ANIMA CUORE E ... COERENZA ...


Oramai la questione dei rifiuti è divenuta oggetto di ricorrenti contenziosi e strumentalizzazioni e, come spesso accade quando ci sono troppi galli a cantare, le interpretazioni si sprecano e, conseguentemente, si rischia di defocalizzare le esigenze più stringenti, ossia di non piangere sul latte versato (i come ed i perché suppongo...anzi spero... saranno oggetto di indagini approfondite da parte degli organi competenti) ma di cercare una soluzione coerente, rapida e, per quanto possibile, definitiva.
Tuttavia non mi ha lasciato indifferente il recente comunicato della sezione cittadina del Partito Democratico, di cui riporto i passaggi fondamentali:

“Durante questo lungo e perdurante periodo di emergenza rifiuti il Partito Democratico di San Nicola per senso di responsabilità ha volutamente evitato di soffiare sul fuoco. Abbiamo, pochi giorni fa, proposto, così come sta avvenendo a Caserta, di dare inizio, nonostante l’emergenza, ad una raccolta di rifiuti riciclabili (plastiche, legno, metalli e vetro). Inoltre, i nostri consiglieri comunali hanno depositato la richiesta di convocazione per un consiglio comunale straordinario al fine di deliberare la partenza immediata della raccolta differenziata e provvedere allo scioglimento dell’Unione dei Comuni. Il silenzio e l’ immobilismo dei nostri amministratori ci costringe però a denunciare la totale incapacità del Sindaco e dell’intera giunta a gestire questo triste momento. Da giorni ci sforziamo, senza risultati, di comprendere quali sono i criteri adottati per lo svolgimento del seppur parziale servizio di smaltimento. Appare inspiegabile la chiusura di due scuole cittadine nei cui pressi stazionano cumuli di immondizia mentre altrove si è proceduto a far pulizia in assenza di particolari priorità. Un esempio eclatante di frequente raccolta è rappresentato dai cassonetti ubicati all’incrocio tra viale Italia e via Palermo. Non sarebbe stato più opportuno smaltire partendo dalle vicinanze delle scuole chiuse?Forse la priorità è stata data al luogo di residenza di personaggi influenti? Perché chiudere solo alcuni istituti e lasciare nel completo abbandono gli alunni della scuola materna al parco Rossella? Per esempio, a nostro avviso, avrebbe causato meno danni ordinare l’interruzione delle attività sportive nel complesso di via Fermi, privilegiando la prioritaria pulizia delle zone adiacenti alle scuole. La descritta gestione fallimentare e sregolata del periodo emergenziale, unita alle scelte dissennate dell’Unione dei Comuni richiederebbero le dimissioni immediate del nostro sindaco Pascariello, dell’Assessore alla sanità Martire e dell’Assessore dell’Unione dei Comuni Russo. Perché nella vicina Casagiove è partita la raccolta differenziata mentre a S. Nicola è ancora una chimera? Siamo poco interessati ai precari equilibri politici di questa incapace maggioranza. Vadano a casa gli autori consapevoli di un fallimento da noi preannunciato”.

E’ evidente constatare che la gestione dei rifiuti, di cui preferisco non entrare in merito, non è stata perfetta, in linea con la stragrande maggioranza dei comuni della regione. Questo è un dato di fatto, ed a poco o nulla serve considerare che la nostra Città ha la più alta densità abitativa della provincia per cui, in linea teorica, anche la più alta “densità” di spazzatura da smaltire. Come mio costume preferisco non approfondire i sottili equilibri politici, in particolare quelli legati all’annoso tema dei rifiuti, di cui si è fin troppo discusso risolvendo poco e proponendo ancor meno. Tuttavia, personalmente, suona un po’ stonato qualche passaggio del comunicato del PD la cui valutazione, e lo dico senza falsi moralismi, prescinde dalla collocazione politica degli esponenti, tanto è vero che ne conosco e stimo alcuni dei rappresentanti cittadini.

Suona stonato perché, sempre per assoluta trasparenza, ci si può trovare in accordo sulla talvolta eccepibile gestione dell’emergenza ma, al contempo, risalendo a monte, mi domando tra me e me  in un succedersi incalzante di interrogativi... “il problema è circoscritto esclusivamente alla nostra città e nei comuni facenti parte dell’Unione dei Comuni?”
"Evidentemente no"  -mi rispondo- "E' una emergenza provinciale e regionale. Benissimo, e gli amministratori provinciali e regionali, reali e diretti responsabili del quadro globale che si è venuto a creare, a quale corrente politica fanno capo?"

Preso da questo strano susseguirsi di controversie amletiche, preferisco non andare oltre! Mi permetto soltanto, carissimi amici, di avere qualche ragionevole dubbio sul “poco interesse ai precari equilibri politici di questa incapace maggioranza” di cui si parla nel comunicato. Si, è vero, e lo ribadisco, ci sono state e ci saranno ancora, ahimè, delle pecche nella gestione, ad esempio, dei rifiuti in prossimità dei plessi scolastici, ma mi guarderei bene dal fare scontate ed evidenti considerazioni relative esclusivamente alla punta del “fetido” iceberg senza dare un’occhiata a quello che si nasconde sotto il pelo dell’acqua marcia... La coerenza, e consentitemi, parlo di quella lontana dai giochi di palazzo, imporrebbe una reale analisi delle responsabilità effettive e delle conseguenti serie prese di posizione, in primis rispetto ai vertici provinciali e regionali, prescindendo dai colori politici; poi, a valle di queste considerazioni, avrebbe una parvenza di logicità andare nella  “scazzetta”... Traduco: “estrapolare il caso particolare dal contesto globale”... giudicando la non ottimale gestione locale della faccenda.

Allora, cari amici del PD... anima cuore e ...coerenza ... che vadano pure a casa i responsabili comunali gestori dell’emergenza, ma che ne pensate di mandare, in concomitanza, da qualche altra parte gli amministratori provinciali e regionali artefici e responsabili diretti della singolare condizione che stiamo vivendo?

Domenico (Mimmo) Tranquillo, 28 anni, sannicolese "doc"; laureato in Ingegneria Aerospaziale, lavora come ricercatore presso una importante multinazionale. Socio fondatore ed ex presidente dell' ACTIA (Associazione Culturale e Tecnica di Ingegneri ed Architetti), ama impegnarsi anche nel campo delle attività socio-culturali con un occhio sempre attento alle problematiche della sua città. Per il Corriere è un gradito ritorno, dopo il brillante esordio del 1996, all'età di appena diciassette anni, quando fondò questa rubrica che oggi, con rinnovato entusiasmo, ha deciso di riprendere.


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