"Play the Games", la gioia e l'impegno della Protezione Civile sannicolese

Si è concluso l'evento campano della grande manifestazione nazionale dedicata allo sport inclusivo. 
Tra i sostenitori attivamente impegnati sul campo anche i Volontari di Ciro De Maio.



Tre giorni da favola, tre giorni speciali con ragazzi speciali che hanno regalato tanta gioia a noi tutti”: con queste parole pervase di grande entusiasmo e di totale condivisione, la squadra dei volontari della Protezione Civile di San Nicola la Strada capitanata da Ciro De Maio, attiva sostenitrice della manifestazione, ha salutato i Play the Games di Special Olimpics Italia che si sono svolti in Campania e per la prima volta interamente a Napoli, dove sono state disputate gare nelle discipline del bowling, canottaggio e rowing.

I Play the Games, giunti alla V edizione,  - spiega il sito specialolympic.it-   rappresentano un’unica emozione, un unico grande appuntamento con lo sport multidisciplinare e inclusivo che nell’anno dei Mondiali Special Olympics, quest’anno a Berlino dal 17 al 25 giugno, assumono a tutti gli effetti il valore di Giochi Nazionali Estivi.
Il ricco calendario prevede manifestazioni sportive regionali ed interregionali, programmate in diverse regioni italiane e conta 17 eventi in 14 regioni italiane, 19 discipline sportive per un totale di ben 54 giorni gara che coinvolgono 5879 Atleti con e senza disabilità intellettive, 229 Team, 1048 Coach, 2967 familiari.
In particolare l’evento offre agli Atleti che praticano diverse discipline sportive l’opportunità di allenarsi e gareggiare in più occasioni. Il traguardo da tagliare è fatto, da un lato, di conquiste sportive e personali in termini di autonomie e nuove consapevolezze, dall’altro di un miglioramento collettivo. I Play the Games, fin dalla prima edizione tenutasi nel 2015 in corrispondenza dei Giochi Mondiali Estivi Special Olympics a Los Angeles, rappresentano infatti un reale e prezioso strumento per sensibilizzare tutto il territorio nazionale, al fine di promuovere, attraverso lo sport, una cultura dell’inclusione che educhi alla comprensione ed alla valorizzazione della diversità in ogni sua più ampia espressione.

Quello di Napoli è stato il secondo evento del calendario, dopo l’esordio avvenuto la scorsa settimana nel Molise e che ha interessato la disciplina del nuoto. L’ultimo si terrà nel mese di ottobre a La Spezia con l’atletica e la pallacanestro.

Lo sport per tutti. L’esperienza di Special Olympics   -spiega il sito specialolympic.it-  insegna che proprio il metodo pragmatico che si applica allo sport, trasferito ad altri campi della vita sociale, come la scuola ed il lavoro, può rendere possibile il raggiungimento di qualsivoglia obiettivo. La missione di Special Olympics è quella di dare l’opportunità di  allenarsi e gareggiare in una varietà di sport olimpici  a bambini ed adulti con disabilità intellettive durante tutto il corso dell’anno. Ciò consente loro di sviluppare ed accrescere il proprio benessere fisico, di dimostrare coraggio, sperimentare la gioia di partecipare in un clima di scambio continuo. Si mettono in campo le abilità, si stringono amicizie con altri Atleti, si vivono esperienze uniche assieme ai tecnici, ai volontari, ai propri familiari e a tutta la comunità.
L’inclusione attraverso lo sport. La missione di Special Olympics va anche oltre lo sport  e promuove una cultura del rispetto e dell’inclusione a beneficio in particolare dei giovani ma anche dell’intera comunità. Lo strumento per eccellenza è lo sport unificato che vede coinvolti Atleti con e senza disabilità intellettive in formazioni miste. L’obiettivo di generare, attraverso lo sport, una cultura votata all’inclusione non coinvolge solamente chi, Atleta partner senza disabilità, gioca in campo unificato, ma l’intera comunità.
La mission di Special Olympics, di valorizzare le persone con disabilità intellettive al fine di promuoverle quale risorsa per la società, indirizza le azioni e le strategie verso un costante  impegno per accrescere il livello di sensibilità dell’opinione pubblica, ponendo le basi per il superamento dei pregiudizi. La comunità può diventare più sensibile ad accogliere la diversità, nelle sue molteplici espressioni, riconoscendola come risorsa.
Special Olympics, ha l’ambizioso obiettivo di spostare l’attenzione su ciò che gli atleti POSSONO fare e non su ciò che non riescono a fare. L’attenzione sulla disabilità svanisce nel momento in cui cresce l’ammirazione verso i talenti e le abilità degli Atleti.
50 anni di storia e il bello che deve ancora arrivare.
La missione Special Olympics rimane oggi di vitale importanza così come lo era quando il Movimento è stato fondato, nel 1968. Special Olympics si impegna per creare un mondo migliore, incoraggiando e promuovendo l’accettazione e l’inclusione delle persone, valorizzando le potenzialità di ognuno.
Nel mondo ci sono circa 200 milioni di persone con disabilità intellettive, circa 1 milione e 300 mila solo in Italia. L’obiettivo è quello di raggiungere ognuno di loro e le loro famiglie.
Special Olympics organizza un gran numero di attività durante tutto il corso dell’anno: eventi, allenamenti, competizioni sportive ed iniziative di raccolta fondi, corsi di formazione e screening. Contemporaneamente si creano opportunità per le famiglie, i membri delle comunità, le aziende, le istituzioni, le celebrità, di unirsi per un unico obiettivo: cambiare gli atteggiamenti e sostenere gli Atleti. Gli Atleti Special Olympics possono diventare fonte d’ispirazione per altre persone, nelle loro comunità e altrove, per aprire il cuore ad un mondo più ampio di talenti umani e potenzialità.

La cerimonia di inaugurazione dei Giochi si era svolta il 31 marzo con l’accensione della fiaccola al circolo Savoia di Mergellina e poi con il corteo sportivo che ha attraversato varie tappe cittadine (Lungomare di Napoli, Teatro San Carlo, Via Santa Lucia, Piazza del Plebiscito, Piazza Municipio e Via Partenope) fino all’Aula Magna dell’ Università Parthenope.
Presenti numerose autorità regionali e del Comune di Napoli, tra cui il sindaco Manfredi. In rappresentanza del Comune di San Nicola la Strada c’erano il sindaco Vito Marotta e il delegato alla protezione civile Mattia Tripaldella.
Per la Protezione Civile Regionale, presente il commissario Claudia Campobasso.
Alla cerimonia conclusiva, svoltasi domenica 2 aprile presso il circolo Posillipo e presso la Mostra d’Oltremare, è stato, tra gli altri, premiato anche il coordinatore della Protezione Civile di San Nicola la Strada, Ciro De Maio, per l’importante sostegno fornito allo svolgimento dell’evento insieme a tutti i Volontari accorsi.

©Corriere di San Nicola