PRGC o PUC, SCEGLIER SI PUO’ (E SI DEVE!)


Non è più auspicabile concedere una corsia preferenziale all’edilizia abitativa. Occorre che gli importanti strumenti urbanistici a disposizione siano sfruttati per creare economia (non solo impositiva) e nuove opportunità di lavoro mirate allo sviluppo armonico del nostro territorio.

-di Biagio Figurato (*) 


E’ ormai quasi trascorso un ventennio dall’adozione ed approvazione del vigente PRGC.
Lentamente e “fortunatamente” lo sviluppo seppur prettamente di tipo edilizio residenziale volge al suo esaurimento. Certo non è auspicabile per un territorio dotato di strumento urbanistico così importante concedere una corsia preferenziale all’edilizia residenziale, per poi vedere cosa fare a livello infrastrutturale e produttivo (ammesso che ciò avvenga in tempi brevi).
San Nicola la Strada è al centro di una conurbazione territoriale che in questi ultimi anni sta vivendo uno sviluppo straordinario sia in termini commerciali che infrastrutturali (v. il Tarì, l’Università di Caserta, il Polo ex S.Gobain, il neonascente Policlinico), tutti a ridosso della nostra Città. E noi? Sarebbe ora (se non è già troppo tardi) di rivedere la ormai superata previsione di prg, ovvero quelle parti del territorio ancora non soggette a modifiche o vocazioni-tentazioni di tipo edificatorio abitativo.
Si può condividere in parte la sottile distinzione emersa nel C.C del 5/6/07, quando, ad accuse di presunte speculazioni edilizie, si faceva notare la differenza tra l’esercizio professionale dell’imprenditore che investe su un territorio e chi confonde questa attività come speculazione edilizia.
Bene, allora se gli imprenditori svolgono legittimamente il loro lavoro, l’amministrazione comunale si deve occupare dello sviluppo armonico della città offrendo ai suoi cittadini (autoctoni e non) quei servizi ed opportunità che competono ad un territorio che fa registrare una certa preferenza di scelta abitativa di nuclei familiari extracittadini.
Solo “Lo Uttaro” ha un po’ rallentato tale flusso, e questo di sicuro non fa piacere a chi vi è nato e a chi ci è venuto a vivere. E non vorrei e non vorremmo che ciò accadesse per lo sviluppo della nostra città.
Si rende necessario, in tempi brevissimi, dare normale prosecuzione alla L.R. n°16 sul riassetto del territorio. I Comuni possono e devono esercitare quest’ultima opportunità, se non si vuole che altri decidano per noi. C’è spazio (territoriale), tempo (limitato) e modo (immediato) per porre in essere scelte programmatiche perché la città di San Nicola sviluppi un percorso di opportunità lavorative sul territorio. Questo è possibile solo attraverso una forte offerta del territorio a quelle realtà a cui facevo riferimento in narrativa (Università, Polo S.Gobain, ecc.) mettendo a disposizione la “felice” ubicazione territoriale della città, (collegamenti autostradali, snodo viario urbano ed extraurbano), nonché la rilucidatura di qualche gioiello di famiglia quasi sull’orlo del deprezzamento totale, ovvero l’ex “Mulino Palomba”, l’ ex CIAPI, il neo mostro ex Reggia Palace Hotel. La nostra città ha tutte le potenzialità territoriali ed economiche per darsi una maggiore spendibilità nel territorio provinciale e regionale. Creare economia, non solo impositiva (tasse e balzelli), è possibile ed auspicabile. L’Istruzione, offerta per la costruzione di edifici scolastici di scuola secondaria superiore, abbiamo una discreta crescita interna ed un ottimo indotto extracittadino; sedi per servizi al polo Ospedaliero; potenziamento delle infrastrutture (sportive, culturali e di intrattenimento). Attività produttive; offerta di aree PIP (Piani insediamenti produttivi), per piccole e medie aziende, per l’assorbimento di giovani nel mondo del lavoro (spesso costretti ad emigrare con tanto di laurea e dottorati di ricerca), ecc. Migliorare si può e si deve. L’amministrazione comunale ha, al suo interno, personale politico ed amministrativo competente e autorevole per porre in essere questa grande svolta della nostra città.

(*) L’architetto Biagio Figurato, noto per aver progettato, anni fa, l’arena comunale “Ferdinando II” sita all’interno della Villa Santa Maria delle Grazie, è attualmente il presidente dell’associazione culturale “Intesa”, nata nel 2006 per promuovere e sostenere, in generale, il confronto politico sulle più importanti problematiche della società civile, ma in particolare sui “grandi temi” riguardanti la comunità sannicolese.