scienziata ANASTASIA GUERRIERO (a cui è intitolato l’Ospedale di Marcianise) impegnata per tutta la vita nella lotta alle leucemie infantili.
Il prestigioso omaggio, come è noto, vuole rendere grazie ogni anno all’impegno di una donna del nostro territorio distintasi con grande dedizione nel suo campo professionale anche oltre i confini locali raggiungendo livelli di eccellenza.
La cerimonia di consegna del Premio, magistralmente condotta dal presidente del Lions Club casertano Aldo Antonio Cobianchi, si è svolta lunedì 6 giugno nel Duomo di Casertavecchia, alla presenza dei massimi rappresentanti dei Lions, di autorità e di una folta rappresentanza di sannicolesi, composta dagli assessori Antonio Terracciano (delegato dal sindaco Vito Marotta) e Alessia Tiscione, dalla stampa Corriere di San Nicola, da cittadini e da ammiratori di una delle più grandi cantanti liriche esistenti oggi al mondo.

La parte iniziale del programma, dedicata ai saluti delle autorità, ha visto il succedersi di pregevoli interventi, tutti a sottolineare la grande importanza della figura di Anastasia Guerriero, ricercatrice di fama che trovò negli Stati Uniti tutti quei supporti scientifici che le mancarono in Italia, che ben si sposa con quella di Rosa Feola, ambasciatrice delle virtù della nostra terra in Europa e nel mondo attraverso la musica, eccelso veicolo universale di cultura e di conoscenza tra i popoli. 

Introdotti dal conduttore, hanno rivolto il saluto al pubblico il parroco della Cattedrale di Casertavecchia Don Nicola Buffolano, “il padrone di casa”; l’assessore del comune di Caserta, V. Battarra (che ha portato i saluti del sindaco Marino); l’assessore del comune di Marcianise, D. Moriello (che ha portato i saluti del sindaco Velardi); l’assessore del comune di San Nicola la Strada, Antonio Terracciano (che ha portato i saluti del sindaco Vito Marotta); il vice Governatore Distretto Lions 108 Ya, Pasquale Bruscino; e, alla fine, il Governatore Distretto Lions 108 Ya, Francesco Accarino.

Hanno fatto giungere un loro messaggio di saluti anche il Prefetto di Caserta Giuseppe Castaldo, il Vescovo di Caserta S.E. Pietro Lagnese, il console di Francia a Napoli Laurent Burin des Roziers, il direttore del Museo di Capodimonte Sylvain Bellenger, nonché il Direttore del Teatro San Carlo di Napoli.

Tra gli interventi, da sottolineare in maniera particolare quello dell’assessore Antonio Terracciano, fiero di rappresentare la città di Rosa Feola, San Nicola la Strada, dove la grande artista è nata e vive e da dove si sposta per i continui numerosi impegni affrontati sulle ali di una innata umiltà che rende ancora più ricco ed acclamato il suo naturale talento. Egli ha ricordato, nell’occasione, che il 10 giugno 2019 l’amministrazione comunale di San Nicola la Strada consegnò a Rosa Feola, in una cerimonia pubblica, un riconoscimento quale giovane stella della lirica mondiale.

Il ricordo di Anastasia.
Del grandioso instancabile impegno di medico oncologa e scienziata di fama mondiale di ANASTASIA GUERRIERO nel difficile e complesso mondo della ricerca ha tracciato le tappe il suo adorato e devoto fratello, il Dr. OLIMPIO GUERRIERO, past-president del Lions Club Caserta Terra di Lavoro, già Primario Chirurgo, già Dirigente della Struttura Complessa di Chirurgia Generale, d’Urgenza e P.S. dell’Ospedale AGP di Piedimonte Matese-ASL Caserta Uno.
Dalle sue parole è emerso tutto il significato della vita di Anastasia Guerriero, spesa a favore dei bambini colpiti da quel terribile male, dai quali è stata amata come più di una madre.
Dagli anni della formazione e degli studi (in pediatria e in ematologia e oncologia, in angiogenesi, in immunologia molecolare, in ingegneria molecolare e in biologia cellulare) svolti in Italia e in Europa, fino agli alti riconoscimenti ottenuti nei centri più avanzati degli Stati Uniti (Children´s Hospital di Philadephia e Thomas Jefferson Cancer Institute), di Anastasia Guerriero è stata ricordata la ferrea volontà, l’entusiasmo, la tenacia, il coraggio.
Anastasia Guerriero, scomparsa nel 2008, è stata la rappresentazione del connubio tra ragione e passione. Una grande donna che ha costituito sublime esempio di applicazione agli studi, di professionalità, di attenzione all’incommensurabile valore della cultura.

