Il Comune di San Nicola la Strada ha giustamente revocato l’appalto, per gravi inadempimenti, alla ditta aggiudicatrice, sin dal primo giorno contestatissima dalle attentissime famiglie degli scolari.
Da lunedi 8 aprile i bambini mangeranno a casa (e sarà certamente cibo buono), ma studieranno molto di meno, in quanto l’orario della scuola, non si sa fino a quando, diventa necessariamente antimeridiano. 
Tempi durissimi per i genitori che lavorano entrambi.

I giustamente arrabbiati genitori e famiglie degli alunni delle scuole d’infanzia e primarie sannicolesi hanno avuto pienamente ragione. I loro bambini hanno mangiato cibo di qualità scadente da ottobre 2023 ad oggi, 5 aprile 2024. Il contestatissimo gestore del servizio, che si aggiudicò il primo appalto da solo e poi il secondo in compartecipazione, è stato, infatti, destituito dall’incarico.

La storia, nata male sin dal primo giorno del corrente anno scolastico, è nota a tutti grazie ai continui aggiornamenti inviatici da preziosi collaboratori e pubblicati sul Corriere di San Nicola (per rileggerla si consulti la nostra "Ricerca Articoli"). 
Come si sa, una prima giusta ondata di proteste riguardò l'inizio del servizio di refezione scolastica, avvenuto con due mesi di ritardo rispetto all’apertura delle scuole, a causa del rifacimento della gara d'appalto. 
Il secondo, ancora più giusto, filone di protesta, sempre contenuta in modi civili ed educati, ha riguardato invece la qualità del cibo somministrato ai bambini.

L’ultimo aggiornamento risaliva al 23 gennaio, quando i carabinieri dei NAS (Nuclei Antisofisticazioni e Sanità) sequestrarono campioni di pasto maleodorante.
Da allora non si era saputo più niente e tutto è “normalmente” andato avanti sotto lo stretto controllo del costituito “comitato mensa” composto dai genitori.

Oggi, venerdi 5 aprile, il sindaco di San Nicola la Strada, Vito Marotta, ha scritto questa nota sul proprio profilo facebook: «MENSA SCOLASTICA, REVOCATO L’APPALTO. Dopo gli episodi inaccettabili che sono emersi grazie alle segnalazioni del “Comitato Mensa Scolastica” e sui quali il Comune è immediatamente intervenuto, abbiamo deciso la risoluzione del contratto con la ditta che in questi mesi ha effettuato il servizio presso le scuole del nostro territorio. Nonostante gli inevitabili disagi che questo provvedimento potrà creare, ci è sembrato necessario agire con determinazione: gli uffici hanno infatti riscontrato diverse circostanze negative e gravi inadempimenti che fanno dubitare della integrità e affidabilità della ditta nell’esecuzione del contratto. Pertanto, da lunedì 8 Aprile, come conseguenza della decadenza dell’aggiudicazione, il servizio Mensa scolastica verrà sospeso. Lavoreremo senza sosta, fermo restando la tempistica obbligatoria dettata dalla normativa, affinché il servizio riprenda al più presto e con un nuovo operatore».

Appalto sospeso con effetto immediato, dunque: una decisione perentoria che lascia supporre cosa sia potuto emergere dalle analisi effettuate sui cibi sequestrati dai Nas…

Di conseguenza, la dirigente scolastica dell’Istituto Capoluogo, la Prof.ssa Patrizia Merola, sentito il Consiglio d’Istituto riunitosi in seduta straordinaria, è subito intervenuta con una circolare rivolta ai genitori e ai docenti interessati, nella quale si comunica una necessaria rimodulazione del tempo scuola da pieno a tempo anti meridiano in maniera temporanea e per il periodo strettamente necessario alla ripresa della refezione scolastica.

Da lunedi 8 aprile, quindi, questi saranno i nuovi orari scolastici: 

SCUOLA DELL’ INFANZIA (ore 8.00 -13.00);

SCUOLA PRIMARIA
CLASSI PRIME E SECONDE (dalle 8.10 alle 13.40 dal lunedi al giovedì; dalle 8.10 alle 13.10 il venerdì);
CLASSI TERZE (dalle 8.00 alle 13.30 dal lunedi al giovedì; dalle 8.00 alle 13.00 il venerdì);
CLASSI QUARTE E QUINTE (dalle 8.00 alle 14.00 dal lunedi al giovedì; dalle 8.00 alle 13.00 il venerdì). 

Tempi duri per tante attività didattiche che si svolgono nel pomeriggio. Tempi durissimi per i genitori che lavorano entrambi. 

©Corriere di San Nicola  

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