GIUDICI COME PONZIO PILATO


Rinviata dal tribunale di Napoli la decisione in merito alla chiusura della discarica Lo Uttaro.
Intanto, centinaia di camion continuano a sversare per cercare di riempire il “fosso” prima della sentenza...

Quello che temevano le associazioni ed i comitati ambientalisti si è puntualmente verificato. La sentenza sulla conferma o meno della chiusura della Uttaro non si avrà prima della prossima settimana. Esultano il Commissario per l’Emergenza Rifiuti, il sindaco di Caserta ed il presidente dell’amministrazione provinciale, che avranno così altro tempo a disposizione per riempire il sito di ulteriori veleni. Intanto, non si riesce più a tenere il conto dei camion che entrano ed escono dalla discarica: il ritmo è elevatissimo. Il fossato potrebbe colmarsi prima che esca la sentenza dei giudici. Allora sì che potrà esserne decretata la definitiva chiusura... Il dramma, come ha tenuto a sottolineare Lucia Esposito, è che al momento le istituzioni non hanno ancora trovato una valida alternativa, come, invece, avrebbero dovuto fare. Il paradosso, ha sottolineato la capogruppo della Margherita, è che in tale situazione saremo costretti a tenerci per strada la nostra immondizia. Insomma, il problema non viene affrontato come dovrebbe. I giudici di Napoli se ne sono lavate le mani, pilatescamente non hanno voluto prendere una decisione che era fin troppo chiara, addirittura lapalissiana. Non c’è stato bisogno, ha informato il professore Nicola Tiscione, che doveva essere ascoltato come testo, dell’audizione di nessun testimone, tanto era chiara la vicenda. D’altra parte la dottoressa Fausta Como aveva elencato sette elementi negativi che avevano portato all’ingiunzione di chiusura della Uttaro.

(Nunzio De Pinto )