Studi, professionalità, attenzione alla cultura: tutti valori che anche la musica, quale parte delle attività umane, è capace di costruire e di trasmettere.

Da qui il “la” a ricordare, poi, le tappe del cammino artistico di Rosa Feola.
A farlo ci ha pensato Mariano Delle Rose, giornalista e collaboratore dell’istituto della Enciclopedia Italiana Treccani.
Dettagliato il suo racconto, che è partito, dopo il conseguimento, nel 2008, del diploma al conservatorio Martucci di Salerno, dalla partecipazione di Rosa Feola alle esperienze di Alto perfezionamento in canto lirico (Opera Studio) dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretto dalla grande soprano Renata Scotto.
E poi, anno per anno, dal 2010, a ricordare ogni passo della sua luminosa carriera:
dal Concorso Lirico Internazionale “Operalia” nel Teatro alla Scala di Milano (manifestazione creata dal celebre tenore spagnolo Placido Domingo per scoprire, premiare e aiutare i migliori giovani cantanti d'opera del nostro tempo) alle esibizioni sotto la direzione del maestro Riccardo Muti; dalle esibizioni nei teatri europei (Spagna, Francia, ecc.) al debutto a Chicago nella “Carmina Burana”; dall’esibizione al Senato in occasione del Dante Day a quelle a Monaco di Baviera, Vienna e San Carlo di Napoli; dai concerti a La Fenice di Venezia al Teatro alla Scala di Milano; dal concertone per i 50 anni di carriera dell’immenso Placido Domingo alla tappa certamente tra le fondamentali della sua eccezionale carriera, ovvero il debutto al Metropolitan Opera House di New York (26 aprile 2019), considerato il teatro d'opera più grande del mondo (qui nel ruolo principale di Gilda nel Rigoletto di Giuseppe Verdi). Teatro nel quale Rosa Feola è poi ritornata il 31 dicembre 2021. Come in tutti i teatri d’Italia e d’Europa, sempre richiestissima ed applauditissima.
Di particolare fascino, in due pause della narrazione, si è rivelata l’iniziativa di far ascoltare al pubblico del Duomo un cd con alcuni brani registrati dalla cantante nel corso della sua carriera. Rosa Feola ha risposto agli applausi come se avesse cantato dal vivo. Con la stessa emozione. Quella che poi ha segnato la consegna nelle sue mani del meritato “Premio Anastasia Guerriero 2022” con la seguente motivazione: "Per aver contribuito, con i suoi trionfi nei maggiori Teatri del Mondo, a creare un circolo virtuoso di diffusione del patrimonio culturale italiano in una delle sue massime espressioni, l’Opera Lirica, universalmente apprezzata; per essere il vero punto di riferimento, nel panorama musicale internazionale, anche per la formazione di giovani cantanti lirici avviati alla carriera artistica; ma soprattutto perché con la propria grandezza ha esaltato il piacere di appartenere alla nostra terra, così ricca di talenti e di bellezze".

Nicola Ciaramella
©Corriere di San Nicola 


Il VIDEO con i vari momenti della cerimonia.
In colonna sonora i brani registrati di Rosa Feola che sono stati offerti all'ascolto del pubblico presente nel Duomo. 
https://youtu.be/WaULs3cBPNI 



Il testo della biografia di Anastasia Guerriero letto dal fratello Olimpio

Un caro saluto e un grazie di cuore a tutti i presenti per aver accettato il nostro invito!

A me tocca il gradito compito di tracciare un breve ricordo di Anastasia, cercando di tenere a freno l’emozione, quasi inevitabile, al pensiero dei tanti momenti belli vissuti insieme.

Anastasia nasce a Caserta il 1° novembre 1951, da Giuseppe e Irene Mezzacapo, primogenita di 5 figli.

Studi classici presso il Liceo P. Giannone di Caserta e iscrizione alla Facoltà di Medicina dell’Università di Napoli.

Nel 1975, dopo una brillante laurea, sceglie di specializzarsi in Pediatria sempre a Napoli, frequentando il Reparto di Oncoematologia della Clinica Pediatrica, con i Proff. Esposito e Di Tullio. Comincia così a vivere tra bambini talassemici, leucemici o affetti da altri tumori (neuroblastoma). Piano piano i piccoli pazienti cominciano a diventare “i suoi bambini” e comincia a definirsi quel senso di “medesimezza umana” che sarà la costante di tutta la sua attività professionale.

Ma di quelle malattie allora si moriva e tanto… e la morte per tumore di un bambino è la situazione più straziante che un medico possa affrontare!

