Settimana di Ferragosto. Una spiaggia, una sdraio, un ombrellone, una granita al cedro. Nessun “odore” particolare, se non quello della salsedine che la gentile brezza offre ad estasiate narici.
E’ vero, quei gabbiani che svolazzano nell’aere infinito evocano tristi pensieri...ma nulla è perfetto.
E’, comunque, l’ambiente ideale (anche se il tempo sembra un po’ bizzarro), il periodo tanto atteso per qualche piacevole e distensiva lettura. Durante il resto dell’anno, ingurgitati dai maledetti miasmi della città, non è che di occasioni così propizie ce ne siano molte. Vale la pena di farlo adesso.
Vi consigliamo tre libri.
Primo.
La casta di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella. E’ il best seller di questa estate, lo trovate anche in salumeria. Di cosa parla? Niente di più semplice. Delle schifezze che combinano i politici nostrani con i soldi “legalmente” estorti ai cittadini onesti noti anche come “regolari contribuenti”.
Qualche esempio? Basta leggere la seconda di copertina:
«Aerei di Stato che volano 37 ore al giorno, pronti al decollo per portare Sua Eccellenza anche a una festa a Parigi... Palazzi parlamentari presi in affitto a peso d'oro da scuderie di cavalli... Finanziamenti pubblici quadruplicati rispetto a quando furono aboliti dal referendum... “Rimborsi” elettorali 180 volte più alti delle spese sostenute... Organici di presidenza nelle regioni più “virtuose" moltiplicati per tredici volte in venti anni...Province che continuano ad aumentare nonostante da decenni siano considerate inutili... Indennità impazzite al punto che il sindaco di un paese aostano di 91 abitanti può guadagnare quanto il collega di una città di 249mila... Candidati “trombati” consolati con 5 buste paga»...E poi, a costi (o pesi, se si preferisce) stratosferici, consorzi intercomunali per lo smaltimento dei rifiuti e civiche accademie musicali istituite allo stretto fine di assumere e stipendiare parenti ed amici...Caterve di insignificanti “opere pubbliche”, che non servono a nessuno e che subito si scassano, costruite (dalle solite ditte) per doverosamente ringraziare gli elettori “vicini” e tenerli caldi caldi per il prossimo, sempre imminente, nuovo appuntamento in cabina...Incarichi “professionali” a più non posso a presunti esperti di qualche cosa inventata per l’occasione...
Insomma, una dettagliata e “divertente” «denuncia di come una certa politica, o meglio la sua caricatura obesa e ingorda, sia diventata una oligarchia insaziabile e abbia allagato l'intera società italiana».
Ma “Che futuro ha un Paese dove la fame di poltrone ha spinto a inventare le comunità montane al livello del mare? Dove conviene fiscalmente regalare soldi a una forza politica piuttosto che ai bambini lebbrosi?”, si chiedono gli autori...