UTTARO 2, “RESISTERE CON OGNI MEZZO LEGALE!”


Lo “ordina” all’unanimità il consiglio comunale al sindaco Pascariello, che chiede scusa per essersi fidato troppo delle Istituzioni nella precedente vicenda dello Uttaro1...


E’ stata respinta dal consiglio comunale del 3 giugno la mozione presentata dall’opposizione che chiedeva di convocare il civico consesso entro un mese per conoscere l’andamento dei lavori dell’isola ecologica. «Segno questo  -ha detto Lucia Esposito-  che la maggioranza non ha nessuna intenzione di costruire una isola ecologica con tanto di premialità per i cittadini virtuosi. Ora come ora l’unica che ci guadagna è la Jacta che incassa i soldi della differenziata che fanno diligentemente i cittadini nelle due stazioni ecologiche. Quegli stessi cittadini che si vedono raddoppiata la bolletta della spazzatura. Insomma...cornuti e mazziati, come si suol dire».

Riguardo alla individuazione della discarica in Località Torrione (Cava Mastroianni), è stato invece approvato all’unanimità il documento redatto dai capigruppo. Il Consiglio ha dato mandato al primo cittadino di resistere con ogni mezzo legale all’apertura della discarica, ivi compreso il ricorso alla Magistratura ordinaria e penale. Su questo punto, il sindaco ha fatto pubblicamente ammenda chiedendo scusa alla città per aver dato poco peso alle loro richiesta e di essersi fidato delle Istituzioni (De Franciscis, Petteruti, Bertolaso). Ora è pronto a scendere in piazza con la popolazione affinché la discarica non venga aperta. Nel documento, inoltre, il Consiglio Comunale ha chiesto al presidente della Provincia di farsi interprete delle legittime istanze dei cittadini e di procedere, di concerto con le amministrazioni di Terra di Lavoro, alla individuazione di siti alternativi alla località Lo Uttaro 2 (Torrione – Cava Mastroianni) che fa parte di un’area altamente martoriata ed inquinata negli ultimi 20 anni, tanto è vero che nel novembre 2007 sia la magistratura ordinaria di Napoli che quella penale di Santa Maria Capua Vetere, in considerazione del pregiudizio imminente ed irreparabile per la salute dei cittadini e del grave danno ambientale, ne ordinavano la chiusura.

Bocciata, infine, la proposta sulla “Programmazione restituzione TIA anno 2007, riduzione TIA anni 2008 – 2010 ed attuazione raccolta differenziata con sistema premiante per l’utenza” presentata dalla Esposito.
«Ma dopo che la commissione regionale ha dato ragione a numerosi cittadini»  -ha detto la leader del Pd-  sproneremo la cittadinanza a presentare altri e più cospicui ricorsi per non pagare la T.I.A.».

ndpinto