MOTTA, SFOGO DI UN “FAN” DELUSO


L’ex segretario dei CI di San Nicola invoca il ripensamento di De Franciscis: “Presidente, mi faccia ricredere!”. Allarmante il suo parere di esperto: “Lo Uttaro è una Hiroshima a medio-lungo termine”.


Salvatore Motta, leader del PdCI di San Nicola fino al dopo-ultime elezioni, biologo, funzionario della polizia ambientale presso la Provincia di Napoli, ha indirizzato una lettera al presidente De Franciscis attraverso il suo blog personale sul sito ufficiale dell’amministrazione provinciale di Caserta. Ne riceviamo copia, che volentieri pubblichiamo:


«Una provincia che deve effettivamente rinascere.
Egregio Presidente della Provincia,
sono stato, giocoforza per accordi politici del centro-sinistra, un suo elettore e sostenitore attivamente (sia alla Camera che alla Presidenza della Provincia di Caserta), ma se la situazione rimane quella che sto osservando, allora me ne pento di esserlo stato.
Con la mia professione, lotto tutti i giorni contro i misfatti ambientali e territoriali, ossia sono in prima linea, ma dover combattere anche contro coloro che dovrebbero dare serie garanzie per la legalità, mi pare assurdo. E' lodevole l'iniziativa di dare una svolta al problema dell'emergenza rifiuti, siglando un protocollo d'intesa;quello che non approvo fortemente, però,  è la sua decisione di pulire la stanza dalla sporcizia, occultandola sotto il tappeto. Non è così che dovrebbero andare le cose, non è con le minacce interventiste dell'esercito (da rappresaglia nazi-fascista) che si affrontano le lamentele giustificate dei cittadini dei 4 comuni che circondano il quadrilatero dei rifiuti (Lo Uttaro), stanchi da oltre quaranta anni di discariche che hanno danneggiato gravemente la vivibilità della zona, ma in particolare la salute (vedi ultimi dati sulle alte percentuali di mortalità per cancro in queste aree). Eppure Presidente, lei lo dovrebbe sapere, lei è un medico, ha prestato solenne giuramento di Ippocrate a favore della salute dei suoi simili. Come riesce a rimanere sereno e tranquillo, quando una mannaia (danno biologico) si sta ulteriormente abbattendo sui cittadini? E' una Hiroshima, non con effetto immediato, ma a medio-lungo termine. Già oggi, in queste zone, sono un campanello d'allarme i molti casi di bambini con problemi respiratori, asmatici e allergici. E io, come tanti cittadini della zona, siamo profondamente preoccupati, non tanto per noi adulti, ma per i nostri figli che sono solo agli inizi di un meraviglioso percorso che è la vita. Non rendiamoglielo irto di difficoltà e di ostacoli esistenziali. I nostri genitori non hanno lasciato in eredità un ambiente degradato e malsano. Loro, pur essendo figli di una tragedia immane e distruttiva, quale è stata la seconda guerra mondiale, sono stati in grado di ricostruire e di infondere la speranza per un mondo migliore e di pace. Non vanifichiamo i loro alti sforzi.
Lo Uttaro è stato dichiarato sito di interesse pubblico e andava bonificato. Se per bonifica s'intende rendere omogenea la zona conferendo altri rifiuti in quelle poche aree dove essi mancavano ancora, allora le devo dare ragione. Ma non è così. La bonifica doveva riguardare solo ed esclusivamente l'eliminazione dei due siti illegali (quello di stoccaggio e quello cosiddetto di trasferenza), anche in virtù del fatto che tale zona era stata dichiarata area da non destinare più per conferimenti dei rifiuti. Al massimo le ultime cave di tufo dismesse, secondo un piano regionale (se non erro del 2000) potevano essere riempite solo con terreno e rocce da scavo e con materiale inerte proveniente da demolizioni edili.
Sono un sannicolese verace, e amo la mia città. Se il trend è questo, sarò costretto, purtroppo mio malgrado, a interrompere la permanenza della mia famiglia, presente a San Nicola la Strada sin dagli albori delle sue origini.
No la voglio più tediare, ma spero che almeno queste mie righe, questo sfogo di un cittadino deluso, possano farla riflettere e, nel contempo, scuotere la sua coscienza per il da farsi nel prossimo futuro.
Presidente, mi faccia ricredere! Mi dia qualche segno tangibile di non essermi sbagliato nel darle piena fiducia! Dimostri di essere il Presidente che tutti cercavamo e vogliamo! Diventi il Presidente della rinascita dell'identità casertana!
Cordialmente.
Salvatore Motta»