(Dialogo tra Ivan e Alesa – Perché i bambini devono soffrire? - Da: I fratelli Karamazov, Fiodor Dostoevskij)

“ ...  Ma ci sono i bambini: che cosa dovrò fare con loro? È questa la domanda alla quale non so dare risposta … Ascolta: se tutti devono soffrire per comprare con la sofferenza l'armonia eterna, che c'entrano qui i bambini? Rispondimi, per favore. È del tutto incomprensibile il motivo per cui dovrebbero soffrire anche loro e perché tocca pure a loro comprare l'armonia con le sofferenze … “ 

Questo è il dramma che Anastasia si trova a vivere quotidianamente e allora decide di dedicare la sua vita e tutte le sue energie all’Oncoematologia pediatrica, nel tentativo di offrire una possibile speranza a questi bambini. 

Continua gli studi universitari all’Università Cattolica del Sacro Cuore, presso il Policlinico A. Gemelli di Roma, dove consegue due ulteriori Specializzazioni, prima in Ematologia e poi in Oncologia, lavorando con il prof. R. Mastrangelo.

Prende inoltre contatti con il Gaslini di Genova e il San Gerardo di Monza, centri di eccellenza, dove si recherà spesso per un’attiva collaborazione che durerà a lungo.

Intanto dal 1978, a seguito di Concorso pubblico, prende servizio presso lo storico Ospedale dell’Annunziata di Napoli, dove chiede e ottiene di essere assegnata al Reparto di Oncoematologia. Ma qui oltre al dramma delle malattie, bisogna affrontare anche le tante carenze in cui versano i piccoli pazienti, a cui i genitori devono portare da casa persino lenzuola e suppellettili. Si impegna allora a far nascere la prima sede a Napoli dell’Associazione dei Genitori Oncologia Pediatrica (A.G.O.P.), un’Associazione presente anche in altri Centri, con lo scopo di una collaborazione diretta con i Sanitari, per la gestione dei bisogni materiali dei piccoli ricoverati.

Ma mentre a Napoli si lotta in trincea, all’estero si cominciano a segnalare nuovi protocolli (BFM) che danno speranza ai piccoli leucemici. Succede in Germania ad Hannover, sotto la guida del Prof. Hans J. Riehm. Allora Anastasia contatta il prof. Riehm che accetta di ospitarla, chiedendole però di imparare il tedesco in modo da comprendere appieno la gestione dei protocolli di terapia.

Ma “non c’è prezzo per un’idea” e allora, lavoro in Ospedale e lezioni di tedesco, fino al giorno della partenza. Comincia in un freddissimo Dicembre 1987 la sua esperienza come Visiting Physician all'interno della Divisione di Ematologia e Oncologia, Dipartimento di Trapianti di Midollo Osseo, presso la Medizinische Hochschule Hannover (MHH). Ha quindi l’opportunità di imparare il trattamento della Leucemia Linfoblastica Acuta Pediatrica con protocollo BFM/ALL/NHL/86, parte di un ampio studio clinico multicentrico e multinazionale avviato in Germania, con la possibilità di partecipare a prove sperimentali di Trapianto di Midollo Osseo.

Dopo mesi di duro lavoro in “full immersion”, Anastasia ha ormai acquisito bene le novità di questa terapia e sperimentato i vari aspetti del nuovo protocollo che porterà per prima in Italia, a Napoli.

Ma come spesso succede, proprio a Napoli i suoi colleghi l’accolgono con un misto di disinteresse e ostracismo. In questo contesto organizzare un team operativo risulta un’impresa ardua, e Anastasia si trova a dover affrontare varie difficoltà e a gestire le inevitabili complicanze praticamente “da sola”... Ma non si scoraggia più di tanto!

Intanto negli Stati Uniti comincia ad affermarsi sempre di più la convinzione che per ottenere risultati migliori, oltre alla chemio e radioterapia bisogna fare ricorso al trapianto di midollo osseo (bone marrow transplantation) non più terapia sperimentale! Allora nel 1990 Anastasia decide di approfondire la sua esperienza e si trasferisce negli Stati Uniti, in comando presso l'Unità di trapianto di midollo osseo, divisione di Ematologia e Oncologia dell'ospedale pediatrico di Philadelphia, (CHOP della Università della Pennsylvania – il cui motto è: “Hope lives here”). Lì, sotto la direzione del Dott. D’Angio prima e della Dr.ssa A. Meadows, si dedica allo studio dello sviluppo del sistema linfoide e degli effetti della Radioterapia sul midollo.

