Rifiuti: Motta replica a Basile

Bollette rifiuti: Motta replica a Basile

Egregio Direttore,

Le invio una replica a quanto affermato da Francesco Basile sull’ ultimo numero cartaceo del Corriere di San Nicola, con la preghiera che venga pubblicata. RingraziandoLa anticipatamente, le invio fraterni saluti.

Oggetto: Considerazioni sull’ articolo di Francesco Basile di AN, apparso sul Corriere di San Nicola numero storico 29/dicembre 2004 dal titolo “Rifiuti: bollette alte per un servizio inefficiente”.

 

I Comunisti sono noti per affrontare quotidianamente questioni prettamente socio-politiche, che vanno dalla tutela dell’ ambiente a quella del territorio, dalla difesa dei diritti dei cittadini a quella dei soggetti più diseredati ed emarginati. Non fanno alcuna demagogia, non è nella loro cultura. Non si fanno coinvolgere in questioni meramente “inciucistiche” o in chiassose rivendicazioni finalizzate alle “spartizioni di poltrone”, come anche non sono interessati ad apparire sui mass media con forme di protagonismo esasperato, anche su banalissime situazioni che con la politica hanno ben poca cosa da spartire. Tali atteggiamenti sono insiti esclusivamente in una cultura di destra, dove la demagogia è fortemente radicata nel DNA dei partiti di destra, sia nazionali che locali, tanto da indurli a distorcere sempre la realtà e la storia per i propri fini. Comportamenti che sono fortemente amplificati alla vigilia di ogni tornata elettorale.
I Comunisti Italiani sono i primi che hanno palesemente e realisticamente denunciato il disservizio sui rifiuti da parte dell’ amministrazione locale, nonché mostrato il loro disappunto sull’ invio delle bollette salate per i relativi tributi, enormemente aumentati. La sola giustificazione di ciò è da ricercare nell’incapacità gestionale e non nell’emergenza regionale dei rifiuti, che risulta esserne una conseguenza. È’ vero, l’amministrazione precedente non è stata eccelsa, ma in compenso era onesta, di buoni propositi, anche se fortemente osteggiata. L’amministrazione Tiscione, e con l’entrata in maggioranza dei Comunisti Italiani, sui rifiuti si era fattivamente attivata (oltre nell’ acquistare e collocare sul territorio nuovi contenitori, più di 200, per la raccolta degli R.S.U.), nell’approntare e lasciare in eredità agli attuali amministratori un piano di raccolta differenziata porta a porta, con impegni di spesa (impegnati oltre 800 milioni delle vecchie lire, in acquisti di mezzi, quali autocarri scarrabili, cassoni, apecar) e nell’ organizzare le risorse umane da impiegare (dipendenti comunali, lavoratori socialmente utili e lavoratori di pubblica utilità). Purtroppo, il Sindaco e la sua maggioranza hanno optato per altre scelte gestionali, risultate inefficaci, con la conseguenza di non aver mai intrapreso seriamente la raccolta differenziata, di non aver fatto diminuire i rifiuti in discarica (anzi sono aumentati), di aver aumentato i relativi tributi, di essersi allineato con gli amministratori degli altri Comuni della Campania a contribuire il favorire dell’ emergenza rifiuti. Questa è la realtà. Oggi il Sindaco, quale Presidente dell’Unione dei Comuni, intende operare la raccolta differenziata porta a porta per riparare le scelte sbagliate messe in atto. È una ridicola calunnia dichiarare che la “sgangherata raccolta differenziata attualmente operata è figlia dell’amministrazione precedente (con i Comunisti Italiani dentro)”. Il velo pietoso da stendere è sul cattivo operato di questa Amministrazione, sia di maggioranza sia di minoranza. Sì, anche l’opposizione ha le sue colpe; infatti, alcuna iniziativa, interrogazione, interpellanza, mozione e quant’ altro, istituzionalmente e politicamente, è stata dai suoi rappresentanti intrapresa. È vero, i Comunisti non sono presenti nell’ attuale amministrazione, in quanto gli elettori hanno optato, seguendo un andamento nazionale, per un’ amministrazione che di fatto è di destra (economica); ma è anche vero che, stando fuori, rappresentano l’ unica voce e la sola speranza per i cittadini, tese ad una politica sul territorio per migliorare la vivibilità della nostra città. 

Dr. Salvatore Motta
(Segretario della sezione “Enrico Berlinguer” di San Nicola la Strada del Partito dei Comunisti Italiani)

 

-Lei, dr. Motta, come tutti i politici e gli amministratori sannicolesi, troverà sempre spazio su questo giornale (sia in versione web che cartacea).
Il confronto, civile e partecipativo, è una delle grandi conquiste della democrazia, che vorremmo sempre vivo e presente a San Nicola. La ringrazio per il suo contributo, che lascio all’ attenzione dei lettori, come ringrazio pure il dr. Basile, il cui articolo in oggetto credo sia il caso di riproporre.

