KATIUSCIA, la "dea" di Paestum

La runner dell’ "Atletica San Nicola" ha vinto splendidamente la Mezza Maratona della città dei templi. 
Avvincente il racconto del suo “coach per novanta minuti” Gianluca Sanna.

 

87 donne in gara, su circa 500 concorrenti complessivamente, ma nessuna è stata più veloce di lei. La podista KATIUSCIA CAPUA dell’Atletica San Nicola ha vinto, domenica 10 dicembre, la 21Km della “Paestum Half Marathon” con partenza ed arrivo davanti ai famosi templi. Ottimo, anche se non da primato personale, il tempo realizzato, 1h32’48’’, che le ha permesso di precedere di 49’’ M. Grazia Biscardi e di quasi cinque minuti Claudia Zolli. 

Orgoglio del club sannicolese, Katiuscia, stimata dottoressa specializzata in ortopedia, è stata tra gli atleti-tedofori della squadra presieduta da Pietro Maienza che hanno partecipato alla “Lummenera di San Nicola” svoltasi martedi 12 dicembre a San Nicola la Strada, portando la fiaccola della tradizione sannicolese dalla Rotonda a Piazza Parrocchia. La foto che qui pubblichiamo è proprio quella scattata davanti alla chiesa di S. Maria della Pietà, luogo in cui si sono ritrovati i valorosi alfieri del podismo sannicolese prima di offrire il proprio encomiabile contributo alla riuscita della manifestazione. 

Tornando alla gara su 21 Km di Paestum, è doveroso tributare i complimenti anche agli altri rappresentanti dei colori sannicolesi che hanno ben figurato: Graziano Ventrome, 11° assoluto con 1h18', nonché Romeo Gatto, Ciro Pascarella, Gianluca Sanna, Antonio Del Prete, Domenico Ettorre, Maria Perillo e Rosario Abbate. 

Per quanto riguarda, invece, la gara femminile sui 42 Km, occorre evidenziare la 7.a posizione di Sabina Noviello. 

Alla gara regina c'è stata anche la partecipazione del “Pacer” Luciano Napoletano (tempo 3h06') e con lui Fabrizio Campofreda, Stefano Acierno e Roberto Ominto.

Della splendida vittoria di Katiuscia Capua ha parlato, in un suo post dal titolo “La responsabilità di chi accompagna”, il training manager Gianluca Sanna, atleta sardo di origine, iscritto con l' "Atletica San Nicola" in quanto lavora nella zona zona.

«Gli Dei greci, si sa, erano dispettosi tra di loro. Zeus, infatti, -ha scritto Sanna- ci ha regalato una mezza maratona di Paestum molto piovosa. Piovosa fino alla partenza quando sarà, sicuramente, intervenuta Era per restituirci l'armonia della corsa. Bisognava vincere. La migliore atleta della squadra dove corro aveva l'opportunità di vincere. Solo una poteva impensierirla. Ed ecco comparire Atena, la dea della strategia in battaglia, a suggerirci la scelta più semplice ed efficace: stare dietro all'avversaria che, solitamente, partiva veloce per poi rallentare nei chilometri finali. Preso dall'euforia di essere coach per novanta minuti circa, mi sono proposto come accompagnatore della nostra atleta. Era un'esperienza da vivere e mi sono sentito subito responsabilizzato: tocca vincere! Siamo partiti stando dietro all'altra atleta e studiando il suo passo. Tra l'ottavo e il decimo pensavo che l'avremmo superata quando volevamo perché le stavamo dietro facilmente. Da vero coach da discount, facevo anche segno di rallentare alla mia collega di squadra. All'undicesimo chilometro, però, mi accorgo che la nostra atleta era indietro nel gruppetto che avevamo creato. Rallento e mi affianco a lei che mi dice "sono in affanno". Oh, Santi numi…, non possiamo arrivare secondi! Visto che spingerla non potevo, le dico: "Beh, siamo ancora vicini a lei, continuiamo a correre e vediamo cosa succede" (le frasi fatte si trovano dopo i detersivi, per chi le cercasse). Lei respirava faticosamente e ha rallentato, io le facevo da traino. Verso il 14° ci siamo avvicinati alla prima però pensavo fosse ancora presto per passarla e potevamo starle dietro per rifiatare. Al 15° è avvenuto il sorpasso. Visti i sei chilometri all'arrivo, la mia speranza era prendere un buon margine per essere tranquilli nel finale. La nostra era ancora in affanno quindi non avrebbe avuto energia supplementare per l'eventuale sprint. Per due chilometri, la distanza tra le due era di 50, massimo 100 metri. Troppo pochi. Verso il 17° ho iniziato a vedere più spazio tra le due e la speranza è aumentata (e anche i miei sogni di gloria da "coach per novanta minuti"). Nei quattro lunghi chilometri che ci hanno portato all'arrivo si è creato quel margine che serviva per arrivare "tranquilli" alla vittoria. Dal 18° ho iniziato anche a urlare "tre verso la gloria", "dai che scriviamo la storia", "la resa non è nel nostro credo" e cose simili (gli slogan inutili sono dopo gli affettati preconfezionati). Lei è arrivata prima assoluta e si accasciata a terra pur avendo corso più lenta delle sue migliori prestazioni. E' stata una grande soddisfazione anche per me, avendola accompagnata per tutti i 21km dove mi sono sentito responsabile della sua prestazione. Avevamo una missione e l'abbiamo portata a compimento con successo».

Grande atleta la Katiuscia, grande narratore il Sanna.
E ci mettiamo, letto qualche altro pezzo recentemente, anche Anna Merola.
Si, tra i runners dell’Atletica San Nicola ci sono anche eccellenti campioni di penna. Un onore in più poter parlare di loro. Attendiamo fiduciosi altre conquiste. Di gamba e di mano. A guidare, però, è soprattutto la mente. E qui la garanzia è illimitata! 

Nicola Ciaramella 
©Corriere di San Nicola