AGNESE RENDE OMAGGIO A FALCONE

La nota peace-singer che ha guidato la recente marcia contro la discarica Mastroianni è intervenuta alla “Settimana per la Pace e i diritti umani”

 


Grande, sentito gesto
dell' ambasciatrice per la Pace Agnese Ginocchio, premio nazionale per la Legalità Paolo Borsellino, che ha reso omaggio al giudice Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e agenti della scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani, tragicamente uccisi in un attentato il 23 maggio 92.  
La nota ed amata testimonial ha depositato sul luogo della strage di Capaci la singolare "Croce della Pace", simbolo dell'impegno di questi grandi uomini che con il sacrificio della loro vita testimoniarono coi fatti la difesa dei grandi valori di Pace, Giustizia e Legalità. 
Il tutto si é svolto in occasione della Settimana nazionale per la Pace e i diritti umani a Castelbuono (Palermo) culmitata con la Festa dei Popoli (nell'ambito della quale Ginocchio é stata ospite intervenendo in un dibattito spettacolo improntato su queste grandi tematiche) promossa dal Centro Aresc (Centro di Attività Ricreative Educative e Socio Culturali) sito presso il convento francescano dei cappuccini, diretto da padre Domenico Costanzo. 
Forte ed incisivo, come sempre, é stato il messaggio lanciato da Agnese Ginocchio, che si è richiamata all'essenza della fede, alla nonviolenza evangelica, alla sobrietà di vita e alla scelta radicale di coscienza. 
"Essere cristiani significa schierarsi dalla parte dei deboli e dei poveri, così come faceva il maestro e i suoi profeti"  -ha ricordato la bravissima folkstar-  "Essere cristiani significa ammonire l'empio, condannare le ingiustizie e le mafie, alzare la voce per non rendersi complici di reato e di morte. Essere cristiani oggi significa non solo partecipare alle funzioni religiose, ma soprattutto uscire e andare fuori nel mondo, lavorare nella grande vigna incolta e sradicare quelle radici velenose che finora hanno seminato i suoi errori conducendo l'uomo ed il mondo allo sbaraglio e alla follia omicida. Urge una radicale scelta di parte, un risveglio alle coscienze. Urge rilanciare il messaggio evangelico della carità e della nonviolenza di Cristo, perché gran parte del nostro cristianesimo ormai non é più cristianesimo capace di farci e far appassionare e quindi di farci desiderare l'urgenza dell'impegno per la difesa del bene comune, bene dell'umanità, l'urgenza cioé di sentire che il cristianesimo non necessita solo di formule esteriori, bensì di impegno concreto, impegno missionario nel mondo, a partire dall'ambiente che ci circonda, affinché  si  affermino sempre più condizioni di giustizia, di pace e di difesa ambientale ad ogni logica di potere, di arroganza e di ingiustizia. Impegnarsi per la Pace significa creare e quindi affernare intorno a noi condizioni di sicurezza e di vivibilità. Finché un uomo sulla terra sarà vittima di mafie, di ingiustizie, di fame, di povertà , di sfruttamento, di malattie per inquinamento e danni ecologici e di ogni violazione di diritti umani, la colpa sarà anche nostra a causa dei nostri silenzi e della nostra indifferenza, perché non abbiamo fatto nulla affinché le cose migliorassero. Bisogna portare l'uno il peso dell'altro, fare le stesse cose che Cristo fece e dopo lui i suoi profeti, schierandoci cioé sempre dalla parte dei deboli e dei diseredati e ammonire potenti ed empi che marciano e contaminano verso il male".

Al termine della conferenza dibattito, Agnese Ginocchio ha presentato il video canzone sul tema dei diritti umani da lei realizzato e dedicato al 60 anniversario della dichiarazione dei diritti umani che ricorre proprio in quest'anno.

Infine, la solenne consegna al padre cappuccino direttore dell'Aresc Domenico Costanzo, ideatore dell'evento per il quale é pervenuto, tra gli altri, anche un particolare messaggio di augurio da parte del Presidente della repubblica Napolitano, della "Croce della Pace" “per l' enorme impegno profuso a favore di questi grandi temi dai quali dipende il futuro dell'uomo”.