“Eppur si muove...”

Una piscina lunga ...sei anni


“Eppur si muove...”
  ... non ce ne voglia per l’analogia il celeberrimo ed eliocentrico Galileo; nel nostro caso a muoversi non è la Terra, forse sarebbe un po’ troppo per gli annosi burocratismi della empasse amministrativa, ma semplicemente una indefinita serie di scartoffie che, per mistero della fisica, sono capaci di porre freno alla realizzazione di una struttura di considerevoli dimensioni.
Dalle nostre parti il contesto non mi meraviglia, basta tenere come esempio l’oramai quindicennale e pachidermico cantiere dei giardini antistanti la monumentale Reggia di Caserta, anzi quasi mi stupisce in positivo l’affido dell’incarico di costruzione della nuova piscina comunale dopo “appena” quattro anni dalla presentazione ufficiale del progetto dell’area mercatale e della piscina pubblica, e quasi mi stupisce la “prospettiva” di fine lavori entro luglio 2010. Infatti ciò vorrebbe stare a significare che, dopo appena sei anni dalla presentazione del progetto, i miei cari concittadini potranno rinfrescarsi le idee (...e non solo...) e tenersi in forma con l’utilizzo di una struttura interamente finanziata dalle casse comunali.
Al di fuori di ogni ragionevole dubbio, è davvero un bel salto di qualità, uno schiaffo a quanti erano scettici sulla realizzazione dell’opera, sempre che venga fatta... ed a quanti si pongono interrogativi sulla pigra gestione dell’appalto!
Rinfrescando le memorie di un mio caro amico tedesco, “Tutto è relativo” ! E’ vero, in una efficiente amministrazione, magari di una città del lontano nord, tra idea e realizzazione pratica sarebbe passato magari un terzo del tempo, ma in una sperduta e vicina baraccopoli del terzo mondo la realizzazione di una semplice fognatura a cielo aperto (...attenzione non discarica...per quella i tempi sono quasi irrilevanti) impiegherebbe decenni!
Non so se è chiaro, nella nostra relatività, sarebbe forse un po’ troppo secondo voi parlare di “miracolo” amministrativo? Per la risposta basta tener presente la realizzazione della succursale del liceo scientifico Diaz sul nostro territorio comunale, per il quale il primo cittadino...e di questo bisogna dargli atto... ha navigato controcorrente alla simpatica amministrazione provinciale che, dopo aver accettato un accordo secondo il quale dovrebbe (...condizionale d’obbligo...) garantire la gestione del plesso dal 2009 in poi, sembra che inaspettatamente non abbia più intenzione di accollarsi l’onere ed anche l’onore (...ahh, scusate se parlo di onore...) della spesa nel bilancio di previsione 2009.
Quindi il mio, e credetemi lungi da me ogni accusa di sarcasmo, è un invito a migliorare partendo da una critica costruttiva. Un invito a migliorare rispetto al marasma che ci circonda, ed il semplice fatto di aver progettato ed essere in procinto di realizzare una struttura, come la piscina comunale, che sarebbe il fiore all’occhiello di una cittadina che vuole distinguersi, forse lo testimonia. Un invito ad ascoltare la voce dei cittadini e non le promesse ingannevoli di qualche rilevante marinaio. Parlo di promesse poi, in tempi in cui nemmeno le firme e controfirme dei magistrati hanno valore (Lo Uttaro docet) , figurarsi l’impegno verbale di qualcuno che per farsi strada , ...anzi...acqua..., ha lasciato in balia delle onde i canoni fondamentali della moralità ed integrità prima personale e poi sociale.
DiamoCi fiducia e speranza dunque, e sproniamo i nostri amministratori invece di criticare sempre e comunque... A proposito, considerata l’area salubre e le verdi ed incontaminate pianure in cui dovrà nascere la nuova piscina comunale, il fondo della vasca verrà opportunamente isolato???

Domenico Tranquillo(*)


(*)
Domenico
(Mimmo) Tranquillo
, 29 anni, sannicolese "doc"; laureato in Ingegneria Aerospaziale, lavora come ricercatore presso una importante multinazionale. Socio fondatore ed ex presidente dell' ACTIA (Associazione Culturale e Tecnica di Ingegneri ed Architetti), ama impegnarsi anche nel campo delle attività socio-culturali con un occhio sempre attento alle problematiche della sua città. Per il Corriere è un gradito ritorno, dopo il brillante esordio del 1996, all'età di appena diciassette anni, quando fondò questa rubrica che oggi, con rinnovato entusiasmo, ha deciso di riprendere.