“5.000 EURO A FAMIGLIA!”

Tempi cupi per gli enti locali: si profila un maxi risarcimento per i danni causati dall’emergenza rifiuti. Centomila i ricorsi sinora presentati.


Sono circa centomila le azioni di risarcimento danni per l'emergenza rifiuti avviate in Campania. Le richieste di rimborso, presentate da singoli cittadini e da imprese, si riferiscono non solo a problemi di salute derivanti dall'emergenza ambientale, ma riguardano anche i mancati introiti per attività commerciali e turistiche e rimborsi per le spese sostenute da interventi di bonifica.
E' solo la punta di un iceberg che rischia di affondare i già disastrati bilanci degli enti locali. Alle azioni dei singoli utenti, infatti, si affiancano quelle promosse dalle associazioni dei consumatori ed almeno altre duecentomila potenziali richieste in corso di presentazione alle commissioni tributarie per la restituzione di Tarsu e Tia. Inoltre sulla regione Campania e sui singoli comuni pesa la spada di Damocle della class action promossa dal Codacons, qualora fosse senza esito la restituzione delle tasse per lo smaltimento rifiuti. Quest'ultimo, secondo la prevìsione dell'Associazione ammonta a 7 miliardi, ovvero 1.032 euro a famiglia per ognuno degli ultimi cinque anni.
Di 1.000 euro è anche il risarcimento determinato dal Giudice di pace di Casoria dovuto da Ministero dell'Ambiente, Regione Campania e Comune di Casoria per "danni esistenziali, all'immagine, turbamento della qualità della vita e lesione della dignità personale": a ricorrere uno degli oltre novantamila cittadini che si sono rivolti a Noiconsumatori.it. “Ouesta sentenza, con quelle dei Giudici di pace di Napoli - dice Angelo Pisani, legale dell'Associazione - è la prima degli oltre 90mila ricorsi presentati".
A questi si aggiungono le circa duecentomila persone che hanno contattato l'associazione per il ricorso, davanti alle commissioni tributarie, per il rimborso della Tarsu.
Circa cinquemila sono i ricorsi proposti dall'Unione Nazionale Consumatori: "Con il gruppo ‘Avvocati dei diritti' - spiega il coordinatore campano Vincenzo Vitiello - abbiamo diffidato Comune ed Asia a chiedere il pagamento della Tarsu e puntiamo al recupero del 40 per cento dei contributi già versati, oltre ad azioni per i danni derivanti dal disastro ambientale" .
A questi vanno aggiunti altri 5mila ricorsi dei comitati locali.
Punta alla class action il Codacons: "Stiamo raccogliendo le adesioni - spiega Enrico Marchetti, vice presidente nazionale e responsabile della Campania – e abbiamo chiesto 1.032 euro a famiglia per ognuno degli ultimi cinque anni a titolo di pagamento danni e rimborso Tarsu".
In totale, secondo Codacons, fanno 7 miliardi. Se non ci sarà una risposta in tal senso, entro giugno l'Associazione partirà con l'azione di risarcimento collettivo.

(da Noiconsumatori.it)