DIFFERENZIATA E BONIFICA LOUTTARO, “TUTTI INADEMPIENTI!”


Doppia denuncia del ComER per la mancata attuazione dei provvedimenti previsti dal governo per il ripristino ambientale


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AL COMMISSARIO DI GOVERNO PER L’EMERGENZA RIFIUITI IN CAMPANIA Dott.  Gianni De Gennaro, ALL’ASSESSORE ALL’AMBIENTE DELLA REGIONE CAMPANIA Dott. Walter Canapini, AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI CASERTA Dott. Alessandro De Franciscis.

Oggetto: mancata attuazione raccolta differenziata.

In relazione al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3639 dell’11 gennaio del 2008, in cui all’articolo 4, si disponeva l’obbligo per i comuni della Campania di redigere per il 11 Marzo un piano della raccolta differenziata  dei rifiuti  e di attuarla per il giorno 11 Aprile, le sottoscritte associazioni presentano istanza di denuncia per la mancata attuazione della norma. Malgrado la consolidata consapevolezza che l’emergenza non può essere ridotta alla drammatica ricerca di discariche, non si evidenzia un consequenziale quanto dovuto adempimento degli obblighi giuridici da parte del Comune di Caserta. Pur in presenza di una articolata normativa di riferimento, che prende le mosse dal Dlgvo n. 22 del 5 febbraio 1997 fino ad arrivare agli ultimi provvedimenti, si stigmatizza la volontà manifesta del Comune di Caserta di  eludere ogni sforzo teso ad un  autentico ciclo integrato del rifiuto.
Il piano licenziato per la raccolta differenziata con delibera di G.C. N. 70 del 14/02/08  è in realtà assolutamente inadeguato oltrechè viziato nella forma e nella sostanza. Infatti nella delibera non risulta alcun piano ma vi è solo un rinvio ad una “relazione tecnica“ che è un semplice riassunto di quanto intrapreso nel tempo dal comune in maniera scoordinata. Un mero excursus di cronaca amministrativa che arriva ai giorni nostri e parla dell’appalto ancora in fieri e chiude con l’acquisto dei container usati per l’ammasso sommario dell’immondizia. L’attuale fase transitoria di raccolta dei rifiuti, definita pur come differenziata, rappresenta di fatto un mero convogliamento in discarica di tutto quanto conferito dai cittadini nei 14 contenitori piazzati nei 7 punti dell’area urbana. Infatti il sistema di raccolta rifiuti adottato a Caserta , esclusa l’isola ecologica di via Talamonti, è un venir meno a tutte le esigenze conclamate di intraprendere la via della differenziazione e del riciclo. In questa linea di condotta  che mantiene le pecche ed i vizi di una antica gestione fallimentare si continua a rinviare la creazione di tre isole ecologiche comunali, per le quali pure sono state stanziate cifre considerevoli. Infine, per rimanere alla prospettiva delineata dall’ente comunale per il futuro, rispetto alla raccolta differenziata, il piano individua ufficialmente la data di inizio per il mese di maggio, in evidente contrasto con il termine posto dal Decreto del P.C. dell’11 Gennaio 2008.
Tutto quanto descritto delinea una evidente e manifesta condotta illegittima,  persistente a mantenere Caserta in un pericoloso stato d’emergenza. Un piano non adeguato, il differimento annunciato dei termini per l’inizio di una raccolta autenticamente differenziata, il mancato allestimento di isole ecologiche, sono di per se elementi tali da introdurre un commissariamento ad acta per il settore ambiente.
Per quanto motivato i sottoscritti chiedono i consequenziali interventi delle autorità.
Caserta 9 Aprile 2008
COMITATO CITTADINI CASERTANI
COMITATO EMERGENZA RIFIUTI»



« Al Commissario Straordinario per l’emergenza rifiuti in Campania Prefetto Gianni De Gennaro, Al Commissario di governo per l’emergenza bonifiche e tutela delle acque nella Regione Campania Dott. Massimo Menegozzo, Al Presidente della Provincia di Caserta Dott. Sandro De Franciscis, Al Sindaco di Caserta Ing. Nicodemo Petteruti.

Oggetto: Area Lo Uttaro - Richiesta di interventi di
messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale.