Torna dopo 1 anno all’Ospedale dell’Annunziata di Napoli, carica di speranza ma ritrova le stesse situazioni che ha lasciato e i soliti disagi per i piccoli pazienti. E ritorna a lottare ogni giorno anche per poter praticare la biopsia midollare ai bambini con l’assistenza anestesiologica… Intanto restava in perenne attesa delle “camere sterili”, peraltro mai più realizzate, dove ospitare i piccoli leucemici da sottoporre a trapianto di midollo, tecnica che Anastasia nel frattempo aveva acquisito.

Pertanto nel 1992, quando le viene offerto di lavorare con il Prof. Croce, Anastasia decide di trasferirsi definitivamente negli Stati Uniti, presso il Jefferson Cancer Institute della Thomas Jefferson University di Filadelfia.

La sua determinazione, tenacia, entusiasmo e amore per la conoscenza continuano a portarla lontano, ma, allo stesso tempo, i suoi profondi affetti familiari e la passione per i valori della sua terra di origine, le permettono di mantenere un saldo attaccamento alle sue radici. Era inoltre sempre disponibile per tutte le persone che a lei si rivolgevano nella speranza di una possibilità in più, di una terapia all’avanguardia.

Con il gruppo del prof. C.M. Croce compie interessanti studi sull’espressione genica dell’ematopoiesi e la trasduzione del segnale in modelli murini transgenici, proprio mentre comincia a farsi strada un’ulteriore possibilità: la terapia genica delle leucemie.

Allora nel 1995 prende contatti e si trasferisce al Dipartimento di Ematologia, presso la EMORY UNIVERSITY di Atlanta in Georgia, proprio per lo studio della terapia genica e della biologia delle cellule staminali ematopoietiche sotto la supervisione del Dr. E.K. Edmund Waller MD, PhD.

Nel 1997 torna a Filadelfia, presso il Dipartimento di Ingegneria Molecolare e Cellulare, Institute for Human Gene Therapy presso la PENN UNIVERSITY, dove continua gli studi prima con E. Scott PhD e poi con Gary A. Korestzky, M.D.Ph.D., Direttore dell'Unità di Trasduzione del Segnale, presso il Leonard and Madlyn Abramson Family Cancer Research Institute. I risultati delle sue ricerche sul ruolo di un gene specifico SLP- 76, vengono pubblicate nel 2003 sulla rivista “Science”, e rappresentano una scoperta fondamentale.

Nel 2002 è Research Associate nell’Istituto di Biologia Molecolare del Cancro, presso il Childrens' Hospital, dove collabora con la Dr.ssa C.A. Felix, sempre nel campo della terapia genica delle leucemie continuando ad analizzare e scoprire il ruolo e l’utilità di alcuni geni (Genasense (G3139); CYP3A4; gene Mll nella leucemia infantile e come biomarcatore predittivo)

Nel 2003 è scelta dalla Pfizer come Direttore dell’Oncologia medica Worldwide con il compito di gestire le linee di ricerca e gli studi clinici pediatrici sostenuti dall’azienda in vari Centri a livello mondiale. Anastasia quindi continua a interagire con i migliori laboratori e ospedali di tutto il mondo, per guidare e gestire alcuni dei più importanti programmi di ricerca clinica nel campo dell'oncologia pediatrica, sostenuti dalla Pfizer.

E’ Responsabile del programma di studio clinico del Sutent (Sorafenib) nei tumori solidi pediatrici e nelle neoplasie maligne ematologiche. Inoltre avvia nuovi studi clinici sul cancro del pancreas e del distretto testa/collo.

Tale intensa attività, svolta con grande dedizione e impegno, è stata accompagnata da riconoscimenti di alto livello, tra cui la cittadinanza americana, “honoris causa”.

E nel 2007 come cittadina americana, anche se single, ha potuto adottare un bambino vietnamita, estremo atto d’amore.

Ci ha lasciato nel 2008, all’età di 57 anni, lasciando un’altissima testimonianza di donna e di scienziata.

Nel momento stesso dell’annuncio del decesso, sul sito di Caffè Procope il giornale online di Marcianise, insieme a tanti messaggi e ricordi, nasce la proposta di intitolare a lei il nuovo Ospedale di Marcianise.

Inizia così una raccolta di firme promossa dalla Pro-Loco di Marcianise, che ha riscosso una vastissima adesione: in pochi mesi vengono raccolte più di 10.000 firme.

