CIP6: “UNA VERGOGNA TUTTA ITALIANA!”


Per il WWFf la firma dell'ordinanza per garantire gli incentivi ai termovalorizzatori in Campania è “l’
ennesimo colpo basso ad una popolazione esasperata


Riceviamo e pubblichiamo questo importante comunicato diramato dalla sezione di Caserta del WWF Italia, di per se esplicativo di una delle “questioni” più discusse in tema di cosiddetto “sviluppo sostenibile”.

«Con la firma dell'ordinanza per garantire gli incentivi Cip6 ai “termovalorizzatori” in Campania è stato inferto l’ennesimo colpo basso ad una popolazione esasperata, che soffre della mancanza cronica di strategie e progettualità in materia di rifiuti e che continua a pagare, ogni giorno, con la propria salute e la negazione manifesta dei propri diritti, la presunta mancanza di soluzioni adeguate.
Tutto solo per favorire il ricorso a meccanismi che privilegiano gli interessi di una lobby imprenditoriale e di politici che hanno ignorato volontariamente i diritti di tutti i cittadini italiani.
La Campania è una Regione che produce circa 485 kg di rifiuti a persona, poco più del Veneto e come il Trentino-Alto Adige, considerate fra le Regioni più virtuose d’Italia in materia di gestione dei rifiuti, e malgrado ciò ogni cittadino campano, a fronte di nessun servizio reso, ha dovuto pagare per questa gestione disastrosa ben 101 €/anno, fra le tariffe più alte d’Italia.
All'indomani della fallita gara d'appalto per la realizzazione dell'impianto di Acerra, per il quale erano in corsa Asm (A2A) e la francese Veolia, l’ultimo capitolo della vicenda rifiuti in Campania troverebbe il suo epilogo nella trattativa privata tra gli attori interessati e il Commissario De Gennaro: ancora una volta, i contributi dei cittadini, soldi pubblici in una "procedura di trattativa privata", senza che la popolazione sia sufficientemente informata sui meccanismi e sulla reale destinazione dei finanziamenti.
Dal 1992 il Cip 6 preleva dalle tasche degli italiani, attraverso le bollette elettriche, una quota che va dall’8 al 10%. Il meccanismo di incentivazione del CIP6 in Italia, piuttosto che sostenere le fonti rinnovabili ha premiato le “fonti assimiliate” che tutto sono fuorché rinnovabili e pulite. Sotto la dicitura di fonti assimilate vanno i rifiuti indifferenziati, gli scarti di raffineria, i prodotti petroliferi, ecc. Si è venuto a creare così un meccanismo perverso e ingiusto che ha semplicemente sottratto ingenti risorse economiche ai contribuenti. 
Da 16 anni, circa l’80% dei soldi che gli italiani hanno pagato, pensando di finanziare le rinnovabili, hanno piuttosto alimentato una truffa ai danni dei cittadini e dello sviluppo sostenibile.
In un paese civile, dove dovrebbe regnare lo Stato di diritto, un meccanismo illegittimo  e vergognoso come il CIP6 andrebbe abolito, a favore di sistemi più virtuosi quali certificati bianchi per le raccolte differenziate, e meccanismi in “conto energia” da destinare alle fonti energetiche rinnovabili vere e sostenibili. Roma, 01 febbraio 2008 WWF Italia ufficio stampa».