A distanza di ben 17 mesi dal Protocollo d’Intesa dell’11 novembre 2006 tra il Commissario straordinario per l’emergenza rifiuti Guido Bertolaso, il Presidente della Provincia di Caserta Sandro De Franciscis e il Sindaco di Caserta Nicodemo Petteruti, che ha consentito, in contrasto con la normativa in materia, l’utilizzazione del sito di Lo Uttaro nel Comune di Caserta come ennesima discarica per lo smaltimento di rifiuti, in una zona già interessata dalla presenza di altre discariche per una volumetria complessiva stimabile attorno ai 6.000.000 di mc, e nonostante due provvedimenti della magistratura civile e penale che il 20 novembre 2007 ne hanno disposto la chiusura per palese illegittimità ed inadeguatezza sotto il profilo ambientale, l’area in questione, continua a rappresentare, in assenza di qualsivoglia intervento di messa in sicurezza, monitoraggio e bonifica, una zona caratterizzata da un elevatissimo inquinamento delle matrici ambientali, che, secondo quanto riportato nella relazione del CTU incaricato dal Tribunale di Napoli Prof. De Rosa, “costituisce sin dagli anni ’90, nel suo complesso, una fonte di rischio per la salute pubblica” delle 200.000 persone che vivono nei dintorni.

Un vero “pozzo di veleni”, secondo quanto affermato il 18 febbraio 2008 dal Prefetto De Gennaro  dopo aver letto il risultato delle analisi fatte realizzare nello stesso mese di febbraio sul sito in questione; una “bomba chimica” come, invece, l’ha definita il Presidente della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti Sen. Roberto Barbieri nel corso della trasmissione televisiva “Annovero” del 21/02 u.s.

La preoccupazione per la salute umana e per l’inquinamento dell’ambiente non riguarda, però, solo la discarica ubicata nella cava Mastropietro ma anche le aree contigue:

-le altre discariche preesistenti (oltre alla Ecologica Meridionale, la Migliore Carolina e quella del Commissario di governo);

-il sito di stoccaggio (cosiddetto Panettone) sempre in area Lo Uttaro che gli eventi atmosferici del mese di febbraio u.s. hanno scoperchiato del telo in HDPE che lo ricopriva, consentendo la liberazione nell’aria degli effluvi maleodoranti provenienti delle 40.000 tonnellate di rifiuti lì giacenti ormai da anni e facilitando la formazione del percolato e il suo rilascio nel terreno;

-il sito di trasferenza confinante con l’area della discarica che, a parte un modesto intervento di tritovagliatura dei rifiuti (circa 7.000 tonnellate) realizzato nella seconda metà del 2007 non ha subito nessuna apprezzabile riduzione rispetto al volume di rifiuti (circa 30.000 tonnellate) in quel luogo stoccati;

-il nuovo sito di stoccaggio dei rifiuti della città di Caserta realizzato dal Comune, con delibera di giunta di n. 3 del 7 gennaio 2008,  in un capannone dell’area Ex Ucar a poche centinaia di metri dall’area di Lo Uttaro e nelle immediate vicinanze delle abitazioni di Caserta e di San Nicola la strada, attrezzato in tutta fretta presumibilmente in contrasto con le stesse prescrizioni ARPAC e che attualmente ospita circa un paio di migliaia di tonnellate di rifiuti tal quali dalle quali si diffonde un fortissimo puzzo in corrispondenza dell’incremento delle temperature atmosferiche.
Eppure il Commissario di Governo, la Regione Campania e le altre Istituzioni competenti, in aggiunta agli obblighi derivanti dalle leggi in materia ambientale, hanno assunto obblighi precisi in merito alla bonifica delle aree in questione. In particolare:
-l’area della ex Discarica Ecologica Meridionale (comprensiva anche della nuova discarica ubicata nella cava Mastropietro realizzata a seguito del citato protocollo d’intesa) era già stata inserita dalla Regione Campania nel Piano di Bonifica delle aree inquinate pubblicato sul BURC del 9 settembre 2005, per una superficie complessiva contaminata pari a 78.730 mq, tra “i siti di interesse nazionale” da destinare esclusivamente ad operazioni di messa in sicurezza e bonifica a causa dell’elevato livello di inquinamento accertato nelle matrici ambientali;
-il Commissario di Governo si era impegnato, con il Protocollo d’intesa dell’11 novembre 2006, a fronte dell’apertura del sito di discarica, nei confronti  del comune di Caserta: a mettere in sicurezza il medesimo sito di discarica; a smaltire definitivamente rifiuti posti nel sito di stoccaggio provvisorio di Lo Uttaro entro e non oltre sei mesi dalla data di apertura del nuovo sito di discarica (cioè entro il 22 ottobre 2007); a rimuovere i rifiuti solidi urbani giacenti presso il sito di trasferenza di “Lo Uttaro”, a chiudere definitivamente e a mettere in pristino lo stesso sito stesso Uttaro entro e non oltre due mesi dalla data di apertura del nuovo sito di discarica (cioè entro il 22 giugno 2007); ad affidare al Consorzio di bacino A.C.S.A. CE3 la delocalizzazione del sito di trasferenza in altra area del territorio consortile ad esclusione del territorio del comune di Caserta e dei comuni confinanti entro e non oltre quattro mesi dalla data di apertura del sito; ad includere le aree precedentemente elencate nella lista dei siti di interesse regionale e nazionale da bonificare, da sottoporre al Commissario delegato per la tutela delle acque e per le bonifiche della regione Campania;
e nei confronti della Provincia di Caserta: a reperire i fondi necessari alla esecuzione delle attività urgenti per la messa in sicurezza dei suddetti siti di stoccaggio; ad affidare ad un soggetto esecutore la realizzazione dei detti interventi;
-il sito dell’Ex Ucar, poi, doveva costituire un rimedio del tutto provvisorio, per quanto inadeguato, a fronte dell’impossibilità temporanea da parte del Comune di Caserta di conferire i rifiuti prodotti nell’ambito cittadino presso l’impianto di CDR di Santa Maria Capua Vetere, mentre invece tale sito viene utilizzato tutt’oggi per operazioni di stoccaggio di rifiuti in assenza della situazione di eccezionale emergenza che ne aveva giustificato l’apertura;
Nessuno di questi obblighi è stato ad oggi rispettato.
Eppure nella Relazione del 19 dicembre 2007 la Commissione Parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, con riferimento al tema delle discariche, sottolinea ancora una volta come esso debba essere affrontato in stretta connessione con il programma delle bonifiche, che va realizzato in tempi certi e con il coinvolgimento di comunità locali e rappresentanti delle imprese, al fine di rendere immediatamente percepibile la trasformazione in occasioni di sviluppo delle strutture poste a servizio del ciclo industriale integrato dei rifiuti.

