GINOCCHIO: “ED ORA, TUTTI VIA!”


L’autrice di “Fermate il Mostro” esprime la propria soddisfazione per lo scampato Uttaro-bis e lancia un appello...

«Siamo enormemente soddisfatti per la decisione del commissario emergenza rifiuti De Gennaro, che, finalmente di fronte all'evidenza dei fatti, é stato sincero ad ammettere che la gente aveva ragione a protestare, perché realmente la discarica Lo Uttaro non presentava le norme di sicurezza e quindi andava del tutto bocciata l'ipotesi di riapertura della stessa».
Ad affermarlo è la pacifista Agnese Ginocchio, membro dei comitati ambientalisti, ma soprattutto compositrice-esecutrice delle famosissime canzoni “Fermate il Mostro” e “Colomba bianca insanguinata”, autentici capolavori di arte musico-letteraria, che attraverso i loro lancinanti messaggi hanno animato la campagna in atto da oltre un anno per la salvaguardia dell’ambiente casertano.

«Alla luce dei provvedimenti commissariali» -continua lo sfogo-  «i comitati hanno avuto pienamente ragione a protestare contro i nostri politici che in questa situazione non sono stati capaci di alzare la voce e di schierarsi dalla parte della vita, anzi, non hanno esitato a puntare il dito ed a voltare le spalle ai loro concittadini, a usare atteggiamenti ambigui e di omertà, a dare ed a chiamare terroristi, estremisti, pazzi ed altro gente perbene, fra cui competenti ed esperti nel settore ambiente, professori, medici, scienziati, esponenti di associazioni, movimenti, della società civile e della chiesa. Se costoro hanno manifestato lo hanno fatto con l'unico obiettivo di difendere il diritto alla salute che in questo caso era stato enormemente compromesso perché l'apertura di una discarica intorno a una conurbazione di 200.000 abitanti é stato un vero atto di illegalità, attentato e genocidio alla vita stessa».

«E meno male che i nostri rappresentanti politici hanno tanto di laurea in medicina... Ma quale sanità?» -si chiede Ginocchio-  «Non i politici, bensì  solo ed unicamente i comitati hanno dimostrato di possedere responsabilità, militanza e cittadinanza attiva, responsabilità per la difesa del bene comune».

Appello finale, coraggioso ed incisivo come il pluriennale impegno della più grande “musicista della pace” italiana: «Cari politici che ci rappresentate, ora basta con i vostri bla bla bla... Fatevi l'esame di coscienza. Chi ha scandalizzato abbia almeno la decenza ed il coraggio di rassegnare con umiltà le proprie dimissioni e di andarsene a casa per incompetenza sia nel gestire che nell' avere a cuore la salute della propria gente e del proprio territorio".

nc