L’iniziativa viene sostenuta in maniera convinta da tante persone, tra cui ricordiamo la Prof. Anna Giordano, il Prof. Salvatore Brillantino, la Prof.ssa Francesca Veraldi e tanti altri ancora, oltre ad Enti ed Istituzioni, tra cui il Ginnasio-Liceo P. Giannone, l’AIL, ecc…

E grazie all’impegno, alla tenacia e all’affetto di Antonello Velardi, sindaco di Marcianise, si realizza l’intitolazione dell’Ospedale di Marcianise ad Anastasia (9 aprile 2019)

Un grazie, anche

  • all’Associazione ex-allievi del Liceo Classico Pietro Giannone di Caserta che ha istituito fin dal 2010 un Premio letterario per onorare la memoria dell’ex allieva Anastasia Guerriero;
  • all’Istituto Salesiano di Caserta che le ha tributato il Premio Mayfest nel 2011 come “Eccellenza Casertana”;
  • al Prof. Adriano Madonna, biologo marino e giornalista, che ha istituito nel 2009 il Trofeo “Anastasia maestra di scienza, maestra di vita”;
  • Ma soprattutto al Lion club “Terra di Lavoro Reloaded” che ha istituito dal 2017 il Premio Anastasia Guerriero.

Vorrei concludere, sottolineando che Anastasia è rimasta nel cuore oltre che nel ricordo di tanta gente e io ritengo che questo sia successo perché:

  • nonostante le difficoltà della sua professione, è stata sempre una persona entusiasta, generosa, carica di passione e di speranza;
  • perchè per i suoi pazienti aveva una grande empatia: Anastasia si “prendeva cura” di ogni piccolo paziente leucemico come se fosse “un suo bambino”, sempre attenta e disponibile a tutti i loro bisogni, ben al di là del farmaco;
  • e infine perché con il suo impegno, la sua forza e il suo sacrificio, Anastasia ha aiutato tutti noi a tenere in vita la nostra personale speranza di riuscirci, i nostri sogni di potercela fare…!

Ezio Bosso amava ripetere : ”Perché il domani, quello col sole vero, arriva / e dovremo immaginarlo migliore,/ per costruirlo!”

Grazie, grazie di cuore a tutti voi!!!  

(Dr. Olimpio Guerriero)  


La storia del “Premio Anastasia Guerriero” istituito dal Lions Club Caserta Terra di Lavoro Reloaded, attualmente presieduto dal Dr. Aldo Antonio Cobianchi.

Nell’Anno Sociale 2016/2017 l’allora Presidente del Lions Club “Terra di Lavoro Reloaded”, dott. Crescenzo Muto, insieme al Socio fondatore dott. Andrea Tartaglione, decisero di istituire il “Premio Anastasia Guerriero”.
Esso vuole ricordare la figura di Anastasia Guerriero, medico e scienziata che ha impegnato tutta la vita nella lotta contro le leucemie infantili.
A lei nel 2019 è stato intitolato l’Ospedale Civile di Marcianise (ASL Caserta).
L’intento dell’iniziativa è quello di assegnare ogni anno il Premio ad una donna della nostra Comunità, distintasi nel suo campo professionale, anche oltre i confini locali.
Questo riconoscimento ha l’obiettivo di dare una gratificazione alle donne che, con grande dedizione e professionalità, si impegnano nei vari settori della vita pubblica raggiungendo spesso livelli di eccellenza.
L’edizione 2022, sotto la presidenza di Aldo Antonio Cobianchi, è stata la quarta.
Ricordiamo le varie personalità che sono state insignite del Premio negli anni precedenti:

 I edizione 2017 – Prof. Rosa Castaldo, Docente dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, in qualità di Professore Ordinario, titolare della I Cattedra di Botanica Generale, considerata uno dei massimi esperti viventi nel campo della Cito-fisio-ecologia delle Briofite e della Citologia Vegetale.                                                                                                             

Ha ricoperto autorevoli incarichi accademici, tra i quali si segnalano quelli di:

  • - Direttore del Dipartimento di Biologia Vegetale, dal 1990 al -96, primo ed unico Direttore donna;
  • - Direttore del C.I.R.U.B., Centro Interdipartimentale di Ricerca per le Ultrastrutture Biologiche, dal 1997 al -99, primo ed unico Direttore donna;
  • - Direttore Scientifico/Amministrativo del C.I.S.M.E., Centro Interdipartimentale di Servizio per la Microscopia Elettronica, trans-Facoltà (Scienze MM.FF.NN. ed Ingegneria) dal 2000 al 2009, primo ed unico Direttore donna.

Tra i suoi campi di eccellenza, ricordiamo la ricerca sui bioindicatori vegetali di inquinamento, sui bioaccumulatori vegetali di metalli pesanti e sulla Phytoremediation, argomento di enorme attualità e di portata rilevantissima, atteso che da più parti si parla tanto di bonifiche.

II edizione 2018 – Prof. Maria Elena Pero, Ricercatrice e Docente di Neurofisiologia presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Napoli Federico II. Collabora da diversi anni con la Columbia University di New York dove ormai vive in pianta stabile e dove partecipa a interessanti e innovativi progetti di ricerca.

