" 'a Lummenera di oggi non è quella di ieri..."

Da "La Posta dei Lettori"


La prima volta nella storia che è stata rinviata 'a Lummenera 'e Santu Nicola per le condizioni meteo avverse (mica tanto avverse) è l'anno 2023. E' stato rinviato l'evento, a data da destinarsi, come se si trattasse di una seduta del consiglio comunale o di una partita di calcio. A nessuno è passato per la testa che il rinvio riguardasse una tradizione, una solennità irripetibile come il Natale, la Pasqua, ecc. Ormai siamo abituati a questo cambio di rotta da parte di organizzatori che usano il bello e il cattivo tempo per dire la loro.

E' stata introdotta da pochissimi anni la benedizione del falò da parte del parroco di turno, dimenticando che la tradizione popolare della Lummenera nasce laica, il 5 dicembre, la vigilia di san Nicola, mentre quella religiosa nasce il giorno successivo, il 06 dicembre. All'accensione della Lummenera, la Chiesa ed il Comune non partecipavano affatto, in quanto era il "popolo" che provvedeva a tutto. E' uno spettacolo che si arricchisce a tutt'oggi, impropriamente, di balli in costume, di cibo, di canti, e chi più ne ha, più ne metta.

I podisti dell'atletica san Nicola portano, tra un'accensione e l'altra, la fiaccola nelle mani, come se dovessero accendere il falò delle Olimpiadi. Si tratta di una introduzione recente, che non ha nulla a che vedere con l'accensione popolare della Lummenera.

Il cibo introdotto nella Lummenera è una stonatura, in quanto i contadini di una volta non avevano che gli occhi per piangere.

Queste brevi considerazioni servono a far capire soprattutto agli spettatori giovanissimi che 'a Lummenera di oggi non è quella di ieri e che le introduzioni odierne non fanno parte della storia che fu.

Francesco NigroQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
8/12/2023