“UN CONSIGLIO CON TUTTE LE CITTA’ !”

Questione LoUttero: Basile lancia l’idea di un’assise generale, da tenere a Caserta, con la partecipazione di tutti i comuni interessati.

 

Riceviamo e pubblichiamo, per la sua indubbia valenza, questa proposta di Francesco Basile sull’argomento del giorno riguardante la questione Lo Uttero. Il presidente della IV commissione consiliare Ambiente Igiene e Sanità lancia l’idea di un vero consiglio decisivo, da tenere a Caserta, con tutti i comuni coinvolti nella vicenda.

“Dubito che trovi sostenitori, ma non si sa mai”, dice il sempre attento capogruppo di Intesa Democratica. Noi, invece, ci crediamo.

 

«Si avverte sempre di più un clima di crescente incertezza, in particolar modo nei partiti, di qualunque schieramento essi facciano parte. Vige il più rigoroso silenzio, o quanto meno si rifugge dall’argomento della discarica di Lo Uttaro, in un momento di così grande importanza per quello che sarà il futuro prossimo venturo dell’area casertana e della salute dei cittadini che vi abitano. Tacciono tutti i partiti che sono rappresentati nel Consiglio Provinciale e in quello del Comune di Caserta, in primis quelli di centrodestra, ma soprattutto quelli della maggioranza di centrosinistra, che avrebbe anche la possibilità di bloccare questo Protocollo che risulta, a parole, discutibile a tutti. Se non fosse per il comitato sorto a San Nicola, nemmeno vi sarebbe un tentativo di bloccare questo ennesimo scempio. Siccome da più parti, si continua con il gioco delle parole, o, per dirla tutta, con il “cerchiobottismo”, è il caso che qualcuno cominci a dire esattamente come la pensa: il sottoscritto ed il suo gruppo consiliare sono convinti che sia una scelta sbagliata, inopportuna, senza uno straccio di valutazione ambientale seria, con una decisione dettata dalla fretta (chissà perché visto che l’emergenza c’è da tanti anni), che magari subiremo ma che non condivideremo. Mi domando se il famoso tavolo tecnico della Prefettura che  ha proposto  il sito Lo Uttaro ed il Commissario governativo siano mai stati da queste parti! E non è il concetto in sé di discarica che contestiamo, ma la assoluta assenza di qualunque forma di certezza su quanto dichiarano i sottoscrittori, a partire dal Presidente Provinciale De Franciscis. Le sue cosiddette rassicurazioni esternate agli amici del centrosinistra sannicolese tutto fanno fuorché rassicurare. Infatti restano parole, autorevoli certo, ma sempre parole che nulla hanno di concreto e impegnativo. Infatti gli stessi partiti di centrosinistra sannicolesi, promotori dell’incontro, esprimono dissenso e disagio, che, secondo me, dovrebbe però sfociare in consequenziali atti concreti delle segreterie provinciali. Nel protocollo, se resta quello sottoscritto, non vi è nessuna garanzia che la discarica rimanga in vigore per un anno, tanto che si lascia la porta aperta ad un testuale “eventuale ampliamento”. Non solo, si parla dei rifiuti provenienti dall’ambito provinciale,  non si capisce se differenziati o meno,  poi anche di quelli in uscita dal CDR di Santa Maria C. Vetere. Ora, siccome a pensar male si fa peccato ma a volte, ... poniamo il caso che, in emergenza, in quel CDR scarichino i camion del napoletano...Non fa una piega! Se dobbiamo sentire le stesse chiacchiere e le stesse promesse senza una concreta modifica del protocollo di intesa, credo che anche la seduta straordinaria del Consiglio Comunale di San Nicola è destinata a rimanere una vuota tiritera senza approdare a nulla di accettabile. Per non essere svilito nella sua funzione, il nostro Consiglio Comunale dovrebbe ottenere, ed io me lo auguro anche se sono pessimista, di modificare sostanzialmente il Protocollo sullo smaltimento dei rifiuti provinciali, con l’inserimento di clausole chiare e nette, che non si prestino ad alcuna interpretazione e soprattutto non consentano a nessuno di contravvenirle. Non oso nemmeno sperare che si ottenga il dislocamento in altro luogo della discarica, per il semplice motivo che il silenzio assordante dei nostri rappresentanti nelle sedi che decidono è indicativo!  Il punto è proprio questo: non è a San Nicola che si deciderà se fare o meno la discarica a Lo Uttaro, ma la decisione è stata già presa nelle altre istituzioni sovracomunali. Nasce da questa considerazione la mia perplessità sulla modalità della convocazione richiesta da alcuni Consiglieri Comunali, legittima per carità, ma dal sapore vagamente demagogico e tendente al facile applauso. Sono dell’opinione che, semmai, un Consiglio sull’argomento discarica si sarebbe dovuto tenere in Provincia o al Comune di Caserta (quello che prende i soldi) con la partecipazione di tutti gli eletti nelle comunità coinvolte, cioè Caserta, San Nicola, Maddaloni e San Marco Evangelista, una conurbazione di centinaia di migliaia di Cittadini, dove si sarebbe potuto e dovuto discutere e decidere con responsabilità, senza steccati partitici, con chiarezza di posizione nei riguardi della provincializzazione dello smaltimento dei rifiuti, con scelte veramente democratiche ed impegnative per coloro che avrebbero sottoscritto il protocollo, che, in caso contrario, con dimissioni generali (atti concreti di cui sopra), si sarebbero mandati a casa senza mezzi termini. Commissario Governativo compreso. Ma è evidente che le poltrone non si devono toccare! Se a  Vicenza si parla di referendum per decidere l’ampliamento della base militare che dà ricchezza al territorio (altro che immondizia), a Caserta si dovrebbe almeno avere la possibilità di discutere e decidere nelle sedi istituzionali del tema dei rifiuti. Basta con l’emergenza e parliamo della soluzione: attuazione della raccolta differenziata totale e riciclo!»