“SIG. PREFETTO, CI AIUTI LEI!”


In una dettagliata lettera aperta, il ComER chiede all’alto funzionario di sostituirsi all’ “inerte” amministrazione comunale e di realizzare la discarica regionale proposta dal prof. De Medici. Chieste le dimissioni di De Franciscis, Petteruti, Del Rosso e del gruppo tecnico del Commissariato.


Nel corso dell’assemblea pubblica organizzata dal Comitato Emergenza Rifiuti lo scorso 3 gennaio, i cittadini, le associazioni e i movimenti presenti hanno elaborato e approvato il seguente documento che è stato trasmesso al dr. Ezio Monaco (nella foto), prefetto di Caserta:

«L’undici Novembre 2006 il sindaco di Caserta firmava con il Commissario p.t. per l’emergenza rifiuti in Campania un protocollo d’intesa per l’apertura della discarica illegale e pericolosa di Lo Uttaro, barattando un danno prevedibile e irreversibile alla salute pubblica e all’ambiente con la rimozione dei rifiuti giacenti nel sito di trasferenza e di stoccaggio e una quota di ristoro.

Dall’accordo siglato l’unico risultato ottenuto è stato quello di aver permesso il conferimento nella discarica provinciale di circa 200.000 mc di rifiuti (anche pericolosi) provenienti da tutta la Regione e una decisa opposizione della popolazione e della società civile nel suo complesso.

Era scontato che in uno stato dichiarato di piena emergenza in cui le soluzioni affacciate sono solo discariche e siti di stoccaggio, il commissariato non avendo dove collocare i rifiuti giacenti nel territorio casertano, sarebbe stato inadempiente. Si potrebbe dedurre, a questo punto, che l’Amministrazione comunale ha peccato di ingenuità caratterizzata anche da una colpevole inerzia mascherata nella tardiva quanto inutile e imprecisa ordinanza sindacale di chiusura de Lo Uttaro.

Oggi, purtroppo, si sta verificando quello che avevamo previsto e preavvertito visto che per mesi Lo Uttaro ha rappresentato l’unico rimedio alla cosiddetta “emergenza rifiuti” non avendo le istituzioni e, prima fra tutte, l’Amministrazione Provinciale che aveva avuto l’incarico di predisporre il Piano dei rifiuti per la Provincia di Caserta, adottato alcun provvedimento, neanche l’indicazione di siti per discariche.

Allo stato attuale centinaia di tonnellate di immondizia invadono le strade cittadine e il Commissario di governo si è rivolto anche al sindaco di Caserta invitandolo a trovare una soluzione per stoccare i rifiuti sversati per le strade e non solo. L’aver richiesto il dissequestro del sito di stoccaggio della SACE  e dell’ex sito di trasferenza di Lo Uttaro rappresenta una totale mancanza di rispetto verso quanti, in questo lungo anno, hanno cercato di battersi per la legalità e la trasparenza, mentre esistono siti ove sarebbe possibile in tutta legalità stoccare i rifiuti urbani prodotti. Ma come è ben noto, la soluzione non è certo quella proposta dal Prefetto Pansa e, invece, quella più volte affacciata dall’Università di Napoli Federico II per una discarica regionale della durata di almeno 36 mesi affinché gli enti locali si attrezzino con il piano provinciale e con gli impianti. Altre soluzioni non esistono!

Lo stato in cui versa la città impone premura e misure rigorose onde evitare ulteriori e gravi danni alla salute pubblica e all’ambiente. Nulla però sta facendo l’Amministrazione comunale in via preventiva e allo scopo di scongiurare almeno l’incendio dei rifiuti ed evitare la chiusura delle scuole e dei mercati rionali.

Chiediamo che si adottino misure di sicurezza sanitaria e dell’incolumità alle persone e alle cose. Crediamo che occorra un monitoraggio che possa prevenire i problemi.