(Nicola Ciaramella)


Comprensibile lo stato d’animo dei contribuenti...
Rifiuti: bollette alte per un servizio inefficiente

Era inevitabile che, mentre ancora si attende la totale eliminazione di quel sito di trasferenza in località “Lo Uttero”, si scatenasse la protesta popolare per la notifica delle bollette per i rifiuti, rincarate notevolmente.
E’ comprensibile lo stato d’animo dei contribuenti, i quali sono preoccupati, giustamente, per la salute ed il degrado ambientale, vedendosi costretti a pagare a caro prezzo un servizio che non è efficiente.
Ancora una volta crediamo sia importante l’ informazione che giunge ai cittadini, come e perché ci si trovi in tale situazione. Tale compito spetta, o spetterebbe, all’ Amministrazione attiva, ad un Assessorato all’ Ecologia, purtroppo non all’ altezza dell’ impegno, che avrebbe dovuto fornire elementi utili per comprendere le cause di tale aumento del tributo, non molto chiaro a tutti per svariati motivi, non ultimo la disinformazione e la demagogia di chi ha interesse a non risalire a monte del problema, alla sua genesi.
E’ troppo facile cavalcare la protesta per strumentalizzarla ai propri scopi politici, senza provare ad analizzare in maniera oggettiva la questione.
Ciò è ormai tipico di una certa parte politica, che per questo suo modo di fare è stata giustamente estromessa, dagli elettori, dalle vicende sannicolesi. Certamente si sarebbe dovuto fare molto di più per incidere sostanzialmente sul costo del servizio di RSU, a partire dall’ avvio di una corretta raccolta differenziata con il sistema del porta a porta, come già in altre occasioni si è ribadito.
Il decollo mancato dell’ Unione dei Comuni, a due anni e più dalla sua istituzione, grida vendetta, perché in quella soluzione, forse ingenuamente, si credeva. Essa resta, ad oggi, quasi un oggetto misterioso, che pesa sulle finanze dei Comuni, senza avere prodotto alcun beneficio. In quell’ ente, secondo i calcoli della Amministrazione, si doveva realizzare il miglioramento dei servizi mantenendo i costi al di sotto di quelli proposti dal Consorzio CE3. Sulla sgangherata raccolta differenziata attualmente operata , figlia anche dell’ Amministrazione precedente (con i Comunisti Italiani dentro), forse è meglio stendere un velo pietoso.
Fra le cause, tante, che probabilmente hanno inciso negativamente sul servizio e sui costi onerosi, risulta in maniera netta e prepotente l’ emergenza dello smaltimento dei rifiuti che attanaglia la Regione Campania, incancrenita da una gestione alquanto discutibile del Commissariato di Governo, bassoliniano, e da una giunta regionale di cui fanno parte anche i paladini dell’ambiente e delle tasche dei sannicolesi.
Farebbero bene a spiegarci come mai, nonostante la loro presenza, non si sia ancora risolta l’ annosa emergenza istituzionalizzata dello smaltimento dei rifiuti.
Il riferimento a quelle che sono le vere cause all’ origine del problema-rifiuti non poteva essere sottaciuto, così come è pur vero che le responsabilità sono variamente distribuite. La realtà è che il nodo è molto intricato, i cittadini hanno diritto di sapere perché la soluzione degli inceneritori non ha visto ancora la luce, certamente non solo perché produttori di diossina e residui pericolosi. Queste sostanze ci inquinano e ci minacciano da anni, pur senza i temuti inceneritori, evidentemente perché il sistema attuale non è completo e non è funzionale.
Proviamo ora a chiederci a chi giova e perché.
Se è vero, come è vero, che la Campania, e la nostra zona in particolare, hanno un tasso di incidenza di malattie e morti da cancro altissimo, più di altre zone del Paese (dove gli inceneritori li hanno da anni), chiediamoci allora perché, visto che non abbiamo ancora in funzione gli impianti di termovalorizzazione che, pur non rappresentando certamente la migliore delle soluzioni, almeno ci allineano a quanto altre regioni hanno fatto in tema di smaltimento, senza continue emergenze.
Inoltre, c’è da chiedersi perché la Regione Campania, gestita da una amministrazione sostenuta da Verdi e Ambientalisti o... pseudo-tali, non abbia in questi anni fatto nulla per realizzare un piano alternativo agli inceneritori. Contro chi sono rivolte le lotte e le manifestazioni, se al governo regionale siedono anche loro?
In ambito locale, va sottolineata l’ assoluta ingiustizia nel metodo di calcolo del tributo dello smaltimento RSU. C’è da augurarsi che, quanto prima, questa Amministrazione prenda in considerazione, così come anticipato in qualche occasione dall’ Assessore A. Gallo, di ricalcolare la quota, tenendo presente il nucleo familiare e non solo la superficie delle abitazioni. E’ su questo, fra le tante azioni intraprese da Alleanza Nazionale, che occorre esercitare una forte pressione, soprattutto in previsione del prossimo bilancio per il 2005.
C’è bisogno di continuare a proporre istanze nell’ interesse della cittadinanza, provando a modificare quanto di ingiusto si ritiene della attività amministrativa, con le armi del confronto e senza opportunismi, provando a tenere informati i cittadini in maniera obiettiva, fornendo gli elementi per una loro partecipazione attiva.
Altro che navigare in balìa delle onde!
(Francesco Basile, An)