Santagata: "L’ARPAC si arrampica sugli specchi"

Il presidente di Acquapulita Caserta sulla "questione Sorrento"
 
I controlli Arpac vengono effettuati sulla base di un cronoprogramma concordato con la Regione Campania, comunicato al Ministero della Salute prima dell’avvio della stagione balneare": art. 2 D.Lgs n.116/2008; ineccepibile.
Ma l’art. 6 comma 4 recita “Per ciascuna acqua di balneazione è fissato un programma di monitoraggio prima dell’inizio di ogni stagione balneare e, per la prima volta, prima dell’inizio della stagione balneare 2009. IL CAMPIONAMENTO È EFFETTUATO NON OLTRE QUATTRO GIORNI DOPO LA DATA INDICATA NEL CALENDARIO DI MONITORAGGIO".
Inoltre, il comma 6 sempre dell’art. 6 prevede: "In caso di situazioni anomale, il cronoprogramma di monitoraggio al comma 4 può essere sospeso e viene ripreso appena possibile, dopo il termine della situazione anomala, prelevando nuovi campioni in sostituzione di quelli mancanti a causa della situazione anomala". 

Le acque marine destinate alla balneazione nella stazione di monitoraggio di  Marina Grande di Sorrento sono state classificate, se non sbaglio, “eccellenti”, quindi non possono risultare inquinate se non per un evento di criticità eccezionale.
Possiamo quindi concordare che, per una ragionevole prudenza e per la tutela della salute pubblica, si sia voluto fare comunque un prelievo in ottemperanza del cronoprogramma per accertare la qualità dell’acqua marina in concomitanza con il nubifragio. 
Non è però chiaro perché nel giro di 24/48 ore non si sia proceduto a ripristinare i controlli programmati, ai sensi dell’art. 6, comma 4 sopra citato.
Si sarebbe così evitato di apportare un grave danno all’immagine della costiera sorrentina per un tempo inutilmente e riprovevolmente troppo prolungato. 
Non c'è che dire: L’ARPAC si arrampica sugli specchi...

Nicola Santagata
(presidente dell’Associazione ”Acqua Pulita” CASERTA) 

©Corriere di San Nicola