Il campo di eccellenza è senz’altro il funzionamento del sistema nervoso centrale e dei meccanismi neuronali, determinanti nella capacità di apprendimento e memoria.     I suoi studi hanno conseguito ottimi risultati, sul ruolo patologico svolto dai livelli neurotossici dell’Aβ1-42 sulla plasticità sinaptica attraverso la regolazione mediata dalla forma del citoscheletro neuronale utilizzando modelli cellulari e animali del morbo di Alzheimer. Interessanti anche gli studi sulla neurotossicità indotta da alcuni chemioterapici largamente usati in Oncologia.

   III edizione 2021 -  Prof. Raffaella Pero, Docente di Microbiologia e Biotecnologie Microbiche nel Corso di Laurea magistrale in Biotecnologie Mediche della Facoltà di Scienze Biotecnologiche dell’Università di Napoli Federico II.

Ricercatrice, attivamente impegnata nello studio su alcuni geni coinvolti nel rimodellamento cromatinico, RNF4 e PATZ1, nuovi fattori trascrizionali che hanno permesso di identificare nuove proteine che danno origine a un network molecolare implicato nella modulazione del segnale cromatinico.                                                                                                      

Recentemente gli studi hanno riguardato le alterazioni epigenetiche in seguito ad infezione da Helicobacter Pylori relativamente ai cambiamenti di conformazione della cromatina e al loro potenziale ruolo nella trasformazione neoplastica. Interessanti anche gli studi sul ruolo del microbiota intestinale nell’insorgenza di diverse patologie.

Per quest’anno 2022, con la Presidenza e il sostegno del dott. Aldo Antonio Cobianchi, si è arrivati alla IV edizione.
Il Comitato del Club presieduto dal dott. Olimpio Guerriero, Chirurgo e fratello di Anastasia, dopo aver valutato diverse candidature, ha deciso all’unanimità di assegnare il Premio al Maestro Rosa Feola, Soprano della Scala di Milano e autentica celebrità mondiale.

Nata e cresciuta a San Nicola la Strada, in una famiglia amante della musica, Rosa Feola ha cominciato a studiare pianoforte con suo cugino quando aveva cinque anni. Successivamente è entrata nel coro dell'Accademia musicale di San Nicola, passando per il coro della chiesa. Dopo aver studiato canto con Mara Naddei, diplomandosi con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio Giuseppe Martucci di Salerno nel 2008, si è perfezionata in Opera Studio presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con Renata Scotto, Anna Vandi e Cesare Scarton.
Quindi una serie ininterrotta di successi e riconoscimenti in tutto il mondo. 


Dr. Olimpio Guerriero: "La musica ha anche una forte valenza terapeutica

Prima della consegna del Premio, il Dr. Olimpio Guerriero ha voluto spendere queste stupende parole per esprimere alcuni dei motivi che hanno indotto il Lions Club Caserta a questa scelta, “al di là dell’indubbio e riconosciuto talento artistico di Rosa Feola”:

«Negli ultimi tempi, tra le tante notizie di questa tragica guerra in Ucraina mi ha molto colpito un articolo di Nello Scavo (Avvenire) dal titolo “La (non) leggenda dell’ambasciatore al pianoforte sotto le bombe”: “Mentre è in corso un attacco aereo, l’ambasciatore italiano Pier Francesco Zazo, seduto al pianoforte, suona “Libertango” di Astor Piazzolla. Tutt’intorno bambini che piangono, biberon da riscaldare, famiglie di sfollati in arrivo, il telefono che squilla, relazioni internazionali e decisioni da prendere … Ma l’ambasciatore continua a suonare. In un’altra città, a Leopoli, nella sala di attesa della stazione piena di persone in fuga, c’è un ragazzo al pianoforte che continua a suonare la sua musica … Questi episodi all’apparenza così singolari, sono messaggi chiari per chi scappa o chi è nell’angoscia e sembrano dire: “Non disperate, c’è un altro mondo, quello della musica, della speranza!”.

Tutti noi abbiamo ancora vivo il ricordo delle canzoni cantate a squarciagola dai balconi e dalle terrazze durante il lockdown, quasi un rito liberatorio …                                        

La musica è stata per molti un mezzo miracoloso che ci ha permesso di allontanarci dalle banalità e dai dolori della vita e ci ha accompagnato nel nostro cammino.

Ecco perchè quest’anno abbiamo ritenuto, dopo aver omaggiato nelle precedenti edizioni, donne illustri, esponenti autorevoli nel campo della ricerca scientifica, che fosse opportuno rivolgere la nostra attenzione al mondo dell’arte, per poter ritrovare le nostre emozioni e riassaporare la gioia di vivere!

