MACRICO, LA PROPOSTA DI MASTROSTEFANO


Il “Comitato Per La Democrazia Partecipativa”, presieduto da Mario Mastrostefano, ha formulato una interessante proposta al Consiglio comunale di Caserta per una “degna” risoluzione della spinosa questione Macrico.

Eccone il significativo testo che sottoponiamo integralmente ai nostri lettori:

«Il COMITATO PER LA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA

considerato

che il caso MACRICO rientra nell’ambito dello sviluppo sostenibile e quindi può essere analizzato con un approccio  multidimensionale relativo alla partecipazione , alla tutela ambientale ed al rapporto costi/benefici,

alla luce

dei propri principi statutari di trasparenza, di etica pubblica, di etica degli affari e di innovazione contabile, ha deciso ed elaborato di proporre, in merito alla gestione della vita futura dell’area ex-MACRICO, quanto segue, e su cui invita il Consiglio Comunale e la cittadinanza a porre la dovuta attenzione  :

l’ISTITUZIONE – qualunque sia il progetto democraticamente scelto o subito, e prima dell’inizio di qualsiasi destinazione o lavori, - di un soggetto nuovo ed autonomo titolare di tutti i futuri rapporti  giuridici , procedendo alla costituzione di un “Ente Parco Urbano .........” ( o altrimenti denominato  ) così strutturato :

·                    Consiglio di Amministrazione formato da 9 membri, fra i quali e tra i  quali viene eletto il Presidente,in rappresentanza del Governo, della Regione Campania, della Provincia di Caserta, del Comune di Caserta, dell’Unione degli Industriali di Caserta, dei  Sindacati Provinciali Confederali, del C U P, della Camera di Commercio di Caserta e dell’E P T;

·                    Collegio di Revisione e Garanzia formato da tre membri tutti iscritti sia al Registro dei Revisori Contabili che all’Ordine dei Dottori Commercialisti , esperti e/o  cultori della rendicontazione sociale e della CSR;

·                    Comitato Tecnico – Scientifico di  tre membri  docenti universitari della SUN e, specificamente, uno della Facoltà di Scienze Ambientali, uno della Facoltà di Economia Aziendale ed il terzo della Facoltà di Architettura ;

·                    Consulta della Societa’ Civile di tre membri scelti tra e da i comitati e le associazioni territoriali che possano vantare un adeguato curriculum nel campo ambientale, socio-culturale e della partecipazione;

che abbia  LE SEGUENTI PECULIARI FINALITÀ DA PERSEGUIRE E DA GARANTIRE,   a tutela della qualità della vita dei cittadini e dei lavoratori direttamente coinvolti nella realizzazione del Parco :

                Impegnarsi ad elaborare periodicamente bilanci socio-ambientali;

                Appaltare  o acquistare solo a/da società munite di certificazione di qualità o ambientale o titolari del marchio EcoLabel;

                Adottare un sistema di gestione ambientale : EMAS o ISO 14001;

                Evitare qualsiasi forma di sub-appalto;

                Verificare che tutti i beni acquistati direttamente o forniti da appaltatori siano eco-compatibili;

                Verificare che le aziende appaltatrici o fornitrici siano munite di SA 8000;

                Che il lavoratori di ogni società fornitrice abbiano contratti regolari;

                Privilegiare nell’assegnazione degli appalti e delle forniture, società ed imprenditori individuali che possano vantare un riconosciuto impegno anti-racket;

                Servirsi del metodo del sondaggio informato partecipato per ascoltare la cittadinanza nei momenti più socialmente rilevanti;

                Far assumere nelle strutture del Parco tutti i lavoratori delle aziende casertane che eventualmente si trovino in  mobilità;

                Provvedere a rendere trimestralmente conto delle spese e dello stato di avanzamento dei lavori oltre che delle difficoltà ed ostacoli incontrati.

Il COMITATO PER LA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA precisa, inoltre ,  che condivide e sostiene il progetto del Comitato Macrico Verde,  cui nella persona del sottoscritto - socio fondatore -  ha materialmente contribuito,   perché ritiene che il progetto della Struttura di Missione sia da respingere sulla base della semplice considerazione che l’ipotesi, non suffragata da alcuna valutazione ambientale, di dividere l’area ex-Macrico in quattro settori ad opera di due strade aperte al traffico intersecantesi e larghe circa 12 metri, e conseguentemente realizzare parcheggi auto sia causa di un  aumento dell’inquinamento atmosferico . Peraltro il preliminare di progetto contempla le intenzioni per solo I/4 dell’intera superficie senza specificare quando si interverrà sulla rimanente, con il dubbio – in assenza di una esplicita garanzia - che possano in futuro crearsi di fatto le condizioni per una cementificazione incontrollata.

Per cui, paradossalmente, sarebbe preferibile che la situazione restasse cristallizzata allo stato attuale : l’area resti all’ISDC, che peraltro non potrebbe trovare alcun speculatore acquirente vista la sua non attuale edificabilità e i cittadini contribuenti potrebbero non solo risparmiare al minimo 28 milioni di euro da destinare a scopi socio-culturali ma anche di non incorrere  in un aggravio della qualità della vita.

Si ricorda che lo Studio Terragni di Milano, a corredo del progetto Boeri predisposto dall’amministrazione Falco, aveva valutato l’area nel 2003 al massimo in 16 milioni di euro, quindi 12 milioni in meno di quelli previsti dall’esproprio e 26 milioni in meno di quelli che, sembra, l’ISDC vorrebbe racimolare.

Peraltro, e  per quanto ci riguarda, e solo per ipotesi di scuola, il progetto Boeri era più organico e lasciava meno dubbi perché esplicito e chiaro  nei suoi intendimenti.

Infine : il ricatto della perdita dei fondi se non si decide celermente,  ricorda il il caso Alitalia, e ripropone a livello locale la pratica politica, scorretta,  della decretazione d’urgenza con il ricorso continuo ai decreti legge.  

Per tutto quanto esposto e sottolineato  dalla rilevanza sociale che la questione implica, anche per una - a suo tempo - declamata e promessa    democrazia partecipata da tutti gli amministratori,

Chiede

che il Consiglio Comunale voglia individuare i tempi e le modalità con cui prendere contezza della  volontà dei cittadini casertani tutti.

  Per il Comitato   Mario Mastrostefano»