Il De Pinto “oscurato”



La delusione del notissimo giornalista sannicolese “discriminato” dall’amministrazione comunale perché “non allineato”.
L’ambasciatrice ed artista internazionale di pace Agnese Ginocchio scrive al sindaco.
Il collega Ciaramella, “epurato” per gli stessi motivi da diversi anni, invita al dialogo con le istituzioni e confida nella grande sensibilità ed intelligenza di Pascariello, “simbolo di una città in forte crescita civile e culturale”.
  


In poche ore la notizia ha fatto il giro, via carta e via web, dell’intera provincia di Caserta. Ne parlano, tra i principali quotidiani cartacei ed on line, la “Gazzetta di Caserta”, “Alto Casertano-Matesino & Dintorni”, “Cancello ed Arnone News”, “Centro Studi Officina Volturno”, “Wordpress. Com”, “Caserta oggi”, “La voce del Volturno”e “Corriere Matese”.
Ecco il testo dell’articolo:
«Siamo alle solite: appena un sindaco ritiene che un giornalista, nella fattispecie guarda caso un corrispondente di un noto quotidiano provinciale e della nostra redazione che racconta puntualmente la cronaca quotidiana, non lo “soddisfa”, vuoi perché non fa risaltare solo ed esclusivamente il suo operato – come fa ad esempio Emilio Fede con il Cavaliere – o, semplicemente, perché “non allineato” sulle sue posizioni, ecco scattare puntuale la discriminazione, per cui tale giornalista, che prima riceveva puntualmente le informazioni dell'ente, viene “emarginato” e “unto”, bollato come indesiderabile, come qualcuno al quale nessuno deve più rivolgere la parola. Ed il colmo è che tale atto discriminante viene edulcorato con una scusa alquanto banale: “le veline, i cosiddetti comunicati stampa dell’ente, vengono spedite direttamente ai siti dei quotidiani”. Ciò è quanto sta accadendo al sottoscritto, al quale l’amministrazione comunale di San Nicola La Strada non invia più i comunicati stampa che, invece, vengono spediti sia agli indirizzi e-mail delle quattro redazioni provinciali de quotidiani, sia a tutti i giornalisti della provincia di Caserta. Non è che tale discriminazione impedisca al sottoscritto di ricevere puntualmente le “veline” del primo cittadino da parte di altri colleghi della carta stampata ed anche attraverso i quotidiani pubblicati in rete, ma la circostanza mostra ancora una volta la superficialità, la protervia e l’arroganza del potere di chi dovrebbe essere il sindaco di tutti i sannicolesi, quindi anche del sottoscritto, ma che così facendo in pratica mi manda a dire: “sono il sindaco di tutti, tranne che di te”. Temo, purtroppo, che alla base di questa decisione, ci possa essere il fatto che ultimamente i consiglieri di opposizione mi hanno rilasciato diverse dichiarazioni che non deponevano a suo favore, mentre il sindaco rilascia, solo “quisquilie e pinzillacchere”, che la gente legge, ma non è quello che invece vuole realmente sapere. Non è la prima volta che il sindaco Pascariello “dà ordine” di “eliminarmi” dalla mailing list e non sarà neppure l’ultima. Ma sopravvivrò e con me anche i giornali per i quali collaboro».
Nunzio De Pinto


«Nunzio De Pinto é una figura chiave per la città di San Nicola La Strada e provincia, in particolare per il ruolo che si ritrova a coprire cioè quello dell’informazione. Senza peli sulla lingua, una persona schietta, che non si é mai piegata ai compromessi. Con la sua penna ha dato anima e vita alle proteste popolari dei comitati ambientalisti denunciando le azioni scellerate dei politici che hanno permesso la devastazione totale del nostro patrimonio ambientale. Cavaliere della Repubblica, personalità sensibile e altruista, grande “Amico della Pace” Nunzio De Pinto con il suo operato si é guadagnato la medaglia della Pace, mediante l’investitura della “Croce missionaria della Pace” riconoscimento che presto gli sarà consegnata e che viene assegnata solo a persone che in vita si sono sapute distinguere per azioni coraggiose di bene e di altruismo verso il prossimo, mettendo così in pratica il sacrosanto valore dell’ impegno per la Pace senza la difesa della quale non può esserci Giustizia, né “Politica vera”. Rispettabilissimo Signor Sindaco Pascariello, mi rivolgo a lei, proprio a lei che ha avuto il coraggio di scendere in piazza e di manifestare contro lo scempio della Cava Mastroianni-Lo Uttaro. Mi rivolgo a lei che promuove tante iniziative a favore della solidarietà, della cooperazione, dei diritti umani e della Pace. A lei, infine, che é il Sindaco della città di San Nicola La Strada, che a tutti gli effetti é stata nominata Città per la Pace. Nel nome della Pace e per l’autorità che mi compete, La invito a mettere da parte eventuali risentimenti discriminatori e di ritornare ad essere il Sindaco di tutti, in particolare dei giornalisti che come l’amico cavaliere della Repubblica Nunzio De Pinto fanno oramai parte a tutti gli effetti degli organi di informazione che hanno dato un decisivo contribuito a scrivere la pagina della nostra storia sannicolese e casertana. Sindaco Pascariello sia dunque Sindaco di dialogo, di riconciliazione e di Pace dando per primo l’esempio di civiltà. Grazie. Con stima».
Agnese Ginocchio




