DALLA PROVINCIA: TEANO

La “tre giorni" garibaldina: ricco e suggestivo programma per ricordare lo storico incontro del 26 ottobre 1860


Con l’apertura della nuova sala del “Museo Garibaldino e del Risorgimento” avvenuta nella suggestiva esibizione dei bambini della scuola primaria del 1° circolo didattico, di cui è dirigente la professoressa Antonietta Ragosta, ha preso avvio un ricco e suggestivo programma di celebrazioni dedicato dall’amministrazione comunale di Teano allo storico incontro avvenuto il 26 ottobre 1860 tra il Generale Giuseppe Garibaldi ed il Re Vittorio Emanuele II.
Al di là della diatriba fra le città di Teano e Vairano che si contendono la paternità del luogo dove si svolse uno degli eventi più noti della storia italiana, c’è da sottolineare lo sforzo compiuto da entrambe le città per mantenere vivo il ricordo di ciò che esso ha rappresentato e rappresenta tuttora: la chiusura delle campagne risorgimentali e la nascita di uno stato unitario.
Non bisogna dimenticare, comunque, che la storiografia ufficiale ha sempre indicato sui libri di scuola, almeno a partire dagli anni cinquanta, in Teano la località ove avvenne l’incontro.
Anche da  ciò certamente incoraggiato, l’assessore al Turismo del comune sidicino, Rosaria Pentella, grazie anche alla collaborazione volontaria di alcuni esponenti della società civile, fra cui sottolineiamo il signor Vincenzo Palmieri, il professor Giuseppe Lacetera, il maestro Antonio Pompa, le associazioni teatrali “Caleidoscopio” ed “Aquilone”, nonché l’Associazione “L’incontro”, ha messo insieme un nutrito calendario di manifestazioni.
Particolarmente significativo anche l’altro momento, celebrato in località Borgonuovo, dove c’è stata la deposizione di una corona di alloro alla lapide dei Caduti nella frazione di San Giuliano, mentre presso la sala dell’Annunziata, a cura del gruppo “Altro teatro”, è stato portato in scena lo spettacolo di canzoni, musiche, poesie e balli dal titolo “Omaggio all’America del Sud”, ispirato alla terra che ospitò Garibaldi negli anni dell’esilio.
Nel pomeriggio di sabato 25 ottobre, invece, è in programma l’arrivo della Fanfara Bersaglieri in Congedo della sezione di Benevento, la sfilata degli alunni della scuola primaria del 2° Circolo con costumi garibaldini, la deposizione di una corona di alloro ed il ripristino delle anfore contenenti la terra delle regioni italiane presso il Monumento garibaldino.
A seguire, in un week end dagli altissimi richiami storici e tradizionali, l’apertura degli stand enogastronomici con prodotti tipici e degustazione della “pizza garibaldina”, a cura dell’associazione “L’Incontro”, uno spettacolo di musica popolare e poi, nel centro di Teano, altre trascinanti manifestazioni fra cui la fanfara dei bersaglieri, la sfilata delle associazioni d’Arma e la rappresentazione teatrale “A Giuseppe Garibaldi: lettere dal presente” su testi di Giuseppe Lacetera e musiche di Antonio Pompa.
Una tre giorni indimenticabile che certamente lascerà il segno nel cuore di una terra bagnata dalle gesta di uno dei più grandi eroi della storia italiana di tutti i tempi.

Ndp

Lo storico incontro tra il Generale Giuseppe Garibaldi (reduce dalla battaglia del Volturno, che aveva suggellato la liberazione del Regno delle Due Sicilie dal dominio borbonico) e il re di Sardegna Vittorio Emanuele II (giunto attraversando con l'esercito lo Stato Pontificio), avvenuto il 26 ottobre del 1860, è un episodio della storia risorgimentale con il quale si concluse la spedizione dei Mille.
L'incontro è passato alla storia come "incontro di Teano" o "storico incontro di Teano" essendosi sempre tradizionalmente ritenuto che fosse avvenuto presso il ponte di Caianello, odierno ponte San Nicola, nella frazione di Borgonuovo nel comune di Teano. La precisa località in cui l'incontro è avvenuto è tuttavia tuttora oggetto di dibattito: alcuni storici si basano infatti su documenti che riportano come luogo dell'incontro il bivio di Taverna della Catena, nella vicina Vairano Scalo, frazione del comune di Vairano Patenora, mentre secondo altre testimonianze luogo dell'incontro sarebbe stato il ponte di Caianello.
A prescindere da questa disputa, l'episodio fu, comunque, l'atto con cui Garibaldi riconobbe il sovrano come re d'
Italia, preparandosi a consegnargli ufficialmente il governo delle regioni meridionali.