Fuori dal tunnel con la "forza" di Mario

"...Ora sono un ragazzo libero...che è tornato ad amare la vita..."

“Egregio Direttore,

Le invio una lettera in cui descrivo la mia esperienza su droghe ed i risultati ottenuti grazie al programma Narconon. Chiedo la Sua disponibilità a leggerlo ed a pubblicarlo sul Suo giornale. In attesa di un Suo riscontro, l’ occasione mi è gradita per porgerLe cordiali saluti.

Mi chiamo Mario e vorrei, con questa lettera, riuscire a far capire ad altri ragazzi che si può uscire dall' incubo della droga ed indicare loro la strada giusta ed efficace per uscire dalla tossicodipendenza.

La mia vita era un vero e proprio calvario. Il solo pensiero di dovermi alzare dal letto la mattina ed affrontare la giornata, che per me era diventata impossibile e colma di difficoltà..., faceva sì che io restassi a letto oppresso dai sensi di colpa, arrabbiato con tutto e con tutti.

Il mio unico scopo era quello di sconvolgermi, di non pensare per non vedere la pessima situazione in cui mi trovavo e che giorno dopo giorno mi distruggeva. Prima di tutto per me c' era la droga, qualsiasi tipo di droga, accompagnata da psicofarmaci e da alcool in modo tale da formare un cocktail micidiale per ottenere quella che per me era la felicità...: uno stato d' incoscienza che mi metteva in condizione solo di combinare guai a me stesso ed a chi aveva la sfortuna di essermi vicino.

Quello che all' inizio era un divertimento alla fine si era trasformato in una vera e propria disperazione senza che io me ne rendessi minimamente conto.

Negli ultimi tempi non mi divertivo nemmeno più a sballarmi, anzi il più delle volte divenivo più triste di quello che ero già..., ma ormai ero pienamente intrappolato nel tunnel delle droghe.

Tutto questo fino a quando mio padre mi fece vedere un volantino, trovato in un negozio, del centro Narconon Astore. Per farlo felice, andai a fare un colloquio.

Arrivai al centro ed incontrai il direttore, che iniziò a spiegarmi lo svolgimento del programma. Mi parlò delle saune e dei corsi didattici che avrei seguito per andare a capire cosa mi aveva portato a far uso di droghe. Più ­lui parlava e più io vedevo la soluzione ai miei problemi; difficile da spiegare quella sensazione, ma da subito non ebbi dubbi che quella era la strada per uscire definitivamente dal tunnel.

Tornai a casa, feci i bagagli e lo stesso giorno tornai al centro per iniziare il programma. Giorno dopo giorno mi rendevo conto di migliorare; mi affascinava tutto ciò e potevo toccare con mano i cambiamenti positivi di cui mi aveva parlato il direttore durante il primo colloquio; il tempo passava e la speranza di cambiare definitivamente vita diventava certezza.

Si creò una vera e propria famiglia con gli altri studenti ed i ragazzi dello staff ed è incredibile come in così poco tempo si possono creare dei rapporti splendidi con persone che non conoscevi.

Ora, grazie al programma Narconon, sono un ragazzo libero dalle droghe che ha ritrovato completamente le sue capacità... ed abilità..., ma che soprattutto è tornato ad amare la vita, ad avere il desiderio di affrontare le giornate, di svegliarsi la mattina con la voglia di fare cose costruttive per me e per chi mi circonda.

Voglio ringraziare di cuore tutto lo staff del centro Astore  di Novilara e voglio dire ai ragazzi che hanno problemi di droga di telefonare al n° 0721-286996 e che si può riuscire senza alcun dubbio a tornare a vivere e ad apprezzare la vita.

(Mario)”

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Tutti coloro che, come gli operatori dell’ Associazione Narconon Astore, contribuiscono a riaccendere la luce della vita in un essere umano in crisi meritano l’ encomio della società civile.

Ma sono fermamente convinto, carissimo Mario, e ti prego di perdonarmi il tono confidenziale che la tua lettera mi ha spontaneamente ispirato, che l’ applauso più fragoroso lo meriti tu. Tu non hai mai perso di vista, in un momento così duro e difficile della tua esistenza, i veri valori per i quali bisogna sempre combattere. Sei stato umile, cosciente di ciò a cui stavi rinunciando, ma soprattutto hai avuto fede in chi ha cercato di tenderti una mano. Solo un uomo forte ed intelligente, come tu sei, poteva accorgersi che stava sbagliando. Sì, Mario, la tua umiltà e la tua intelligenza ti faranno grande, ne sono convinto, e tutti beneficeranno della tua riacquistata voglia di costruire: dalla tua famiglia agli amici, dagli sfortunati che stanno lottando alle istituzioni che si prodigano. Tutti dobbiamo dirti grazie, perché sei riuscito a non abbandonarci.

Intanto, se ti fa piacere, il portale del Corriere è a disposizione tua e di tutti coloro che ti hanno aiutato. I vostri contributi godranno sempre di particolari privilegi.

Ti abbraccio.

Nicola Ciaramella