GENIERI ANTI-ABUSIVISMO

Mezzi della Timavo contro abusivismo, mentre la Bandiera ottiene Medaglia d’Argento

CASERTA – Da venerdì 22 giugno due scavatori cingolati, di cui uno con martellone pneumatico capace di sbriciolare il cemento armato, in forza al 21° Reggimento Genio Guastatori di via Ruggiero, unità incardinata nella Brigata bersaglieri “Garibaldi”, sono a Casalnuovo dove è cominciato l'abbattimento delle case abusive, costruite nel mesi scorsi e quasi completate, che erano state sequestrate, su disposizione della magistratura, all'inizio dell' anno. Si tratta di circa 500 appartamenti, dislocati in vari edifici che, nel loro assieme, avevano dato vita ad un vero e proprio quartiere completamente abusivo. E, mentre una parte di loro era a Casalnuovo, il reggimento Genio Guastatori “Timavo”, agli ordini del Colonnello Comandante Massimo Margotti erano a Roma per la festa dell’arma del Genio dell’Esercito Italiano che ha spento 232 candeline. I genieri, infatti, vantano una tradizione che data fin dal 1775, quando venne formato il Corpo Reale degli Ingegneri al servizio dell'Armata Sabauda. La cerimonia, organizzata dal comando delle Scuole dell’Esercito, si è svolta a partire dalle 10,30 presso la scuola del Genio alla Cecchignola. Erano presenti, tra gli altri, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Filiberto Cecchi, il comandante delle Scuole dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Gaetano Romeo, il vice comandante delle Scuole dell’Esercito e comandante per la specializzazione, Generale di Divisione Massimo De Maggio. Durante la celebrazione della ricorrenza il Generale Cecchi ha conferito la Medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito alla Bandiera di Guerra del 21° reggimento Genio Guastatori. Medaglia che l’unità comandata dal Colonnello Margotti ha ricevuto per l’attività svolta in Iraq nell’ambito della missione “Antica Babilonia”. La versatilità, la capacità tecnica e l'abnegazione, proprietà tipiche dei genieri, caratterizzano da sempre la storia del 21° Genio Guastatori, impegnata spesso in interventi a supporto delle popolazioni. Macchine movimento terra, gruppi elettrogeni, torri d’illuminazione, progettazione e realizzazione di opere di contingenza per l’accoglienza di rifugiati o sfollati, mezzi anfibi, unità cinofile (non presenti a Caserta), ferrovie, ponti logistici temporanei e permanenti, potabilizzatori, autogrù di media e grande capacità, bonifica del territorio dai residuati bellici. Sono questi solo alcuni degli strumenti e delle attività che l’arma del Genio offre al Paese in tempo di pace in territorio nazionale. Nell’anno 2006, ad esempio, i genieri hanno effettuato, in tutto il Paese, 81 interventi contro l’abusivismo edilizio, oltre 300 in casi di pubblica calamità e 3.413 di bonifica da ordigni esplosivi. Lo stesso impegno viene profuso dai genieri in Albania, Kosovo, Bosnia, Afghanistan, Libano ed in altri teatri operativi, dove le mine sono da sempre un nemico mortale, anche dopo la fine delle ostilità. In questi teatri operativi gli uomini e le donne del genio sono chiamati a svolgere attività di bonifica di ordigni non esplosi, mine, bombe a grappolo (Cluster bomb), ordigni improvvisati, nonché alle attività di informazione e sensibilizzazione delle popolazioni locali circa il rinvenimento di ordigni inesplosi, trappole esplosive ed ordigni improvvisati.

NUNZIO DE PINTO