AGNESE SUL 29 SETTEMBRE: “SARA’ UNA NOTTE DI FETORI”


La famosa cantautrice-testimonial per la pace impegnata nella lotta contro Lo Uttaro bolla senza mezzi termini i politici casertani e la ridicola no-stop di sabato: «Ma quale “notte” .... questa è una “morte” bianca... C’è solo da provare vergogna! Siete voi i colpevoli del nostro infame destino!»

 

“Ma quale notte bianca. Io proverei solo vergogna”. È stata questa la prima reazione di Agnese Ginocchio, rappresentante provinciale del movimento della Pace, sulla prossima notte bianca che si svolgerà a Caserta proprio nel  giorno in cui anche i comitati emergenza rifiuti si mobiliteranno per l'ennesima manifestazione di protesta contro la discarica illecita ed inquinante dello Uttaro.

Il suo rammarico è forte perché il 29 settembre la grande star del folk e della pace non sarà a Caserta, essendo impegnata, come artista e testimonial per la pace, nell’importantissimo VI Festival Internazionale delle Culture che si svolgerà a L’Aquila. 

«Non sarò a sfilare con gli amici di Caserta»  -ci riferisce l’autrice della notissima canzone “Fermate il Mostro”-   «ma dal palco della città abruzzese de L'Aquila, città per la Pace, lancerò il mio messaggio di sostegno ai comitati della mia provincia, facendo conoscere fuori regione e a tutti l'enorme disastro ambientale che si sta perpetrando sul nostro territorio, disastro sanitario e umano. La salute dei cittadini é in pericolo e presto tutti potrebbero ammalarsi».

«Il prezzo del potere»  -dice poi rivolta ai politici casertani-  «vi ha fatto dimenticare la prima cosa da tutelare: la Vita. Siete colpevoli di reato perchè avete violato tutti i diritti umani. Ma quale notte bianca a Caserta? Cosa c'è da festeggiare la notte ...questa è morte bianca, altrochè! Vergogna! Già, perchè state conducendo i vostri cittadini tutti a questo terribile ed ingiusto destino. Scapperanno via i turisti quando assisteranno in diretta allo spettacolo degli enormi cumuli di rifiuti sparsi lungo le strade e ai miasmi provenienti da Lo Uttaro. Beh, forse farete in modo di ripulire tutto per la grande festa, coprendo così anche le vostre colpe. Ma di certo non potrete coprire gli odori nauseabondi provenienti dalla discarica maledetta ed illecita de Lo Uttaro. Quello è un veleno più forte del vostro potere. Ma quale festa, se illecite sono state e sono tutte le vostre azioni? Fatevi l'esame di coscienza!».

Impossibile non essere con Agnese. La sua è una battaglia per la vita di duecentomila cittadini. Compresi quelli che, temerariamente e forse con un pizzico di incoscienza, sfideranno i fetori di una come tutte le “nostre” notti per viverla fino in fondo... Per capire fino a che punto si può veramente morire.

nicolaciaramella