Chiediamo, inoltre, che si informino i cittadini, invitandoli a favorire determinate regole comportamentali nell’interesse comune.

E’ fondamentale, a questo punto, non tardare oltre una prima differenziazione di secco–umido dei rifiuti urbani e partire dalle attività commerciali, impiantando ogni attività in ordine al sistema operativo sulla tecnica proposta.

Considerato, infine, che l’apertura di siti di stoccaggio, sparsi sul territorio provinciale quanto regionale costituirebbe un pericolo certo all’ambiente e soprattutto alle falde freatiche, chiediamo alla E.V. nella qualità, essendo venute meno le prerogative del sindaco, autodelegittimatosi dall’inerzia della sua amministrazione:

1.      di far propria la proposta del Prof. Dè Medici dell’Università Federico II di Napoli di realizzare una discarica regionale per 36 mesi in uno dei cinque comprensori già individuati;

2.      di chiedere al Commissario di governo per l’emergenza rifiuti in Campania di riprendere la proposta sopra evidenziata, già accolta e poi “misteriosamente accantonata” dal commissario p.t. dr. Bertolaso;

3.      di revocare la disposizione che obbliga i comuni a realizzare siti di stoccaggio;

4.      di provvedere alla costruzione della discarica in questione, i cui tempi di realizzazione, così come dichiarato dal citato prof. Dè Medici, si aggirano in circa 4-5 settimane.

CHIEDIAMO, INOLTRE ALLA E.V.

A)                che attraverso la Protezione civile si provveda ad un continuo controllo e monitoraggio dei cumuli di rifiuti sparsi a centinaia nel territorio comunale sia assicurando un costante inumidimento dei cumuli per prevenire gli incendi, sia attraverso lo spargimento sugli stessi di calce per abbattere gli odori e disinfestare l’area. Tutto ciò in attesa di stoccare i rifiuti in aree idonee e attrezzate secondo norma e secondo le direttive del si. Commissario di governo;

B)                di richiedere all’A.P. con ogni consentita urgenza, la presentazione al confronto pubblico e istituzionale la proposta di Piano Provinciale dei rifiuti di cui al punto 5 del citato protocollo d’intesa;

C)                di far propria la proposta dell’Università Federico II di Napoli, elaborata dal professore Dè Medici allo scopo di realizzare in uno dei 5 comprensori individuati una discarica anche di livello regionale nell’attesa che siano approvati i piani provinciali dei rifiuti e reingegnerizzati i 7 ex CDR in TMB;

CHIEDIAMO

-                     le dimissioni dell’assessore Del Rosso per manifesta incapacità nella gestione del settore ecologia della città ad iniziare dal nuovo appalto dei servizi di igiene urbana, alla raccolta differenziata, alla prevenzione dei problemi sanitari e di sicurezza generati dalla cosiddetta emergenza;

-                     le dimissioni dell’ing. Petteruti a sindaco di C, che con la sottoscrizione del protocollo d’intesa e con l’immobilismo della sua amministrazione in campo ambientale, ha messo in ginocchio la città capoluogo e procurato un vero e proprio disastro sanitario;

-                     le dimissioni del Presidente della Provincia, De Franciscis, per evidente incapacità a gestire una gravissima crisi provocata, pur avendo il potere e l’autorizzazione (vedasi protocollo d’intesa citato) a risolvere la problematica attraverso il piano provinciale e l’indicazione per tempo di siti adeguati ove realizzare le nuove discariche;

-                     le dimissioni del Gruppo tecnico del Commissario di governo per evidente e manifesta incapacità a utilizzare anche gli stessi studi, atti e strumenti già in possesso presso il commissariato che avrebbero potuto evitare l’attuale disastro sanitario e ambientale nella regione Campania. Si chiede che tale gruppo sia sostituito da rappresentanti dell’Università, dell’APAT, dell’ENEA, dell’ex Servizio Geologico Nazionale e dell’Istituto Superiore della Sanità».