Questa discarica non s’ha da fare...


Il consiglio comunale, in seduta straordinaria ed aperto all’intervento del pubblico, ha approvato un documento congiunto tra tutte le forze politiche e sociali di San Nicola per scongiurare il nuovo mega-immondezzaio dello Uttaro.

 

“Siamo molto soddisfatti. Abbiamo votato una delibera all’unanimità nella quale, pur apprezzando il principio base dell’accordo, cioè la provincializzazione del sistema integrato dei rifiuti, si condanna la localizzazione della discarica da 450.000 metri cubi in località LoUttaro”. È quanto ha affermato Lucia Esposito, capogruppo consiliare de La Margherita, al termine del consiglio comunale del 26 gennaio, convocato dietro espressa richiesta di un gruppo di consiglieri comunali di diversi schieramenti politici e aperto agli eventuali interventi dei cittadini. La seduta, fissata all’insolita ora delle dieci del mattino, ha fatto registrare una buona partecipazione di cittadini che, durante le quattro ore di discussione, hanno potuto prendere liberamente la parola ed esprimere il loro pensiero a proposito della costruzione della “famigerata” discarica che tanto sta occupando le cronache in questi ultimi tempi. Per la prima volta, dall’inizio della seconda consiliatura del sindaco Pascariello, maggioranza ed opposizione hanno trovato un punto comune intorno al quale ora possono presentarsi compatti.  “La discarica Lo Uttaro non s’ha da fare”: ruota tutta intorno a questo slogan la posizione unanime che ha visto destra, sinistra, centro e liste civiche votare contro la costruzione della discarica. Il presidente De Franciscis, pur assente per motivi di forza maggiore, ha fatto pervenire la sua “solidarietà” alla cittadinanza sannicolese ed ha affermato che prenderà in seria considerazione il documento approvato. Nel corso del consiglio hanno preso la parola, tra gli altri, don Oreste Farina, il parroco da sempre in prima linea per la salvaguardia della salute dei cittadini, Pasquale Costagliola dell’associazione ambientalista “Terra Nostra”, Antonio Ondino, responsabile cittadino del Movimento Neoborbonico, il presidente dell’associazione “Casa Nostra” Luciano Caiazza, Irma Silvano, giovanissima diversamente abile che, nonostante il suo stato fisico, è parte integrante del comitato civico nato per contrastare la nascita della discarica, e poi molti cittadini ed i consiglieri comunali fra i quali, oltre a Lucia Esposito, Giuseppe Russo, Raffaele Russo Spena ed il sindaco.

Di grande rilevanza, naturalmente, è stato anche l’intervento di Antonio Roano, portavoce del comitato civico contro la discarica. Il leader dei Verdi sannicolesi, che aveva giustamente criticato, nei giorni precedenti, la decisione di convocare il consiglio in orario antimeridiano (“Non ha senso -aveva detto- rendere difficoltosa se non impossibile la presenza della maggioranza dei cittadini, che di mattina sono dediti alle attività lavorative...”). Roano è stato artefice di un intervento preciso e dettagliato nel quale ha ribadito il motivo conduttore della protesta, ripercorrendo quanto già scritto in una lettera inviata al sindaco e ai consiglieri comunali, che riproponiamo a beneficio dei lettori in quanto costituisce, senza ombra di dubbio, il documento base della protesta, in cui, passo passo, sono brillantemente spiegati i vari punti della questione.

«Il Protocollo di intesa intervenuto tra il Commissario Straordinario, il Presidente della Provincia ed il Sindaco di Caserta dello scorso novembre ha individuato nella località Lo Uttaro di Caserta il sito per una nuova discarica di ingenti dimensioni, ovvero di 450.000 metri cubi salvo futuri ampliamenti. Tale individuazione è illegittima perché in palese violazione dell’art. 5 della legge 290/06, cioè la stessa legge che disciplina l’emergenza rifiuti in Campania, in quanto la località  in parola è già gravata dalla presenza di discariche sature, da un sito di trasferenza e da un altro di stoccaggio non a norma.

E’ previsto, infatti, che il Commissario Delegato, nella scelta dell’area da destinare a discarica, deve  tener conto del carico e degli impatti ambientali gravanti su quelle aree ove già insistono discariche, siti di stoccaggio o impianti similari in evidente stato di saturazione. Nel disporre l’apertura di una discarica il Commissario quindi è obbligato a valutare prioritariamente la possibilità di siti ubicati in altre aree. Di tale attività non si ha notizia alcuna.

La medesima legge dispone all’art. 2 l’istituzione della Consulta per una equilibrata localizzazione dei siti per le discariche. Essa è composta dal Commissario Delegato, dal Presidente della Regione Campania e dai Presidenti delle cinque Province oltre che dai sindaci dei comuni interessati. La zona Lo Uttaro, pur essendo nel Comune di Caserta, è sita al confine con la nostra città e ciò dà diritto alla nostra amministrazione di partecipare alle riunioni della Consulta stessa quale comune interessato.

Il Comitato contro la discarica Lo Uttaro, unitamente ai tanti cittadini che hanno partecipato alle assemblee tenute fino a questo momento, pertanto, accertata la grave violazione dell’art. 5, ha deciso di invitare il Sig. Sindaco ad incontrare il Governatore Bassolino affinché si convochi la Consulta al fine di rivedere il Protocollo di intesa in merito all’ubicazione della discarica.

La stessa assemblea inoltre:

Chiede al Sindaco, in qualità di Presidente del Consorzio Calatia,  di avviare immediatamente la raccolta differenziata porta a porta nel nostro comune e di stipulare subito le convenzioni con i consorzi impegnati  al recupero del riciclabile per evitare che gli sforzi profusi dai  cittadini ad attuare tale raccolta siano resi vani da un successivo rimescolamento degli stessi rifiuti. Tale malfunzionamento si abbina ad un aumento della tariffa sui rifiuti di oltre il 100%; questa impennata non trova riscontro in nessun altro comune della provincia e provoca gravi disagi economici alla cittadinanza che si ritrova ad avere un servizio scadente ad un prezzo salato.

Chiede per le rispettive competenza al Sindaco ed al consiglio comunale:

-Di sollecitare l’impegno al Presidente della Provincia De Franciscis di approvare in tempi brevissimi il Piano di Gestione Provinciale Integrata dei Rifiuti;

-Di compulsare il Commissario straordinario Bertolaso per: a)  definire immediatamente il programma per il raggiungimento degli obiettivi della raccolta differenziata; b)  approvare subito la convenzione con il CONAI e con gli altri consorzi della filiera per il recupero del riciclabile; c) impegnare i consorzi ad adottare le procedure che rendono tracciabile il rifiuto dalla raccolta fino alla sua valorizzazione economica.

-Di incontrare il Commissario delegato per la bonifica e la tutela delle acque nella Regione Campania per la immediata bonifica dei siti di trasferenza e stoccaggio esistenti nella zona Lo Uttaro».

Da precisare, infine, che ora il documento congiunto sottoscritto da tutte le forze politiche e sociali partecipanti al consiglio comunale straordinario verrà inviato a tutti i livelli istituzionali, a cominciare dal commissariato straordinario per l’emergenza rifiuti Bertolaso, all’amministrazione provinciale di De Franciscis e al sindaco di Caserta Petteruti (le tre autorità che hanno siglato il contestatissimo accordo) per finire alla regione Campania del "ras" Bassolino.