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martedì 25 aprile 2006
Inno, sapore di eternità
 L’“Inno di San Nicola” attraverso le parole dell’autrice: «Mi hanno spinto l’affetto e le amicizie che mi legano a questa terra». L’omaggio di Nicola Ciaramella: «L’inno è e sarà sempre sul sito internet del Corriere. Chissà, forse un giorno tutti lo canteremo...».

«L’inno è stato composto il 25 gennaio 2006 alle quattro del mattino. Ho dovuto alzarmi per forza, perché i versi mi si accavallavano nella mente e ho avuto paura di non ricordarli, se non li avessi fissato subito sulla carta. Non è la prima volta che mi capita. Ho scritto, conservato e talvolta strappato molte poesie e canzoni. Queste ultime le ho sempre canticchiato tra me e me e non ho mai pensato di farle musicare o di renderle pubbliche. Forse, anche con l’inno sarebbe successo la stessa cosa, se non l’avessi fatto leggere al maestro Damiano. Più di una volta egli mi aveva espresso questo “pensiero” di comporre un inno, ma io sinceramente, presa da mille cose, non mi ci sono mai dedicato con convinzione. Poi, all’improvviso, l’ispirazione. Il maestro mi ha subito tolto di mano il testo ed in pochi giorni ha provveduto a musicarlo. Sempre sotto la sua spinta, ho trovato il coraggio di comunicare all’amministrazione questa cosa e ho chiesto di darmi una mano per organizzare la presentazione ufficiale. Esattamente dopo due mesi, il 25 marzo, l’inno veniva proposto per la prima volta alla cittadinanza nella maestosa chiesa di Santa Maria degli Angeli.
Mi diletto a comporre poesie dai lontani miei sedici anni, ma i versi dell’inno li ho scritti di getto, non li ho neanche corretti. E’ vero, ci sono delle imperfezioni nella metrica, non ho avuto il tempo materiale per sistemarle, ma non m’importa più di tanto. Volevo assolutamente approfittare di “Cecilia delle Grazie” per presentarlo ufficialmente ai cittadini di San Nicola. E ci sono riuscita, con l’aiuto di tutti. Ho scritto quest’inno spinta dall’affetto che ho per tutto ciò che di buono c’è in questo paese e per gli amici sinceri che mi sono stati sempre vicini. Ma...l’ho fatta veramente grossa! Non sono affatto famosa, ci mancherebbe, ma già adesso la gente mi ferma per strada, mi chiede un pensiero e un autografo sul libretto che ho fatto stampare e mi ringrazia per quello che ho fatto. La serata della presentazione mi è sembrata un sogno. Ho vissuto questa esperienza come il giorno della laurea e quello del matrimonio. Stonata, frastornata, felice e tra le lacrime che uscivano da sole. Ma un caro pensiero sento di dedicarlo ai miei genitori e in particolare a mio padre, che non c’è più. A lui devo l’amore per la patria e per la terra d’origine. Ha combattuto nella II guerra mondiale, in Marina, e non mancava occasione per cantare l’inno d’Italia con la mano sul cuore. Ancora piccola, mi portava, il 4 novembre, al Milite Ignoto e alle Fosse Ardeatine e ho visitato spesso il Foro Imperiale, il Colosseo e le maestose chiese di Roma. Spesso mi disegnava il golfo di Napoli, la sua città natìa. Aveva un cuore grande e si commuoveva facilmente. Sono come lui.
Un saluto ed un abbraccio affettuoso, infine, all’amico Nicola Ciaramella, che ha voluto immortalare questi miei momenti e queste mie considerazioni sul Corriere di San Nicola, sul cui sito, come mi ha promesso, si potrà sempre ascoltare l’Inno di San Nicola. Grazie di cuore».

Anna Massa


Laureata nel ’73 in lettere moderne, l’autrice dei versi Anna Massa (che è coniugata con la Medaglia d’Oro dell’Ordine dei Commercialisti, dr. Nicola Nigro) ha insegnato nelle scuole medie inferiori e superiori prima di accedere al Comune nel 1980. E’ attualmente dirigente del settore Cultura e Popolazione (comprendente, tra l’altro, l’Ufficio Relazioni con il pubblico, il servizio Informagiovani, la Biblioteca comunale e il Museo contadino), nonché responsabile amministrativo dell’Accademia musicale “Toscanini".




Francesco Damiano
, maestro di violino, compositore e direttore d’orchestra, è l’autore della partitura dell’inno. E’, attualmente, il direttore dell’Accademia musicale “Toscanini”. Ha diretto, il 25 marzo 2006, la prima esecuzione dell’Inno di San Nicola avvalendosi delle prestazioni dell’Orchestra “Strauss” e del coro della “Toscanini” con la partecipazione straordinaria dei soprani Grazia Ricciardi, Rosa Francescone e Rosa Feola, nonché dei tenori Luigi Ricciardi, Luca Luppoli e Giacomo Mosca.






  
Il sindaco premia Anna Massa e Franco Damiano. Pascariello è stato il principale sponsor della meritoria iniziativa entrata nella storia della nostra città


Certo, Anna! Promessa mantenuta! L’inno di San Nicola la Strada sarà, da oggi, ascoltabile per l’eternità sul sito del Corriere di San Nicola. Così come è stato eseguito per la prima volta in quel magico 25 marzo 2006. Nella viva speranza che, un giorno, tutti i sannicolesi potranno impararlo e cantarlo. Sono consapevole che questo mio piccolo omaggio non è certamente all’altezza di quanto si debba fare per celebrare un evento del genere, ma, credimi, non potevo fare altro per ringraziare una grande artista come te, che “sente” la “nostra” città: vivendola tutti i giorni, osservandola in tutta la sua evoluzione storica e sociale e, soprattutto, amandola. Sì, amandola fino allo spasimo! Perché solo se si ama si può piangere di gioia. Grazie, Anna!

Nicola Ciaramella


TUTTI I VERSI DELL’INNO

I

Di Calatia le mura ancora qua
Quanta storia ha questa mia città
L'attraversa
l'Appia che si sa
Da Roma a Brindisi
son secoli che va.
Di tufo è fatta
E del sudore
Dei nostri Padri
E di libertà.
Di tufo è fatta
E del sudore Dei nostri Padri
E di libertà.

San Nicola
Sei la mia città
Aranci, rose
profumo di lillà,
se mai un giorno
ti lascerò
nel cuore sempre
ti porterò!

II 

Un tempo suolo di dame e cavalieri
Aperto sempre a tutti gli stranieri
Vanta fontane,
palazzi, piazze, chiese
Vicina è Napoli
ed ogni bel paese.
Vanta "gioielli "
del Vanvitelli
e dal Vialone
Caserta è là.
Vanta “gioielli”
Del Vanvitelli
E dal Vialone
Caserta è là.

III

Gli alti pioppi e l'uva fragolina
La verde canapa e la vita contadina
Son cose semplici
di un mondo che
Seppe piegare
l'anima di un re.
Da queste strade
da questi luoghi
Persone illustri
E notorietà.
Da queste strade
da questi luoghi      
Persone illustri
E notorietà.

IV

A te Città, noi figli inneggiamo
Sempre per te, alfin ci batteremo
Ed ogni dì
più bella tu sarai
dal tuo pennone
sì sventolerai.
Nelle tue Ville
Tra balli e canti
quanto sapore
di eternità.
Nelle tue Ville
Tra balli e canti
quanto sapore
di eternità.

(testo di Anna Massa)