De Pinto e il suo giornale sopravviveranno. Lo assicura il sottoscritto, ovvero un altro giornalista “epurato” per gli stessi motivi già da diversi anni, che nel frattempo è stato nominato “amico e testimone di pace” ed insignito della “croce missionaria della pace”.
Queste onorificenze importanti, lo ammetto con orgoglio, hanno inciso profondamente nel mio animo, spingendomi, più di quanto prima non avessi fatto, a ricercare dovunque e comunque con fiducia il dialogo nei rapporti con i rappresentanti delle istituzioni ed in special modo con una persona squisitamente sensibile ed intelligente come Angelo Pascariello, al quale non è mai sfuggito, ne sono certo, l’impegno sereno e convinto di codesti “volontari della penna” per narrare gli sforzi, le ansie, le difficoltà, le battaglie a cui il Primo Cittadino è continuamente costretto per la realizzazione del comune progetto di una San Nicola sempre più bella e sempre più in linea con le esigenze del progresso.
«Certamente ti ricorderai  -ebbi a scrivergli qualche tempo fa-  dei miei sforzi compiuti tra la fine del 1980 e gli inizi del ’90 per dare slancio al primo giornale di San Nicola. Sforzi ispirati unicamente dal mio amore per la città natìa, dall’ansia di vederla crescere in armonia e dal desiderio di contribuire al suo progresso civile e culturale. In questo compito, che nessun medico mi ha prescritto, ma che mi è stato dettato dal cuore esclusivo di cittadino, tu mi sei stato sempre vicino, rendendoti partecipe convinto e dimostrando continuamente una disponibilità che credo nessun altro avrebbe potuto concedere. L’ “uomo” e l’ “amministratore” si erano spontaneamente confusi in uno, amalgamati, avvinti in una meravigliosa miscela di solidarietà e gratitudine per chi si batteva per il progresso della nostra amata San Nicola.
Tutto questo è scritto, carissimo Angelo. Ne sono pieni Il Ponte e il Corriere di San Nicola. Come sono pieni, questi ultimi, dei grandi meriti che ti ho ascritto nel tempo e che sono sempre stati pienamente riconosciuti dalla stragrande maggioranza dei cittadini comuni, dai politici, dalle forze sociali. Tutti i  tuoi indiscussi meriti, tutti i momenti che li hanno, giustamente, esaltati, sono lì, nelle centinaia di numeri del Ponte, del Corriere, da me diretti, da me difesi, scritti con il mio sangue di cittadino sannicolese, sovente condivisi dalle migliaia di lettori che ho l’onore di servire e di informare, cercando di renderli partecipi della vita della loro città. Sempre condivisi e difesi anche da te, carissimo Angelo, da te riempiti con spazi, interviste ed interventi diretti, in cui sovente dicevi grazie a tanti amici, tra cui la “libera” stampa sannicolese che aveva sempre creduto in te...
Poi, ad un certo punto, e credo non soltanto io, non ho più condiviso al cento per cento i pensieri, le scelte e gli atteggiamenti del primo rappresentante di una città in forte crescita, del Pascariello improvvisamente muto ed arrabbiato nei confronti dell’unico giornale “libero” al mondo, perché diretto dall’unico giornalista “libero” al  mondo.
Improvvisamente hai cominciato ad arrabbiarti per le critiche che il Corriere, spontaneamente e liberamente come quando è stato tempo di elogi, ti ha rivolto per tante cose che non ha più condiviso. Inutile stare a ripeterle. Non giova a nessuno
».
Gioverebbe, invece, adesso, e bisogna sperarlo vivamente, che i giornalisti liberi si appellino alla rinomata onestà morale ed intellettuale di Pascariello, personaggio simbolo di quel forte desiderio di crescita civile e culturale che si respira in città, affinché tutti, ciascuno nel proprio ruolo e lungi da qualsiasi pregiudizio, ci si erga a combattere in prima linea le ingiustizie. In questa difficile missione, ne siamo convinti, Angelo Pascariello non può che essere paladino insuperabile.
«
Al Pascariello sindaco, politico ed amministratore»  -sottolineavo nella mia missiva di fine dicembre 2007- «la stampa libera non ha mai negato e mai negherà la più ampia ed incondizionata disponibilità; il tutto, però, sia sempre ben inteso, nell’ottica di un confronto costruttivo con i cittadini, di un necessario scambio di idee con tutte le forze sociali e culturali, di una verifica continua dei programmi pubblicamente diffusi. Senza pregiudizi. Con umiltà. Con sincerità. Con la certezza che le persone che ti stanno intorno e che di te scrivono  -soprattutto Nicola Ciaramella che di stampa non vive e per la stampa dà e non riceve-  lo fanno perché innamorati, come te, vecchio stopper del Miccione!, di quella San Nicola che avranno sempre nel cuore e che con il cuore  -altro che polmoni!- hanno sempre respirato. Che il tuo impegno di sindaco sia foriero di serenità e prosperità per una città che ne ha assoluto bisogno».

Nicola Ciaramella


(nella foto, De Pinto in alto e con Ginocchio durante una fiaccolata per la pace)