Una frase, forse fin troppo abusata, recita: “la bellezza salverà il mondo”. Io non so se per salvare il mondo può bastare la bellezza. Forse c’è bisogno anche di cuore, coraggio, passione, non basta la scienza ci vuole anche la filosofia, la poesia, sicuramente l’Arte!

E tra le Arti, la musica riveste un ruolo privilegiato: essa non è solo un fenomeno fisico, un’onda sonora, ma un atto percettivo, è un’esperienza della mente. La musica è il vero linguaggio universale, comprensibile da tutti: bambini, giovani, vecchi, disabili, autistici.  La musica ha anche una forte valenza terapeutica, non solo per placare gli affanni dell’animo ma contribuisce concretamente a migliorare la qualità di vita dei piccoli pazienti oncologici durante la degenza, la chemio/radioterapia e i trattamenti palliativi.

La musica lirica poi, l’arte del bel canto, è particolarmente affascinante. Si basa certo su una dote naturale ma è anche espressione altissima di studio, dedizione, sacrificio e passione, requisiti indispensabili per poter raggiungere certi livelli.

Sono queste alcune delle considerazioni per cui, su proposta del Presidente A. A. Cobianchi abbiamo accolto con grande entusiasmo l’idea di conferire il Premio Lions ANASTASIA GUERRIERO 2022 – IV ed. al Soprano Rosa FEOLA, espressione e vanto della nostra terra di Lavoro ed orgoglio italiano nel panorama mondiale della lirica».


ROSA FEOLA è nata il 21 maggio 1986 a San Nicola la Strada.

Ha iniziato a cantare nel coro parrocchiale di Santa Maria degli Angeli quando aveva circa sei anni. Successivamente, agli inizi degli anni duemila, ha cominciato i suoi primi studi presso la Civica Accademia Musicale “A. Toscanini” diretta dal M° Franco Damiano.
Si è diplomata nel 2008 presso il Conservatorio Giuseppe Martucci di Salerno.
Il Corriere di San Nicola segue da sempre ogni passo della sua luminosa carriera, dagli albori alle esibizioni in tutti i maggiori teatri del mondo.
Il suo archivio cartaceo ed online è pieno di momenti più importanti del suo prestigioso cammino artistico. Ne ricordiamo i più importanti.  

24 giugno 2003: Rosa Feola è tra i cantanti del gruppo “Melodiando”, diretto dalla Maestra Mara Naddei, che si esibiscono, eseguendo un repertorio classico napoletano, nella celebre kermesse musicale casertana “Leuciana Festival”.

Estate 2004: Rosa Feola partecipa al Leuciana Festival.

13 novembre 2004: Rosa Feola, accompagnata dal pianista sannicolese Carlo Feola, si esibisce nel salone del Circolo Culturale ed Artistico Melorio di Santa Maria Capua Vetere in un repertorio contenente alcune tra le più belle melodie napoletane ed alcune composizioni del M° Maria Quattrone, di cui una su versi del celeberrimo Antonio De Curtis.

25 marzo 2006: Rosa Feola è tra i componenti del coro che esegue per la prima volta l’Inno di San Nicola (scritto da Anna Massa e musicato dal M° Franco Damiano).

16 agosto 2009: Rosa Feola, fresca da poco meno di un anno del diploma in canto conseguito presso il Conservatorio Giuseppe Martucci di Salerno, si esibisce al Teatro Flavio Vespasiano di Rieti nell’ambito di “Opera Studio”, programma di alto perfezionamento in canto lirico dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretto dalla grande soprano Renata Scotto, già primadonna della Metropolitan Opera di New York, al quale partecipano cantanti scelti fra cento giovani candidati provenienti da tutto il mondo.

Maggio 2010: Rosa Feola è seconda (ma vince pure altri premi speciali, quali il Premio del pubblico per la migliore voce femminile e il Premio Zarzuela) alla finale del Concorso Lirico Internazionale “Operalia”, che si tiene, dopo tanti anni in Italia, al Teatro alla Scala di Milano. La manifestazione è stata creata nel 1993 dal celebre tenore spagnolo Placido Domingo per scoprire, premiare e aiutare i migliori giovani cantanti d'opera del nostro tempo. Il suo obiettivo principale è attrarre cantanti di ogni registro vocale e di ogni nazionalità e farli ascoltare da una giuria composta da illustri esperti d'opera di livello internazionale in una delle vetrine più competitive al mondo. Questo importante successo vale a Rosa Feola, pochi mesi dopo, la nomination al Premio “Sannicolese d’Oro” (l’iniziativa promossa dai giornalisti Nicola Ciaramella e Enzo Di Nuzzo per premiare i sannicolesi che portano il nome della città di San Nicola la Strada al di là dei suoi confini).

