Giuseppe Brignola non c’è più

Ha lottato fino all’ultimo giorno di vita sorretto da una serenità incrollabile.
Il ricordo della sua figura di uomo semplice e legatissimo ai valori della famiglia nelle struggenti parole lette dall’adorato cognato alla cerimonia religiosa di commiato.


Si è spento, martedi 24 gennaio, all’età di 68 anni, in seguito a complicazioni derivanti da una malattia contro la quale stava lottando da tempo, GIUSEPPE BRIGNOLA, stimato cittadino sannicolese, dipendente in congedo dello storico Stabilimento Tipografico dei F.lli Saccone.
I funerali, officiati dal parroco Don Filippo Frattolillo, si sono svolti mercoledi mattina nella chiesa di Santa Maria della Pietà alla Rotonda.
La figura umana, soprattutto quella di nonno e zio, del carissimo "Peppe" (così tutti lo chiamavano con affetto) è stata meravigliosamente tracciata, al termine della funzione religiosa e poco prima dell’ultimo saluto tributato da familiari (tra i quali l’ex sindaco Pasquale Delli Paoli), amici e conoscenti (tra cui l’attuale sindaco Vito Marotta), con struggenti parole lette dall’adorato cognato Arcangelo Ciaramella, inseparabile compagno di una vita vissuta all’insegna della fraternità e anche come vicini di casa.

«Ciao nonno Peppe, ciao zio Peppe,  -ha detto interpretando il sentimento dei nipoti e poi di tutti e domando con forza una visibile commozione-  siamo arrabbiati con te, ci hai lasciati troppo presto, volevamo giocare ancora con te, volevamo crescere con te, volevamo accudirti nella tua vecchiaia ma non ce lo hai permesso.
Ciao Peppe, anche noi adulti siamo arrabbiati con te, ci hai lasciati troppo presto, ci hai lasciati senza poter godere ancora della tua semplicità, della tua umiltà e della tua dignità. Quella semplicità che hai sempre mostrato nei tuoi comportamenti, quella umiltà che hai sempre sfoggiato nei momenti difficili che la vita non ti ha risparmiato, quella dignità con cui te ne sei andato. Te ne sei andato senza un lamento, mai un segno di sofferenza; le uniche volte che hai chiesto qualcosa erano per aiutarti a girarti nel letto e per farti sistemare meglio il cuscino sotto la testa. Fino all’ultimo le hai mostrate, non hai voluto farci pesare le tue sofferenze e in silenzio te ne sei andato. Noi ti ricorderemo per questo e per tutti i momenti belli che ci hai regalato. Non ti abbiamo mai visto arrabbiato, eri sempre così sereno con tutti e con te stesso. Sereno anche nei giorni più difficili della malattia. Qualche giorno fa ti ho sgridato, ti ho incoraggiato ed esortato a reagire e ad alzarti, volevo farmi sentire dal mostro che ti stava divorando, non sopportavo vederti così nel letto, ti ho chiesto un cenno di assenso alla mia richiesta e tu mi hai risposto con un movimento della testa, mi hai guardato e mi hai sorriso. Quel sorriso non lo dimenticherò più. Ciao, nonno Peppe, i tuoi amati nipotini Samuel, Noemi e Kevin ti ameranno sempre. Ciao, zio Peppe, i tuoi nipoti più grandi con Vladimir in testa ti ricorderanno sempre. Ciao, Peppe, mancherai a tutti
». 

Giungano alle famiglie sentite condoglianze da Nicola Ciaramella e dal Corriere di San Nicola. 

 Nicola Ciaramella 
©Corriere di San Nicola