UN FALCO DAI NERVI TESI...


La proposta di Roano di uscire da Corso Trieste fa arrabbiare il segretario provinciale dei Verdi che, con toni “hitleriani”, ordina di convocare l’assemblea cittadina degli iscritti.

La dichiarazione di autosospensione dagli incarichi di partito promossa dal leader dei Verdi di San Nicola, Antonio Roano, invece di sortire sperati effetti di condivisione (che illusi che siamo, vero?) ha scatenato i nervi dei vertici provinciali del sole che piange, pardon!, che ride...

«Invece di accogliere il mio appello ad uscire dall'Amministrazione De Franciscis ed a seguito del direttivo provinciale convocato lunedi scorso sulla questione Lo Uttaro in mia assenza perché impegnato a presidiare la discarica con la “mia” gente, avendo ottenuto pieni poteri sulla vicenda dal direttivo stesso, l'unica cosa che hanno saputo partorire è una convocazione dal tono esplicitamente minatorio».

Sconcertato, deluso, ma più determinato che mai: Antonio Roano è sorretto dall’enorme forza dell’onestà e nessuno lo fermerebbe mai.

L’unica iniziativa scaturita dal summit è la convocazione dell’assemblea degli iscritti di San Nicola la Strada.
Ecco come il segretario Enzo Falco l’ha motivata: «In relazione a quanto dichiarato sulla stampa da Antonio Roano, si invita a convocare urgentemente un’assemblea degli iscritti, cui parteciperà il sottoscritto per chiarire una volta e per sempre cosa ha fatto e cosa farà il Presidente provinciale sulla questione rifiuti e su “Lo Uttaro”. Per cortesia comunicatemi ora, luogo e giorno dell’assemblea. Una eventuale mancata convocazione sarà portata all’attenzione dell’Esecutivo provinciale per i provvedimenti del caso!».
A noi la prima cosa che ci viene da dire, spontanea, è questa: Heil Hitler!
Antonio Roano, invece, lascia ai lettori “il giudizio sulla qualità e affidabilità dei vertici del partito dei Verdi in provincia di Caserta. Prossimamente avremo la conferma se le malelingue che parlavano di scambio di poltrone tra Falco e Aveta avevano solo avuto un triste presagio e se il prezzo pagato per questo non sia stato il silenzio e l'acquiescenza sulla vicenda Lo Uttaro”.
“Dimentico di dire”  -conclude Roano in una sua nota- “che in modo completamente irrituale, contro le regole del partito e contro la volontà dei vertici regionali dello stesso, è stato indetto il congresso provinciale per metà maggio, in pieno tesseramento. Invito i vertici regionali ad intervenire a riguardo per ripristinare la regolarità della gestione”.