Grande partecipazione alla Processione del “Corpus Domini” 2023

Un lungo corteo di fedeli, associazioni e autorità si è snodato dalla chiesa parrocchiale della Rotonda a quella della “Piazza” attraverso le principali strade della città. 

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Domenica 11 giugno si è svolta a San Nicola la Strada la processione del “CORPUS DOMINI” (“Corpo del Signore”), solennità religiosa molto sentita dal popolo dei fedeli (il compianto vescovo D’Alise ebbe a definirla “regina di tutte le processioni”), che richiama la presenza reale di Cristo nell’Eucaristia.

Il corteo ha preso inizio da Largo Rotonda, ai piedi della chiesa parrocchiale di S. Maria della Pietà, dopo la celebrazione della Santa Messa officiata dai parroci Don Filippo Frattolillo e Don Antimo Vigliotta e animata dal coro parrocchiale.

In testa le Associazioni cattoliche e il gruppo Scout. Quindi il baldacchino processionale sorretto da otto fedeli, i parroci Don Antimo Vigliotta e Don Filippo Frattolillo, il sacerdote Don Domenico Pontillo, i diaconi Don Raffaele Santamaria, Don Michele Tagliafierro, l’accolito Giuseppe Punzo, ministranti e collaboratori parrocchiali, autorità cittadine (sindaco Vito Marotta e presidente del consiglio comunale Eligia Santucci con assessori e consiglieri comunali, comandante della Polizia locale Alberto Negro) ed una grandissima folla di fedeli e cittadini.

A sovrintendere all’organizzazione, alla sicurezza e alla viabilità gli operatori della Polizia municipale, i Volontari della Protezione Civile guidati da Ciro De Maio e i volontari dell’ Associazione Operatori Volontari Forze di Polizia (A.O.V.F.P.) guidati da Antonio Di Franco.

Ad immortalare la cronaca, come sempre, con amore e passione, con immagini, galleria fotografica ed articolo, il Corriere di San Nicola.

La processione ha percorso il seguente itinerario: Largo Rotonda, Via Cairoli, Via Bronzetti, Via Appia, Via Marconi, Via Rossini, Via Leonardo Da Vinci, Via IV Novembre, Via Acquaviva, Via Santa Croce, Via De Gasperi e ritorno, Piazza Municipio, Piazza Parrocchia.

L’atto conclusivo del solenne rito si è svolto nella Chiesa S. Maria degli Angeli con i canti del coro parrocchiale, la preghiera di ringraziamento e la benedizione.


SIGNIFICATO, ORIGINE E STORIA DELLA SOLENNITA' DEL "CORPUS DOMINI", la festa del "Corpo del Signore" fra il popolo

Il termine "Corpus Domini" deriva dal latino e letteralmente si traduce con “Corpo del Signore”: si celebra il Sacramento Eucaristico, così come avviene anche in occasione della Messa in Cena Domini del Giovedì Santo. Se nella Solennità del Giovedì Santo la Chiesa guarda all'Istituzione dell'Eucaristia, nel giorno del Corpus Domini l'attenzione si sposta sulla relazione esistente fra Eucaristia e Chiesa, fra il Corpo del Signore e il suo Corpo Mistico.
La tradizione vuole che in occasione della solennità del Corpus Domini, dopo la celebrazione della Messa, si porta in processione, racchiusa in un ostensorio sottostante un baldacchino o un ombrello (che servono ad accompagnare gli spostamenti del Ss.mo Sacramento fuori dal presbiterio), un'ostia consacrata ed esposta alla pubblica adorazione: viene adorato Gesù vivo e vero, presente nel Santissimo Sacramento. Le processioni e le adorazioni prolungate celebrate in questa solennità, manifestano pubblicamente la fede del popolo cristiano in questo Sacramento.

La solennità del Corpus Domini nacque nel 1247 nella diocesi di Liegi, in Belgio, per celebrare la reale presenza di Cristo nell'eucaristia in reazione alle tesi di Berengario di Tours, secondo il quale la presenza di Cristo non era reale, ma solo simbolica.
Il papa Urbano IV, con bolla Transiturus dell'11 agosto 1264, da Orvieto, dove aveva stabilito la residenza della corte pontificia, estese la solennità a tutta la Chiesa.
All'anno precedente si fa risalire tradizionalmente anche il Miracolo eucaristico di Bolsena.
La venerazione del Santissimo Sacramento nacque in Belgio nel 1246 come festa della diocesi di Liegi. Il suo scopo era quello di celebrare la presenza reale di Cristo nell'eucaristia. L'introduzione di questa festività nel calendario cristiano la si deve principalmente a una donna, suor Giuliana di Cornillon, una monaca agostiniana vissuta nella prima metà del tredicesimo secolo. Da giovane avrebbe avuto una visione della Chiesa con le sembianze di una luna piena, ma con una macchia scura, a indicare la mancanza di una festività. Nel 1208 ebbe un'altra visione, ma questa volta le sarebbe apparso Cristo stesso, che le chiese di adoperarsi perché venisse istituita la festa del Santissimo Sacramento, per ravvivare la fede dei fedeli e per espiare i peccati commessi contro il sacramento dell'eucaristia. Dal 1222, anno in cui era stata nominata priora del convento di Mont Cornillon, chiese consiglio ai maggiori teologi ed ecclesiastici del tempo per chiedere l'istituzione della festa. Scrisse una petizione anche a Hughes de Saint-Cher, all'arcidiacono di Liegi, Jacques Pantaléon (futuro Urbano IV) e a Roberto de Thourotte, vescovo di Liegi. Furono proprio l'iniziativa e le insistenti richieste della monaca a far sì che, nel 1246, Roberto de Thourotte convocasse un concilio e ordinasse, a partire dall'anno successivo, la celebrazione della festa del Corpus Domini. All'epoca i vescovi avevano infatti la facoltà di istituire festività all'interno delle loro diocesi.

Si dovette aspettare però il 1264, poco dopo l'elezione al soglio Pontificio proprio dell'Ex Arcidiacono di Liegi, Jacques Pantaleon de Troyes, che già contribui' alla Prima Festa del Corpus Domini in Belgio, ed alcuni anni dopo la morte di suor Giuliana e di Roberto de Thourotte, perché la celebrazione fosse estesa a tutta la Chiesa universale.

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