Giugno 2011: Rosa Feola ottiene enormi consensi al Festival di Pentecoste di Salisburgo, esibendosi in brani da opere sotto la direzione del maestro Riccardo Muti.

9 Gennaio 2014: Rosa Feola è in concerto alla Wigmore Hall di Londra, la famosa sala dedicata ad esibizioni di esecutori ospiti e specializzata in concerti per pianoforte solo e per altri strumenti solisti e di cantanti lirici accompagnati al pianoforte.

11/14 Gennaio 2014: Rosa Feola si esibisce a Roma, all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, nella “Carmina Burana” diretta dal pianista e direttore d’orchestra Cornelius Meister.

6 giugno 2015: Rosa Feola è al “Ravenna Festival” per dare voce a “La vita nuova di Dante”, meravigliosa autobiografia giovanile che il Poeta dedica a Beatrice, trasformata in “cantata per voce recitante, soprano e piccola orchestra” dal premio Oscar, Nicola Piovani. L’esibizione va in onda, pochi giorni dopo, su Rai5.

22/23 dicembre 2018: Rosa Feola canta al Teatro alla Scala di Milano nel Concerto straordinario di Natale, trasmesso su Rai Radio Tre, Rai1 e Rai5.

31 marzo 2019: a Rosa Feola viene assegnato, a Doha (Qatar), il Premio speciale “Golden Opera per la New Generation” nell’ambito della VII edizione degli Oscar della Lirica – International Opera Awards “Opera Star” (“Stella della Lirica”), prestigioso riconoscimento ai protagonisti della lirica mondiale, ideato da Alfredo Troisi (segretario generale dell’Arena di Verona) e promosso dalla Confederazione Italiana Associazioni e Fondazioni per la Musica Lirica e Sinfonica, nato per valorizzare e per contribuire al rilancio della Musica Lirica, alla diffusione dell’Arte del Canto e dell’Opera “che è innanzitutto disciplina di vita e di cultura, scuola di sacrificio e di impegno, di studio e dedizione costanti”.

26 aprile 2019: Rosa Feola debutta, ottenendo uno strabiliante successo, al Metropolitan Opera House (Met), che è considerato il teatro d'opera più grande del mondo. E’ nel ruolo principale di Gilda nel famoso Rigoletto di Giuseppe Verdi, prodotto da Michael Mayer e diretto da Gregory Keller.

10 giugno 2019: l’amministrazione comunale di San Nicola la Strada consegna a Rosa Feola, “giovane stella della lirica mondiale, che recentemente si è esibita al Metropolitan Opera House (Met), considerato il teatro d'opera più grande del mondo”, un simbolico riconoscimento in una cerimonia svoltasi nella sala consiliare alla presenza di tutte le autorità cittadine e di un folto pubblico di cittadini ed appassionati.

Estate 2019: Rosa Feola partecipa a Salisburgo, patria di Mozart, alla più importante rassegna operistica del mondo, interpretando passi dell’opera “Medea” di Luigi Cherubini.

21 giugno 2020: Rosa Feola al Ravenna Festival in un concerto diretto da Riccardo Muti. Si tratta del primo concerto con pubblico in Italia, trasmesso dalla Rai, dopo il lungo silenzio imposto dalle misure per contenere l’epidemia.

7 dicembre 2020: Rosa Feola è nel cast degli artisti dello spettacolo di inaugurazione della nuova stagione alla Scala di Milano. Si esibisce nella celebre aria dall’opera Don Pasquale di Gaetano Donizetti “So anch’io la virtù magica”.

20 giugno 2021: Rosa Feola al Teatro dell'Opera di Roma e Galleria Borghese. Il concerto va in onda su Rai1.

21 giugno 2021: Rosa Feola si esibisce alla 32° edizione speciale del Ravenna Festival dedicata al Sommo Poeta Dante Alighieri nell’anno del VII Centenario della sua morte. La rassegna è diretta dal M° Riccardo Muti.

31 dicembre 2021: dopo lo storico debutto del 26 aprile 2019, Rosa Feola ritorna al Met (Metropolitan Opera House (Met) di New York, considerato il teatro d'opera più grande del mondo. In scena una nuova audace interpretazione della tragedia senza tempo del Rigoletto di Verdi diretta dal regista Bartlett Sher.

26 marzo 2022: Rosa Feola si esibisce al Teatro San Carlo di Napoli in un concerto sinfonico diretto da Dan Ettinger.

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