I “perché?” del Sig. Romano

 

Perché laddove esistono i marciapiedi posso camminare in mezzo alla strada?
Perché pur di non fare due passi in più parcheggio la vettura in modo incivile? (Questa la so: "è solo per un minuto e vado di fretta!").
Perché se i siti di raccolta rifiuti sono chiusi sento il dovere di accumulare l'immondizia fuori dal cancello chiuso? (Anche questa è facile: "la posso buttare solo a quest'ora e poi mi sono scocciato!").
Perché se d'avanti a un cancello non c'è scritto "Passo Carrabile" allora ho il diritto (se non il dovere) a parcheggiare lì e bloccarlo?
Perché se getto a terra dal finestrino dell'auto e mentre cammino quasiasi rifiuto  non mi sento male e nessuno mi dice alcunché?
Perché se vado in le moto che posso sfrecciare impunemente a destra e a sinistra? (Banale: "le moto possono fare queste manovre per evitare il traffico!" ).
E perché mi accapiglio sulle grandi e piccole questioni di politica e di sport e non mi dedico mai delle fondamentali regole del vivere civile?
La risposta, temo, è una sola: perché è sempre compito, responsabilità e dovere di qualcun altro e mai il mio, che ho altro da fare!
Vincenzo Romano (
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29/9/2008