Per questo in qualità di Comitato Emergenza Rifiuti e di Comitato Cittadini Casertani
CHIEDIAMO
Al Commissario Straordinario per l’emergenza rifiuti

-di provvedere immediatamente alla messa in sicurezza della discarica Lo Uttaro;

-di ordinare al soggetto responsabile di provvedere alla caratterizzazione del “sito di interesse nazionale” di Lo Uttaro, all’analisi del rischio sito specifica e alla predisposizione di un progetto operativo degli interventi di bonifica e delle ulteriori misure di riparazione e di ripristino ambientale;

-di rispettare gli impegni assunti nel Protocollo d’Intesa relativamente alla chiusura definitiva, alla rimozione dei rifiuti, alla messa in sicurezza e alla delocalizzazione dei siti di stoccaggio e trasferenza presenti nella zona Lo Uttaro;

-di ordinare al Comune di Caserta  di provvedere alla chiusura, alla rimozione dei rifiuti, alla messa in sicurezza e alla bonifica del sito di stoccaggio dell’Ex Ucar;
Al Commissario di governo per l’emergenza bonifiche e tutela delle acque nella Regione Campania
-di provvedere alla caratterizzazione del “sito di interesse nazionale” di Lo Uttaro, all’analisi del rischio sito specifica e alla predisposizione di un progetto operativo degli interventi di bonifica e delle ulteriori misure di riparazione e di ripristino ambientale;
-di inserire i siti di stoccaggio e trasferenza in località Lo Uttaro nella lista dei siti di interesse regionale e nazionale da bonificare;
Al Presidente della Provincia di Caserta
-di diffidare il soggetto responsabile dell’inquinamento di provvedere alla caratterizzazione del sito, all’analisi del rischio sito specifica e alla predisposizione di un progetto operativo degli interventi di bonifica e  delle ulteriori misure di riparazione e di ripristino ambientale;
-di richiedere al Commissario straordinario per l’emergenza rifiuti il rispetto degli impegni assunti nel Protocollo d’Intesa relativamente al reperimento dei fondi necessari alla esecuzione delle attività urgenti per la messa in sicurezza dei siti di stoccaggio e trasferenza presenti nella zona di Lo Uttaro e all’affidamento ad un soggetto esecutore della realizzazione dei detti interventi;
Al Sindaco del Comune di Caserta
-di intimare entro un breve termine perentorio ai soggetti obbligati per legge a provvedere alla realizzazione degli interventi di messa in sicurezza, di bonifica e ripristino ambientale del sito di Lo Uttaro e di  provvedere d’ufficio alle suddette attività, in danno ai suddetti soggetti obbligati, in caso di loro inadempimento;
-di richiedere al Commissario straordinario per l’emergenza rifiuti il rispetto degli impegni assunti nel Protocollo d’Intesa relativamente alla chiusura definitiva, alla rimozione dei rifiuti, alla messa in pristino, alla messa in sicurezza e alla delocalizzazione dei siti di stoccaggio e trasferenza presenti nella zona Lo Uttaro;
-di provvedere immediatamente alla chiusura, alla rimozione dei rifiuti, alla messa in sicurezza e alla bonifica del sito di stoccaggio dell’Ex Ucar;
Caserta, 09/04/2008
Per il COMITATO EMERGENZA RIFIUTI Il Portavoce (Massimo De Gregorio), Per il COMITATO CITTADINI CASERTANI Il Presidente (Giovanna Maietta)»