Un altro anno di Uttaro...



Magra consolazione per i sannicolesi. La mega-discarica del trio Bertolaso-De Franciscis-Petteruti si farà, ma non durerà più di dodici mesi... Lo ha assicurato il presidente della provincia durante un incontro sul tema con le forze del centrosinistra, al quale non è stato invitato il comitato civico di Roano.



Fronte Lo Uttaro. La notizia più deprimente è che il Comitato contro la discarica non è stato invitato all'incontro che il presidente della provincia ha gentilmente concesso alle forze del centro-sinistra sannicolese per spiegare (e, ovviamente, difendere a denti stretti) tutti i perché di un protocollo di intesa che, per la verità, tutte le intese sembra aver generato tranne proprio quella auspicata tra gli interessi della comunità locale e la macchina inesorabile della politica.
Antonio Roano, dunque, ha presenziato alla riunione di Piazza Parrocchia solo come rappresentante dei Verdi, ma non anche come presidente di quella novella creatura (a questo punto ufficialmente, anche se vergognosamente, snobbata dalle istituzioni) alla quale, oltre a variopinti e variegati personaggi più o meno politici, si sentono legati tanti cittadini comuni mortali a cui sta a cuore "soltanto" la salubrità dell'aria che sono costretti a respirare.

Ecco il comunicato stampa che l'instancabile paladino della "madre di tutte le battaglie" del momento, unitamente ai comunisti locali (rifondisti e italiani) ha provveduto a far diramare subito dopo l'evento di giovedì scorso. Evento, da sottolineare, che certamente non ha esaltato né risolto la dolorosa (sì, è proprio l'aggettivo più adatto) questione delle costruende torri gemelle piene zeppe di immonda immondizia da offrire in pasto a quei poveracci che abitano a San Nicola e più immediati dintorni:

«Ribadiamo, dopo l’incontro avuto con il Presidente della Provincia De Franciscis, -attacca senza mezzi termini il dispaccio di Roano & Co. - la nostra contrarietà sulla decisione contenuta nel protocollo d’intesa dello scorso novembre sottoscritto dallo stesso Presidente, dal Commissario Bertolaso e dal Sindaco di Caserta di individuare in località Lo Uttaro una nuova discarica di 450.000 metri cubi che sarà al centro della conurbazione di oltre 150.000 abitanti e che comprende i comuni di San Nicola la Strada, Caserta, Maddaloni e San Marco Evangelista. Lo stesso Presidente ha mostrato di condividere tali preoccupazioni ma ha anche affermato che la prefettura non ha indicato siti alternativi idonei a consentire la gestione provinciale dei rifiuti. Tale provincializzazione consentirà alla  nostra provincia di occuparsi della gestione dei propri rifiuti, e quindi di tornare alla normalità dopo anni di commissariamento e di ricettacolo delle altre province. Il Presidente  si è impegnato a predisporre prima dell’estate di quest’anno la redazione di un piano di gestione integrata provinciale dei rifiuti, il quale deve comprendere l’individuazione di una discarica provinciale. Pur comprendendo tale esigenza, si fa presente che la zona individuata è da tempo vittima di discariche e di siti di trasferenza e stoccaggio tenuti fuori norma che si riempiono sempre di più in maniera indiscriminata. Tali accumuli hanno nel tempo prodotto danni notevoli alle persone ed all’ambiente circostante, con la crescita di varie patologie e con il degrado del territorio. Proprio per tale motivo la stessa legge 290/06 sull’emergenza dei rifiuti in Campania raccomanda di tenere tali siti fuori dalle candidature per l’individuazione di nuove discariche. Gli scriventi sostengono che la soluzione definitiva del problema dei rifiuti sta nell’adozione di strategie di riduzione della produzione dei rifiuti attraverso tecniche di riutilizzo e di raccolta differenziata porta a porta, potenziati mettendo in essere opportune campagne di sensibilizzazione tra gli abitanti. Il residuo dovrebbe inoltre essere trattato a freddo con impianti idonei di piccole dimensioni controllati dalle amministrazioni locali. Il residuo da mandare in discarica sarebbe così contenuto in una percentuale intorno al 15%, contro la quasi totalità di oggi, senza procurare danni alle persone ed all’ambiente circostante».
Per quanto riguarda la dislocazione della discarica, infine, i tre partiti, conferma il comunicato, “continueranno nella loro azione a fianco della popolazione locale affinché si trovi una alternativa meno invasiva e insisteranno affinché si avvii una definitiva dismissione e bonifica dei siti già esistenti in località LoUttaro”.

La seconda brutta notizia, per certi versi ancora più sconcertante e sconvolgente, proveniente dal fronte LoUttaro, è che il fronte stesso (nella cui compattezza e solidità risiedono le residue speranze dei sannicolesi di non vedersi piantonati alle porte della città da una nuova mega-discarica) tutto appare fuorché unito. La prova, quantunque ce ne fosse bisogno, è data dal fatto che gli altri due importanti co-promotori del Comitato, e cioè La Margherita e i DS, hanno preferito diramare un proprio, distinto comunicato sull’incontro con De Franciscis, quasi a ben guardarsi (ma questa è solo una semplice impressione dell’osservatore) dall’urtare, eventualmente, la suscettibilità del presidente...

Ecco come Marotta e Vigliotti, apprezzando l’intervento del massimo esponente dell’amministrazione provinciale, ma comunque ribadendo la preminente necessità di tutelare la salute dei cittadini e la salubrità ambientale del circondario di riferimento, hanno commentato il “vi spiego” di De Franciscis:

«Abbiamo avuto modo di apprezzare la disponibilità del Presidente della Provincia, così come le garanzie ricevute sull'entrata in vigore di un prossimo piano per superare l'emergenza, che prevede la chiusura della discarica in allestimento ai nostri confini. Il Presidente ha anche assicurato che, in ogni caso, l'attività della discarica non andrà oltre un anno e che nell'eventualità di una proroga verrebbe, in ogni caso, individuato un nuovo sito altrove e distante dal nostro territorio. Restano tuttavia inalterate tutte le nostre perplessità già dichiarate nella richiesta di incontro con il presidente e, più precisamente, la nostra contrarietà alla scelta di individuazione del sito in località Lo Uttaro per l'ubicazione della nuova discarica che dovrebbe avvenire, è bene sottolinearlo, a pochi passi dal nostro centro abitato, tra l'altro già duramente provato dal punto di vista ambientale. Il fatto che la Provincia non abbia competenza nella scelta del sito e che non abbia partecipato alle preliminari fasi tecniche di valutazione può soltanto indurci a proseguire anche in altre direzioni -vale a dire individuando ulteriori interlocutori- nelle azioni volte ad impedire l'apertura della discarica; sicuramente azioni di dialogo con le Istituzioni competenti ma anche di civile protesta al fianco della popolazione sannicolese. Da questo punto di vista l'Ulivo sannicolese, pur riconoscendo i punti positivi dell'accordo sottoscritto dalla Provincia, farà la propria parte fino in fondo».

Si è aperta, intanto, la caccia a qualche buona notizia.

(nc)