“MAMMA” RAI NON AMA I FIGLI ...“UTTERINI”


Da un disastro all’altro: la censura fa più male della puzza...


«A LO UTTARO spesso fa capolino la RAI, con le sue redazioni: nel 2006 arriva il TG3 con le telecamere, riprende le cave inquinate da rifiuti pericolosi ma poi si guarda bene dal riportare quanto i cittadini e i comitati civici stavano denunciando da tempo, con prove documentate  da atti  delle passate strutture commissariali per l’emergenza rifiuti.
Nel 2007 è la volta di “ANNOZERO” che viene a chiedere l’aiuto dei cittadini e comitati per realizzare riprese e  interviste sul disastro ambientale del territorio casertano divenuto con la discarica commissariale di Lo Uttaro, pattumiera regionale. Anche questa volta i fatti sono dimostrati da incontrastabili prove che attestano l’illegittimità della discarica  di Lo Uttaro. Ma i fatti, le testimonianze e le provate verità acclarate dalla Magistratura a quanto pare non sono bastate a  superare la benevolente censura di mamma RAI su Caserta.
All’inizio del 2008, in piena crisi dello smaltimento dei rifiuti, è la volta di “MI MANDA RAI 3” che commissiona ai suoi inviati  un servizio a San Nicola La Strada (comune confinante con Caserta e le discariche) sull’emergenza rifiuti. Il Comune è sommerso da 1.300 tonnellate di rifiuti (e conta appena 18.000 abitanti) mentre i giornali parlano di “emergenza Napoli” dove nel frattempo di rifiuti in strada  ne giacevano “appena” 1.200 tonnellate (su una popolazione di ben 1.200.000 ab.). Stavolta i Comitati hanno una carta in più da giocare:  la prima azione legale di “massa”  per il risarcimento del danno mossa contro il Commissariato di governo da ben 3000 famiglie. Ma anche questa volta la redazione decide di NON dare voce ai cittadini che chiedono giustizia per il danno alla salute, all’ambiente, esistenziale ed economico. Invita in trasmissione il Sindaco di Caserta che nella vicenda della discarica di Lo Uttaro rappresenta la controparte di Comitati e cittadini ai quali la Magistratura ha dato ragione.
Pochi giorni fa è la volta degli operatori di “BALLARO’” che, con l’aiuto e la encomiabile disponibilità dei comitati civici sfidando  una pioggia intensa, hanno filmato per oltre 3 ore  tra lo stupore di giornalisti e cameraman di fronte al dramma di LO Uttaro. Ma ancora una volta non abbiamo superato la censura dei conduttori e delle redazioni.
Diciamo pertanto a tutte le redazioni RAI citate, che siamo spiacenti di non potervi offrire carogne putrescenti ne risse da sangue, ne tantomeno morti di tumore sparsi sul selciato; vi abbiamo solo mostrato il dramma di 200.000 abitanti, che di putrescente sentono 6.000.000 di tonnellate di rifiuti mescolati in buona parte a rifiuti tossici come ha dimostrato la Magistratura; vi abbiamo mostrato come i 200.000 abitanti subiscono il disastro ambientale perpetrato non solo dalla malavita delle ecomafie, ma anche da funzionari e organismi dello Stato, come ha accertato la stessa Magistratura e come traspare dalle intercettazioni telefoniche di detti funzionari; vi abbiamo solo dimostrato come senza risse e infiltrazioni pilotate di facinorosi, si può avere ragione; vi abbiamo solo fatto sapere che tanti quanti tra quei 200.000 abitanti che abitano vicino a questi siti, si ammalano e molti non superano la propria malattia. E’ evidente che tutto ciò a voi non interessa, al pari di offrire un servizio pubblico depurato da ogni condizionamento. Le nostre verità, che smascherano il fallimento di Guido Bertolaso, conosciuto dai nostri concittadini per averci “regalato” la discarica di Lo Uttaro, seppur hanno attraversato i confini nazionali (stampa estera) non possono divulgarsi al popolo della nazione. 
Costernati per non avervi potuto offrire la nostra dipartita durante le vostre riprese per solleticare la vostra attenzione, speriamo un giorno vi ricordiate di essere un servizio Pubblico».

Il Comitato Emergenza Rifiuti